Capitolo 12

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CANZONE PER IL CAPITOLO : THE DOUBLE FANTASY DI THE WEEKND


Arriviamo al posto che mi aveva detto Anita e vedendo come sono vestiti tutti io sono vestita in maniera orribile.

Scendiamo dalla macchina e viene con me anche Kai.

<<Vieni anche tu?>>chiedo io sorpresa.

<<Ti pare che ti lascio qui da sola?>>mi dice lui sorridendo.

Il bene che gli voglio è immenso.

Ci avviamo verso l'entrata.

Fuori c'è un dehor in rialzo con il pavimento in parquet, sedie e tavoli penso in plastica nera, ci sono degli archi con dei fiori finti, molto carino e semplice l'esterno.

Davanti all'entrata ci sono dei ragazzi e riesco a vedere i capelli di Anita.

Ci avviciniamo a loro e iniziamo a parlare di tutto quello che è successo con Alan e a lavoro.
Nel frattempo tutti abbiamo finito di fumare e entriamo.

L'interno è molto carino, le pareti sono bianche tranne il soffitto che è pennellato di un verde smeraldo, su una parete in fondo c'è un albero fatto a specchio.

La metà delle sedie e in vellutato verde come il soffitto e i tavolino sono quadrati in vetro, mentre nel fondo del locale ci sono dei tavoli come quelli fuori.

Ci avviciniamo al bancone e noto una signora dai capelli rossi naturali, non molto alta, con delle trecce molto lunghe.

<<Ciao ragazzi, ditemi.>>dice la signora.

<<Ciao Trixie, noi il solito. Ah, Heather, Sally ciao.>>dice Anita.

<<Va bene, per i due ragazzi che non ho mai visto che faccio?>>chiede Trixie.

<<Io un brick al limone.>>dico gentilmente.

<<Io anche.>>dice Kai.

Probabilmente la mamma di Heather era Trixie in persona, capelli kilometrici rosso naturale, stesso colore degli occhi, stessa personalità, solo che Heather era un filino più alta di Trixie, e credo che Hope sia figlia di Trixie nonché sorella di Heather. Invece Sally era una ragazza dolcissima e simpatica con un carattere allo stesso tempo forte, era anche molto bella, era di colore, questo occhio scuro con questo sguardo molto intenso, si era fatta le treccine corte e a lei stavano davvero bene.

<<Lavorate qua o siete le proprietarie?>>chiedo parlando con Trixie al bancone.

<<Io sono la proprietaria, poi le mie figlie Hope e Heather lavorano qui, Sally è una mia dipendente insieme a Brooklyn.>>spiega lei.

<<Bello, siete tutte donne. E in cucina chi c'è?>>chiedo curiosa.

<<Oh, la nostra preferita Margaret. Noi la chiamiamo Marge.>>dice lei sorridendo.

Adoro che in un locale comunque notturno ci siano tante donne.

<<Bhe vi faccio accomodare allora, se volete fumare e non volete uscire sul retro prima dei bagni ci sono delle sedie, potete sedervi lì per fumare.>>dice lei dandoci le nostre cose da bere e avviandosi verso il bancone.

Rimaniamo lì un'oretta a parlare del più e del meno e tutte mi consigliano di lasciar perdere Alan.

Ma è troppo carino quel ragazzo con me.

A un certo punto noto un ragazzo riccio con i capelli di un biondo scuro, guardo bene, e no, non è lui.

Ma cosa mi interessa se lui viene o no? Nulla.

Se dev'essere, saràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora