Capitolo 14

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Suona la sveglia. Mi metto a gambe incrociate sul letto, metto la testa fra le mani, poggiano i gomiti sulle coscie. Rimango lì per un pò. Penso proprio che oggi sarà un giorno impegnativo. Mi volto e noto che il tempo non è un granché, quindi metto un maglioncino e lascia scoperta un pò di pancia, comuqnue non sopra l'ombelico. Metto un paio di jeans grigi. E vans con rose nere e bianche.
Vado verso il bagno mi lavo il viso e i denti. Mi trucco con poca matita, mascara e eyeliner. Mi pettino.
Scendo prendo lo zaino e tutto il resto.
Esco. Metto le cuffie.
Esce Ser Travis con "prima fila".
Comincio a camminare, mi scontro contro qualcuno. Alzo lo sguardo. Mi cade il cellulare. Cazzo
"Scusami non guardavo dove andavo" dice la ragazzina.
Si piega e mi passa la batteria del cellulare.
"Nulla tranquilla, fa niente" le sorrido.
"Comunque piacere Angelica" mi porge la mano.
È una bella ragazza, ha più o meno la mia altezza. Occhi marroni, capelli biondi e lisci. La sua frangia è tenuta da un cerchietto nero.
"Piacere Erika" proprio adesso dovevo fare conoscenza. Non che mi dispiaccia ma non è proprio la mattinata giusta. E non sono abituata a tante amicizie e tante chiacchiere.
"A che scuola vai?"
"Quella davanti al centro commerciale"
"Sul serio? Anche io" dice felice con un sorriso a 32 denti.
"Oh bene allora ci incontreremo" rispondo
"Dai adesso vado se no perdo il pullman" dico
"Il pullman non di quà?" Domanda grattandosi incima alla testa.
"Emh..no è di quà" dico io
"Ah ok"
"Vieni, dato che ci vado anche io, ti ci porto" Dico, per sembrare il più disponibile possibile.
"Ok ti ringrazio" Sorride.
Sorrido.

Camminiamo per un pezzetto di strada e la attraversiamo.
"Eccoci questa è la fermata" dico
Ma poi continuo "ma sei nuova? Cioè insomma non sei di quà"
"No vengo da Londra"
"Mio Dio Londra?"
"Eh già" risponde
"È davvero bella" dico con sguardo sognante
"Ci sei mai andata?"
"Sì con la mia migliore amica" rispondo.
"Ah bene" dice sorridendo
Ci dirigiamo sulla panchina e mentre lo facciamo una voce ci saluta.
"Buo-Buongiorno" dice Lorenzo col fiatone
"A quanto pare il nostro fusto ha corso" rido con Angelica.
"Tu ci ridi.. falli tu cazzo 5 km a corsa perché ti sei svegliato tardi.."
"A me non è mai capitato.." dice Angelica
E lui "Beata te.." ridacchia.
"Comunque piacere Lorenzo"
"Piacere mio Angelica."
"Ti sei fatta un'amica nuova eh piccoletta." Mi scompiglia i capelli.
Innervosita li aggiusto.
"Uh ecco il pullman " dice angelica.
"Ah allora Saliamo."
"Infondo eh.." lorenzo mi fa l'occhiolino.
"Se se contaci" rispondo.
"Dai vieni" dice Angelica.
"Ok" dico scocciata.
Mi siedo accanto a lui. E Angelica accanto a me.
Posa lo zaino ai suoi piedi
"Ma siete fidanzati?" Dice a tutti e due
Lorenzo sta per saltare 10 sedili avanti io tossisco.
"Coff coff coff no coff solo amici"
"Ah peccato. Stareste molto bene insieme." Dice triste
"Chi? Io? Con lei? Madonna mia sta zitta." Dice facendomi la linguaccia.
Gli tiro una gomitata. Che lo fa urlare.
"Aia. Sei scema?"
"No, Erika ma pensavo di essermi già presentata" dico.
"Ahahahah" Angelica ride.
Ci zittiamo tutti e mi ritorna in mente quel che devo fare.
Mi sale una certa angoscia.. Lorenzo lo nota
"Ehi che ha la mia principessa stamani?"
Prin-principessa?
In più anche la sua
"Non sono tua" dico
"Non ancora" mi fa l'occhiolino.
"Ma proprio mai tua"
Sisi certo. A chi la vuoi raccontare..
"Va bene.." rotea gli occhi "ma scendiamo perché siamo arrivati."
"Ange" dico
Si toglie la cuffia. "Si?"
"Vieni siamo arrivati" dico sorridendole
"Ah va bene" prende le cuffie in mano come il cellulare.
Lorenzo urla "PROSSIMA"
E l'autista "come se non lo sapessi e non ci sentissi.."
Io e Angelica ce la ridiamo
Lorenzo ci guard storto.
La smettiamo. Ma appena si volta riprendiamo peggio di prima. Tanto che trasportiamo anche lui.
Scuote la testa.
"Vabbè hai gridato troppo.." annuncia Angelica.
"A quanto pare" rispondo
La porta si apre e scendiamo.
Chiedo ad Angelica "Sai in che classe sei?"
"Non mi ricordo.. aspetta emh.. ah si.. 2D"
"Ah peccato.. non siamo insieme" Dice Lorenzo.
Mi sale un pò di gelosia.
Quando lei si volta per un attimo, non perdo occasione per guardare male Lorenzo
"Cosa hai? Sei gelosa" mi sussurra all'orecchio.
"Ahh Eccola " dice lei
"Vabbè meglio di niente siamo davanti a te." Dice Lorenzo indicando la classe alle nostre spalle. Ma me lo fa a posta? È scemo o mangia sassi?
"Già meglio di nulla" annuncia
"Dai ci vediamo a ricreazione."
"Va bene ciao ragazzi, spero ci sia qualcuno di carino" sorride maliziosa.
"Guarda che ce l'hai davanti bambolina" annuncia Lorenzo.
Lei lo guarda strana. "Mm. Senza offesa ma non sei il mio tipo.." mi fa l'occhiolino. Lui sembra rimanerci male
"Ahahahahah questa pesava èh" rido ancora.
"Eh stai zitta" mi spintona per poi abbracciarmi ridendo.
Scemo..
"Dai ciao" diciamo.
"Ciao" dice lei
Entriamo in classe. Mettendoci ai nostri posti infondo davanti alla porta.
"È carina" dice Lorenzo
Eh?
"Già non è niente male" ma vuole un cazzo di schiaffo?
"Ci farò un pensierino.." sorride malizioso.
Lo ammazzo.
"Ma forse anche due.." dice, sembra pensarci bene. "Anche tre"
"Sì ma ho capito basta" dico scocciata.
Ride "Tranquilla. Non mi interessa lei.." dice.
"Non te l'ho chiesto" dico sorridendo falsa.
"Ah oggi vogliamo fare le stronzetto gelose?"
"Non sono gelosa"
"Sì Che lo sei!"
"Ho detto no Lorenzo non comincia!" Dico scocciata
A quel punto entra il prof di scienze.
Cominciamo la lezione. Più noiosa del solito. Quindi decido di pensare pensare a cosa dire a Marco.

È mezz'ora che scrivo frasi senza senso sul banco.
Nel frattempo Lorenzo mi guarda un pò perplesso e ridacchia.
Comincia a scrivere sul banco anche lui.

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