Capitolo 21

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Mi chiudo in camera. Intanto sento che Lorenzo è sceso. E si è buttato sul divano. Come il suo solito fare..
Mi dirigo verso l'armadio. Lo apro.
Ok.. sto andando già nel panico. Ala fine decido di mettere un paio di jeans lunghi a vita alta e una camicia rossa sopra, che lego con un fiocco sopra l'ombelico.
Metto delle vans nere. Mi aggiusto un pò il trucco e scendo.
Per fare di fretta ci è mancato poco che non ruzzolassi tutti i gradini.
Mi riaggiusto la maglietta e mi raddrizzo prima che Lorenzo non noti la figura di merda che stavo per fare.
"Ah sei pronta.. andiamo" si alza dal divano e mi guarda. Sgrana gli occhi.
"C-che c'è?" Chiedo.
Lo sapevo sto male. Volevo farmi carina per uscire invece sono uno schifo. Comincia a infastiditi sta cosa..
"La fisici di guardare?!" Dico con tono duro.
"Oh.. s-si scusa, solo che sei davvero bella" si gratta la nuca col una mano e ridacchia imbarazzato.
"Scemo.. andiamo" mi dirigo verso l'uscita prendo le chiavi e il telefono e esco seguita da Lorenzo.
"Spiaggia?" Mi chiede.
"Spiaggia" rispondo sorridendo e incamminadoci. Cominciamo a parlare del più e del meno. Circa 15 minuti a piedi sono, quindi fra poco dovremmo essere lì.

Dopo poco ci troviamo davanti ad un bellissimo tramonto. Tipico da coppietta. Chi passa ci sorride. Chissà cosa staranno pensando.
Io e Lorenzo ci guardiamo. Siamo veramente in imbarazzo.
Menomale che la mia mente a volte è davvero intelligente.
"Ho fame" dico massaggiandomi la pancia e facendo una voce da cucciola.
"Andiamo a mangiare al solito posto? Solito Hot-dog?" Sorride. Il suo sguardo sembra che ringrazi ciò che ho detto. Era visibilmente rosso. Solo al pensiero rido. Che tenero.
"Siiiiii" dico saltellando come una bimba.
"Sempre fame hai.." dice Ridacchiando
"Io.. ma cosa dici.." ridiamo.

Entriamo nel locale. C'è un sacco di gente.
"Che casino." Dico. Mi viene d'istinto di aggrapparmi alla manica di Lorenzo.
Faccio come una bambina aggrappata alla gonna della madre quando ha timore di qualcosa.
Sembra che non gli dia fastidio.
"Avete un tavolo per due?" Chiede Lorenzo al ragazzo che sembra prenda le prenotazioni.
"Emh..si ma fuori" dice. È alto muscoloso con grandi occhi azzurri, capelli biondi e labbra sottili, sembrano quasi disegnate naso all'insù. È un bel ragazzo. Appena vede che lo fisso mi guarda strano. Volto lo sguardo e mi metto dietro la schiena di Lorenzo
"Va benissimo anche fuori grazie mille" dice Lorenzo sorridente
"Prego vi accompagno." Dice dirigendosi fuori.
Con un gesto della mano ci indica il tavolo.
"Grazie" diciamo
"A voi" dice cortese.
"Bene.."dice Lorenzo una volta che il ragazzo se n'è andato. "Solo Hot-dog? O altro?"
"Solo Hot-dog" annuncio abbastanza a disagio.
Se sono a disagio è perché chi passa, certo tutte le coppie, si guardano e sorridono prendendosi per mano.
PATETICI!
Ogni volta io e Lorenzo ci guardiamo a sorridiamo visibilmente imbarazzati.
Una coppia di anziani e passata e il nonnino è passato a dire a Lorenzo quanto tempo voleva aspettare prima di confessarsi e di baciarmi.
Io tossii e a lui non gli ci voleva molto per strozzarsi con la birra che aveva ordinato.
I due anziani se ne andarono sorridenti.
"Che..che.." inzio a dire
"Imbarazzo.." Continua lui "hai sentito quel nonno che cazzo ha detto?!" Dice disperato
"Per ora sorda non sono.." dico.
"Non dico questo.." Arrossi "che vergogna.." disse "io con te.. mio dio." Disse
Non so ma un pò dispiaciuta sono.
"Ah grazie èh" dico prima di collegare il cervello alla bocca
"Non dico che sei brutta, sei davvero una bomba.. ma io e te insieme.. ti immagini.." mi dice. Cercando di non sembrare offensivo.
Lo guardo e comincio a ridere. Lo stesso anche lui.
Paga. Nel frattempo eravamo entrati per pagare, il biondino non faceva altro che fissarmi. Guarda dietro di lui spostando leggermente il capo. Faccio per girarmi. Quando mi porta fuori e annunciando al biondo-molto-carino-che-fissa-troppo di tenere il resto.
Mi tiene stretto il polso. "Lorenzo lasciami!" Dico.
Continua a correre, posso dire, ma mi blocco o lo strattono, "Lasciami!" Adesso sto urlando. "Invece di scappare mi spieghi che cazzo hai visto in quel bar?!"
Sì ferma. Si tira i capelli all'indietro e Sbuffa.
"Cosa.." gli dico avvicinandomi.
"Tu-tu.. è meglio se torniamo a casa"

Pov's Lorenzo
Sono scappato fuori dal negozio. Come al solito il coglione, Marco se non avete capito, stava limonando con una ragazza. Non era a stessa dell'altra mattina al bar. Era un'altra. Non posso far vedere nulla a Erika. Lei è troppo debole. È la mia cucciola.. non sopporterebbe un colpo così grosso, per lei sarebbe troppo. Spero che lui abbia il coraggio di dirglielo. La tengo stretta a me in questo momento, dopo averle detto che doveva tornare a casa. Giuro che se lo becco dinuovo lo uccido. Gli spacco il muso come lui ha fatto con me tempo fa.
Mi sta abbracciando con le braccia dietro la mia schiena. Io le bacio la testa, i suoi capelli profumano di cannella.
Si starà chiedendo perché la sto abbracciando di sicuro. Ma avevo voglia. Voglio il meglio per lei. Ho sbagliato molte volte con lei. Non sbaglierò dinuovo, ogni volta che sto con lei perdo la testa. Non farei altro che abbracciarla. Se potessi la bacierei
Sta fermo.. dopo poco ti renderesti conto della cazzata che stai facendo.
Per lei è diverso.. credo di provare qualcosa.
CREDO.

Pov's Erika
"Dai andiamo a casa" dice Lorenzo
"Andiamo" non mi sarei mai slegata da quell'abbraccio.. il suo profumo mi offusca sempre la mente. Ma mi sento sempre bene.
Bhe che discorsi fai? Forse ti piace anche lui..
FORSE appunto.

Mi riconsegna a casa lasciandomi un bacio sulla fronte e un altro abbraccio.
Prima o poi saprò perché è scappato da quel locale. Ha lasciato persino il resto al biondino.
Decido di chiamare Marco. Così esche ho voglia di sentirlo.
"Pronto?" Ha una voce affannata
"Marco.."dico io
"Oh Erika, senti ora non posso.. richiamami poi"
"Okok"
Ma riattacco. Che maleducato. Il suo comportamento non mi piace.
Parlerò anche con lui domani.

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