Capitolo 31

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Anche oggi sono finite le ore di lezione. Sola nel banco come una volta.
Esco di fretta dalla classe per poi andare all'uscita.
"Erika! Erika aspetta un secondo!" Urla qualcuno alle mie spalle.
Mi volto. Per un attimo perdo un battito. Lorenzo. Non so se queste ore distanti da lui, solo con il banco, mi hanno fatto rendere conto che è più bello del solito, ma basta?! Che cosa minchia dici?!
Sii fredda, sii fredda.
"Che c'è?" Dico
"Non mi hai più parlato! Porca miseria Eri! Che ho fatto di grave!" Dice
Mi allontano senza proferire parola.
"Perfavore.. spiegami.." usa il modo più dolce possibile.
"Facile no? Siamo amici ma non con il rapporto di prima" rispondo secca.
La sua faccia si rattrista.
"Erika.." mi prende il volto fra le mani.
Volto lo sguardo.
"Mi dispiace.." dice
"Troppe volte ti è dispiaciuto" dico fredda e me ne vo.
"Avanti non ti sembra di essere incazzata per una stronzata?" Dice calmo
"Per me non è una stronzata Lorenzo, hai reagito di merda tu per una stronzata! Hai litigato con Tay, per una stronzata, lui stava scherzando, e basta. Quando lo capirai davvero poi le tue scuse saranno diverse" dico e lo lascio lì con i dubbi che gli ho creato.

Vado verso casa mia entro e mi butto sul letto.
Prendo il telefono e chiamo Tay.
"Pronto?"
"Tay.." dico
"Ehi bellissima, bisogno di nulla?" Chiede gentile.
"Solo di parlare.." rispondo
"Bene.. parla di quel che vuoi, io ci sono" dice
"Bhe.. ho litigato dinuovo con Lorenzo, per stamani mattina sul pullman" dico sospirando
"Non dovevi.. non importa poi. Mi ha già chiesto scusa poco fa su whatsapp" annuncia
Non ci posso credere
"Wow.. sul serio?"
"Già sono rimasto scioccato anche io.. Comunque ho accettato le sue scuse e siamo amici come prima.."
"Io non so che fare a questo punto.." dico stufa.
"Và da lui.. scusati anche tu. Siete due persone magnifiche messe insieme.. non rovinate un'amicizia per colpa mia. Anche perché se no mi sentirei troppo in colpa." Ridacchia
"Bhe farò come dici.. ci sentiamo.. ti ringrazio. Ti voglio bene" dico.
È la prima volta che glielo dico.
"Anche io, tanto bellissima."
Riattacco e vado verso casa di Lorenzo.

Appena arrivo lì suono al campanello e mi apre una signora anziana, dal viso stanco, con un viso celestiale, che mi sorride benevola.
"Mi dica signorina? Chi cerca?" Chiede con una leggera nota di dolcezza nella voce
"Cercavo.. Lorenzo.."
"Oh bene.. è in camera sua. Salga le scale la prima stanza a sinistra" dice facendomi passare.
"La ringrazio singora" dico cortese

Appena volto lo sguardo alla sala rimango scioccata. È grandissima. Con divani rossi e tende abbiate dello stesso colore. Intravedo la cucina, che è blu e verde. Poi le fatidiche scale.
Salgo. Il legno è molto lucido e curato. In mezzo c'è un tappeto rosso mattone, che segue in tutte le stanze. Prima stanza a sinistra.
Eccola lì. Busso.
Una voce. Si è la sua.
"Avanti!"dice
Apro la porta.
La camera è davvero grande e troppo ordinata per i miei gusti; per essere la stanza di buon ragazzo è davvero pulita.
Il letto attaccanti al muro destro della parete. L'armadio dalla parte opposta.
Un tappeto nel mezzo. Blu come la tenda. Le finestre banche e lo stesso lo sono le pareti. Dei quadri che ritraggono dei bambini. Uno dei quali somiglia a Lorenzo. O meglio. È Lorenzo.
"Che ci fai quì?!" Chiede sorpreso.
Nel frattempo mi abbraccia. Un odore di borotalco e menta. Mi invade le narici. È davvero buono.
"Così mi fai male!" Dico quasi strozzata dal suo abbraccio.
"Scusa" dice un pò rosso in volto.
Gli sorrido.
"A cosa devo la sua visita?" Dice con fare elegante
"Nulla.. devoporitlemiescuse" dico tutto d'un fiato.
"No aspetta! Ripeti?" Dice divertito
"Scusa" dico io roteando gli occhi.
"Ahaha lo sapevo che saresti venuta tu" dice felice.
Mi abbraccia. Gli ho chiesto solo scusa.. non gli ho mica dato l'oro!
"Okok.. lasciami adesso può bastare!" Dico
Mi lascia.
"Bhe vogliamo uscire un pò?" Chiede "Nel giardino ho la piscina. Se vuoi un costume.. basta che vai in camera di mia madre" dice
"Ma sei pazzo il bagno a novembre quasi?!"
"No.. io lo fo sempre!" Dice
"Ma non ti ammali mai?" Chiedo ridendo
"Emh.. non mi pare. Insomma lo vuoi fa sto bagno o no?"
"No grazie" dico
"Va bene andiamo solo in guardino allora."
L'idea di fare il bagno con lui mi fa arrossire.
Scendiamo le scale e siamo in giardino.
È enorme. Ben curato. Nessuna erbaccia.
"Bello èh?"Dice lui
"Modesto.." dico io ridacchiando
"No realista." Annuncia convinto.
Mi fa sedere in una sdraia bianca con un panno giallo.
"Bene singora." Dice senza sedersi.
"Mi concede questo ballo di perdono?" Chiede galante
"Ballo.. del.. perdono?" Scoppio in un sonora risata. "Come dire di no" rispondo
Mi porge la mano la prendo. Comincia a canticchiare. La canzone italiana di Francesca Michelin. Canta davvero bene.
Mi appoggio al suo petto, la sua voce rimbomba nella cassa toracica. Mi rilasso e chiudo gli occhi. Si è creata una magia.
"Posso farti una domanda?" Chiede smettendo di cantare. Cosa che infondo mi dispiace.
"Mh" Dico
"Cosa pensi di me?" Chiede "Sinceramente"
Rimango un pò in silenzio.
Appoggio dinuovo la testa sul suo petto. Sento i suoi battiti veloci. Non so se per il mio contatto, o per la domanda in pò insolita da parte sua, che mi ha messo in imbarazzo.
Di lui penso che.. sia una persona Buona, dolce, carina, bella da mozzate il fiato, sempre disponibile, anche se a volte esagera nei comportamenti, per il resto è il ragazzo che tutte vorrebbero. Ci penso sù ma poi glielo ridico.
Rimane un pò allibito dalle mie parole, ma sorride. Oddio svengo.
"Tu di me?" Chiedo
Sembra pensarci sù.
"Bella, intelligente, carina, disponibile, sempre speciale in tutto ciò che fa, solo il tuo sorriso mette di buon umore una vita di sconfitte, sei stronza quando serve. E beh.. se nessuno ti vuole, è perché non ti hanno conosciuto per quel che sei. Ricorda che se la nostra amicizia finirà non vuole dire che uscirai dalla mia testa" dice indicandosela "ora però mi merito un premio. Mi sono troppo umiliato.."
Ho sentito uscite da quella bocca da settemila baci delle cose magnifiche. Nessuno me l'ha mai dette.
Poi un premio. L'unica cosa che mi viene di fare è di attaccarmi a quelle labbra perfette. Sarebbe già il secondo bacio.
Dovevi cambiare? Ma a chi lo vuoi raccontare? Avanti senza indugiare, bacialo! Bacialo! Bacialo!
"Premio èh?" Dico io sorridendo per poi finire a guardare le sue labbra.
"Okay.." dico.
Mi porgo in avanti, ma lo bacio sulla guancia.
"Bel premio.." dice lui.
Sorrido. È solo un bacio bella guancia avanti.
"Ci vediamo alla mia festa bambolina, dato che domani è domenica."
È già passata una settimana?! O quel che era?! Cristo santo!
Cazzo la festa?!?!?!
È domani l'altro.
Merda merda merda!
"Già allora ciao" dico
"Ciao" si limita ad un abbraccio.

Torno a casa e i miei sono lì.
"Tesoro!" Dice mia madre affacciandosi dalla cucina.
"Ehi mamma! Che ci fate quì?" Chiedo
"Domani e domani l'altro non lavoriamo."
"Oh che bello! Almeno staremo insieme" dico
"Già" dice
"Papà?" Chiedo
"In salotto" risponde "che dorme" ridacchia
Lo stesso faccio io.
Poco dopo è pronta la cena, sveglio mio padre e mangiamo.
Alle 11 vado a letto. Ma non riesco a dormire.
Penso a oggi. Solo al oggi. A lui. Alla sua bocca. Ai suoi occhi. Alle sue braccia.
Ricordo la prima volta che tentò di baciarmi. Suono la campanella. Come la seconda volta.
Lui prova qualcosa per me? Io davvero provo qualcosa per lui? Davvero Marco si merita di essere lasciato? E Tay il ragazzo carino e gentile che cerco sempre dove lo metto? No lui è un amico.
Porgendomi tutte queste domande mi addormento.




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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13, 2015 ⏰

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