Capitolo 32

12 0 0
                                    


Stare dall'avvocato insieme ai miei fratelli è noioso.

<<Allora come avevo già detto, a voi sono rimasti il locale notturno e la libreria, ma la libreria ha una nota che dovrebbe leggere signorina Hall.>> mi dice l'avvocato.

Prendo il bigliettino che mi porge l'avvocato.

"La libreria va a mia figlia Lilith Isabelle, per l'amore che le ho visto ogni volta che tiene in mano un libro, se lo merita."

<<Cosa vuol dire questa cosa?>> chiedo stringendo il biglietto nella mano.

<<Che la libreria è tua, fanne quello che vuoi. E vi è rimasto anche il locale notturno.>> spiega lei.

<<Il locale notturno, che ormai è cenere? Bhe, intelligente da parte loro.>> rispondo acida.

<<Lilith.>> mi ammonisce Aiden.

<<Bhe, non è affare mio. Però i soldi dell'assicurazione sui incendi sono vostri.>> spiega lei.

<<Ah, non dei quegli idioti degli altri figli?>> rispondo ancora più acida.

<<Lilith, basta. Per tutti è difficile.>> mi sgrida Aiden.

Dopo tanti morsi nell'interno guancia per stare zitta firmiamo le carte e ci alziamo per uscire dall'edificio dove noi uscendo e loro entrando incontriamo i figli di Scarlett.

"Ehi pezzenti? Cosa sono quelle facce tristi? Non vi hanno lasciato un cazzo vero?>> grida la figlia.

<<Io ora ti ammazzo.>> rispondo io ma prontamente vengo trattenuta da Aiden e Alec.

<<Vedi, sei da istituto psichiatrico, pazza.>> dice lei ridendo.

I miei fratelli mi portano via prima che io possa rispondere. Ma tu guarda, questa bastarda.

Torniamo a casa e faccio un'audio a Jake. Che risponde che dopo vuole tutta la storia completa.

<<Io quella non la tollero.>> dico bevendo un bicchiere d'acqua.

<<Ok, ma non puoi ucciderla.>> dice Aiden.

Andiamo sul retro a fumarci una sigaretta. Nel mentre della conversazione mi arriva un messaggio sul telefono, appena lo leggo mi alzo in piedi urlando.

<<Ma che cazzo urli?!>> chiedono loro.

<<OH MIO DIO, ROMEO E TIMMY SI SPOSANO E CI HANNO INVITATI, E POSSO PORTARE CHI VOGLIO. ODDIOOOOOOO!!!!!!!!!!!>> urlo saltellando di gioia.

<<Questa è una cosa molto bella, digli che accettiamo volentieri. Digli anche che verranno, Jake, Natalie, Honey, Maggie, e Ivor.>> dice Aiden con la faccia sul telefono.

<<Ok, sono troppo contenta.>> dico io sedendomi e continuando la mia sigaretta.

Il matrimonio sarà tra un mese e il colore dominante sarà il blu. Chiamo alla riscossa quelle pazze delle mie amiche e dopo aver spiegato tutto mi raggiungono subito. A Jake gliel'ho accennato e mi fa che ne riparleremo poi. 

<<Che bello un matrimonio. Wow. Però voi sarete con Jake e Ivor, Alec con Natalie io farò la figura della deficiente da sola.>> dice Honey.

<<Chi ti ha detto che sarai sola? Ho voluto che tu venissi perchè sarò io il tuo accompagnatore se me lo permetterai.>> dice Aiden entrando in cucina afferrando per la vita Honey e dandole un bacio sulla guancia.

<<Oh, sì va benissimo.>> risponde lei rossa in volto.

<<Perfetto andiamo a prendere i vestiti.>> dico e ci catapultiamo fuori dalla porta.

Dopo ore e ore di girovagare per negozi, troviamo dei bei vestiti sul blu, ma i nostri uomini lo vedranno quel giorno.

Ritorniamo a casa, e a quanto pare siamo tutti riuniti, come se fossimo una "vera" famiglia, quella che io non ho avuto l'onore di avere mai.

E  mai come in questo momento, ho capito davvero che la famiglia non è sempre di sangue. La famiglia è composta da quelle persone che fanno parte della tua vita e che ti vogliono nella loro. Coloro che farebbero qualsiasi cosa per vederti sorridere, coloro che ti amano senza condizioni e senza dover chiederti nulla in cambio. Così è l'amore, dare per non aver nulla in cambio, ma essere ricambiati allo stesso modo con sincerità e rispetto.

<<Incredibile no?>> mi chiede Alec.

<<Cosa?>> chiedo io sorridendo.

<<Sai, pensavo che lasciare Londra, mi avrebbe fatto solo male e mi avrebbe fatto sentire solo. Ma con voi, Jake, Natalie, Honey, Maggie e Noah, non mi sento più solo. So per certo che semmai dovessi cadere, voi sareste lì, a prendermi in tempo.>> dice Alec e il cuore mi si riempie di gioia.

Passiamo la serata guardando film stupidi, e ridendo come matti.

Squilla il telefono di casa.

Mi alzo mentre nella stanza, l' ansia è palpabile.

<<Pronto?>> chiedo alzando la cornetta.

<<Pronto, signorina Hall, sono l'agente Mornigstar. Volevo aggiornarla sulle indagini. Abbiamo arrestato i due fuggitivi. Anche se si dichiarano innocenti. Ma dalle indagini risulta una terza persona. Domani mattina faremo un'interrogatorio. Se voi aveste il piacere di venire e sentire con le vostre orecchie, avete il permesso.>> dice l'agente cogliendomi di sorpresa.

<<Davvero? Ma è un bellissima notizia. Verremmo, e farò venire anche la nostra psicoterapeuta.>> spiego io.

<<Perfetto, ci vediamo in centrale domani mattina alle 8.30. Buona serata.>> dice attaccando.

Mi reco verso il divano, dove ci sono tutti e rimango in piedi.

<<Allora, hanno arrestato Asia e Fabian. Ma dicono che ci sia la mano di un terzo. Domani mattina ci sarà l'interrogatorio a cui dovremmo partecipare. E verrai anche tu Natalie che ci dirai la tua sull'incontro.>> spiego io e i miei fratelli compresa Natalie sono d'accordo.

<<Dovremmo avvisare anche zio Jill, così vedrà anche lui tutto.>> dice Alec.

<<Hai ragione. Gli manderò un messaggio.>> dico iniziando a digitare tutto.

Strano, sono giorni che zio Jill, non risponde e non si fa vedere. Troppo lavoro. 

Finito sigaretta pre-nanna, ci dirigiamo nelle camere, dove per la prima volta può restare a dormire con me Jake. Ansia, è la prima volta che dormiamo insieme. Aiden dormirà con Honey. Maggie nella stanza che era di Kai con Ivor. Alec nella sua stanza con Natalie.

JAKE'S POV

Il profumo dei capelli di Lilith inebria le mie narici, ciliegia e melagrana.

La tengo stretta a me e vederla così, tranquilla mi scalda il cuore.

Le chiamano "carnali". Quelle persone che emotivamente ti danno tutto: anima, cuore e cervello. Quelle che una volta entrate nella tua vita, sconvolgono tutto, quelle che le senti oltre la pelle, fin dentro nelle ossa, quelle che della passionalità ne fanno una ragione di vita, quelle che se te ne innamori...si può capire solo trovando una persona del genere, e io ho trovato la mia.

Ed è testarda fino all'inverosimile, acida, arrogante, e l'aria da dura perenne, ma io non desidererei nessun'altro se non lei.

Dopo poco grazie al suo respiro e il suo battito cardiaco, insieme a i suoi abbracci che mi stringevano l'anima, mi addormento.

Se dev'essere, saràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora