Capitolo 18

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Entriamo in classe e ci sediamo. Anche se è riceazione.
Mi siedo ma subito penso che dovevo parlare con Marco, quindi esco dinuovo dalla classe
"Ehiehi ferma dove vai?" Domanda Lorenzo
"Vado da Marco" rispondo
"A fare che?"
"A parlargli forse?" Dico
"Sì ok ma shalla, vengo con te andiamo."
"No no tu resti quà!" Dico
"E come mai?"
"Senti non voglio casini, ogni volta che mi vedete vi tonfate di botte o vi provocate e la cosa mi da davvero fastidio!" Dico io
Mi sono arrabbiata tutto insieme, forse è sbagliato.. ma è colpa della campanella. Spero non se la prenda, però se se la prende poi gli passa.
Erika sei una stronza
E tu sta zitta
"Ah ti dà fastidio? Sai scusa se volevo difenderti.."
Bhe mica sempre. Due volte fa l'ha picchiato Marco per difendere me.. ma comuqnue dettagli
"Senti non prendertela ok? Ma preferisco fare tutto da sola, non mi serve il tutor" dico io toccangogli una guancia col palmo della mano.
"Okok..ma sta attenta. Se hai bisogno vieni quà, corri quà" dice.
"Va bene" giro i tacchi e vado.

Ginevra mi aveva detto che era con una ragazza.. chi sarà mai questa ragazza?
Io e lui stiamo insieme e non si fa quasi mai vedere, non si fa sentire. Nulla. In una coppia come sapevo di solito dovevano collaborare due persone. Anche adesso per vederlo devo andare io. Lui non si fa vivo.
Che senso ha questo anello che porto? Mi ama, come dice, o no?
Quasi corro per i corridoi. Arrivo alla sa classe e lui c'è con un gruppo di ragazzi. Suoi amici. Questa cosa mi da sollievo.
Appena mi vede sgrana gli occhi. Si ma sai non sono un alieno..
Mi viene incontro "Ehi principessa" mi bacia a stampo.
"Ehi" dico
"È successo qualcosa?" Domanda preoccupato, o almeno così sembra.
"Emh.. bhe no, però vorrei parlarti un attimo" dico
"Ah ok aspetta."
Mi prende la mano e mi porta in un angolo della scuola.
"Ecco..allora.. dimmi" dice piano
"Bhe allora io ho incontrato tua sorella, mi ha detto che eri con una ragazza e subito e corsa via, questo mi ha fatto dubitare, insomma volevo sapere chi è questa" dico
Mi guarda un attimo e poi parla. "Dubiti di me?" Chiede perplesso.
"Non ho detto questo! Ho detto c'è voglio sapere chi è questa con cui eri ieri" dico decisa
Sbuffa. "Era mia cugina"
"Tua cugina?" Dico
Come mai se era sua cugina Ginevra è scappata come se l'avessi minacciata. Sembrava impaurita.
"Si, che sei gelosa amore?" Mi sorride toccandomi la guancia con l'indice. Solo questo gesto mi fa salire un brivido lungo tutta la schiena.
"N-no, s-solo che mi sembrava stano il comportamento di tua sorella. Se era tua cugina, perché è corsa via quando gli ho chiesto chi fossa la ragazza con cui eri"
"Ginevra è timida.. sarà per quello.. non so perché ha reagito in quel modo" dice.
"Va bene.." dico dubbiosa.
Lui lo nota. E dice "Amore, senti non devi dubitare di me, io amo te, non ho nessun'altra se è questo c ti tormenta. Se no non ti avrei regalato questo anello" mi alza la mano.
Dovevo parlagli anche del fatto che mi serve tempo ma lascio stare. Adesso non sembra il momento.
"Ok" dico sorridendogli.
La campanella suona. Che cazzo delle campanelle. Scoppiassero tutte.
"Dai a dopo piccola" mi bacia. Sento le farfalle nello stomaco.
Sono più confusa di prima. Se Marco sapesse che Lorenzo e io ci stavamo per baciare, non oso immaginare cosa farebbe a lui..e bhe anche a me.

Torno in classe non ho neanche mangiato.
"Eri!" Qualcuno grida
Mi volto. Lorenzo.
"Dicame"
"Hai mangiato?"
"Eh no.."
"Tieni" mi porge un sacchetto.
"Che cosa.." guardo dentro. Ci sono 3 ciambelle con della glassa al cioccolato.
"Ahaha oddio come facevi a sapere che le amavoo"
"Intuizione, al bar chiedo solo quelle." Mi sorride.
Gli salto addosso e lo abbraccio. Lui fa lo stesso.
"Che cazzo succede quà!" Una voce ci fa staccare.
Marco.
"Erika che ci fai con questo?" Chiede
"Non so affari tua!" Esclama Lorenzo.
"Lorenzo!" Lo riprendo. "No Marco solo che mi aveva comprato la colazione per mangiare quà a scuola e l'ho ringraziato.."
"Ah si? Con un abbraccio che dovresti dare solo a me"
Lorenzo cbuffa. È incazzato.
"No dai non fare così" mi avvicino a lui. "Non fraintendere. Era per esser gentile." Dico io.
Sospira "okay " dice "e tu" , indica Lorenzo "Non ti avvicinare a lei, so che ci provi, stai bono" dice cercando di essere carino. Anche se dubito che volesse.
"Io provarci con lei? La sfigata? Ahaha tu sei pazzo.. facevo per non farla soffrire di fame, che se aspetta te mi sa che muore.." dice lui
Tutto ok. Ma non doveva dire sfigata.
"Amore vado ciao attenta a questo quì, non voglio sapere se siete amici.." dice Marco.
"Ok ciao" rispondo
Ma lui non sa chi è davvero Lorenzo è un ragazzo davvero speciale e non sa che è mio amico. E credo che è meglio che non lo sappia.
"Scusa, ho dovuto dire in quel modo.. cioè 'sfigata' " dice avvicinandosi
"Tranquillo" gli sorrido.
Entriamo in classe.
Ho la testa sempre più incasinata..

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