Capitolato 39

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La sensazione più brutta è risvegliarsi dopo una nottata di lacrime.

Andai a lavoro, dove mi diedero dei romanzi da leggere e da votare.

Jake non mi scrive da tutto il giorno, volevo dirgli quello che sto facendo, difatti gli mando degli audio con i romanzi che mi hanno dato da leggere e da consegnare a fine giornata.

Uno parla di tre ragazze che dopo essere state mollate, cercano vendetta e non si sa come riuniscono le forze e le divergenze per rialzarsi.

Il secondo parla di questa ragazza affetta da disturbi alimentari, che riesce a rialzarsi per poi morire a seguito di un messaggio del ragazzo che amava non letto.

Il terzo parla di questo giocatore di hockey che perde la testa per la cheerleader, per farsi notare cambia, purtroppo alla fine lei lo vuole, lui no.

Pausa pranzo, esco a mangiare in questo locale che fa pokè, davanti al mio posto di lavoro, grandioso.

Mi siedo e ordino.

<<Posso sedermi?>> chiese una voce maschile.

<<Oh, certo.>> risposi a Sergei.

<<Tutto bene? Ti ho vista un po' assente oggi. Problemi a casa?>> chiese mettendo in bocca una forchettata del suo pokè.

<<Non è niente, sono solo stanca. I romanzi di oggi mi hanno presa molto.>> risposi guardando altrove.

<<Su, sputa il rospo.>> disse lui.

<<Allora, ho una compagnia di amici dove sono tutti falsi, un ragazzo assente, e le mie migliori amiche pensano che non m'importi più di loro.>> dissi sinceramente continuando a mangiare.

<<Ok, perchè allora continui ad uscire con quelle persone se sono false?>> chiese lui.

<<Allora, uno è amico del mio ragazzo, e mi usa per trovare la fidanzata che ha trovato, una che è la ragazza in questione, non mi dice le cose o usa frasi troppo ironiche velate da cattiverie, e l'ultimo, mi da tanta compagnia ma a volte se ne esce con delle frasi molto offensive.>> spiegai.

<<Ok, allora mandali a fanculo.>> rispose sinceramente.

<<Non è così semplice, non riesco ad essere cattiva.>> risposi.

<<Va bene, vedrai come uscirne. L'altra cosa è il tuo ragazzo, ti spiego una cosa: Non si può amare solo con la voglia di amare. Con il "io lo amo". Perchè poi non basta, non regge. L'amore non basta per amare. Bisogna che ci sia la storia, per amare. Non bastano le parole, per amare. Neanche quelle giuste bastano. Dovete andare a fare una passeggiata. Leggere un giornale. Andare a fare la spesa. Fare una cosa insieme. Che sia vostra, solo tua e sua. Non basta fare sesso per fare l'amore. Ci voglio i baci. Ci vuole il solo stare fronte contro fronte. Per amare, ci vuole tempo. Non puoi non esserci mai. Ci vogliono storie. Non puoi non voler parlare o parlare solo tu. Non puoi trovare tutto pronto e arrivare quando tutto è fatto. Devi amare chi fa il tempo con te. Non devi volere le cose romantiche. Devi volere chi, anche se non ha tempo, lo crea per fare cose con te. Deve raccontare cose solo a te. Deve entrare e uscire nella tua vita come fai tu. Come l'ago che cuce. Come l'ago che per unire, entra e esce.>> spiega lui.

<<Come sai tutte queste cose?>> chiesi incantata.

<<So com'è quando provi un amore a senso unico o ti danno per scontato.>> disse malinconico.

<<Mi dispiace.>> dissi solo.

Chiacchierammo ancora per poi recarci a lavoro.

Jake ancora non mi rispondeva così decisi di andare a cenare con Sergej e farmi accompagnare a casa.

Entrando trovai lui sul divano intento a girarsi una canna.

<<Dobbiamo parlare. Perchè non mi hai calcolato tutto il giorno?>> chiesi a braccia conserte.

<<Perchè ho avuto da fare.>> disse per poi andare sul balcone a fumare.

E no, sta volta il discorso non lo chiuderemo così.

<<Ascolta, cosa ci sta succedendo? Io sto mettendo 200% e tu neanche l'1%.>> dissi infastidita.

<<Allora lasciami, nessuno ti obbliga.>> disse e a quelle parole l'aria nei miei polmoni smise di entrare.

<<Co-co-cosa? Noi..tu.. noi le risolviamo le cose, non lasciamo perdere.>> dissi col nodo in gola.

<<Noi? Siamo io e tu, siamo completamente diversi. Succede che l'amore finisca. E forse ci rincontreremo, più avanti. Io andrò bene a te, e tu andrai bene a me. Ma ora io sono solo caos per te e tu sei veleno per il mio cuore Lilith.>> disse lui. Posso giurare di aver sentito il mio cuore spezzarsi. Una sensazione strana, effettivamente. Ti si mozza il fiato per qualche secondo, poi senti una sorta di vuoto, di voragine, perforarti lo stomaco. E accade: riprendi a respirare ma non sei più vivo.

<<Ma cosa stai dicendo?! Tu non sei caos per me, e io non sono veleno per il tuo cuore. Noi siamo destinati, lo sappiamo. Perchè dici così?>> dissi con le lacrime che scendevano ai miei occhi.

<<Sto dicendo la realtà dei fatti, Lilith. E tu non ami me, ami l'idea che qualcuno ti ami. E ti ho dato tutto quello che potevo. L'amore però finisce.>> disse spegnendo la canna nel posacenere.

<<E che ne sarà di noi? Di questa casa? Di tutto?>> chiesi a fior di lacrime.

<<Tu prenderai la tua strada, e diventerai la scrittrice che hai sempre sognato di essere. Io prenderò la mia strada e diventerò qualcuno.>> disse lui.

<<Ma io non voglio diventare scrittrice senza di te.>> dissi provando ad avvicinarmi.

Mi prese e mi strinse forte. Se avessi potuto fermare il tempo, l'avrei fatto ora.

Bukowski diceva che l'amore è quella persona che incontri su un milione. Ed è vero: l'amore è la persona che incontri, mentre sei impegnato a guardarne altre cento. La persona che non noteresti mai, e poi ti stordisce come un pugno in piena faccia. La persona che all'inizio odiavi, e poi, non si sa come, ti sei ritrovato ad amarla. La persona che prima degli occhi ti ha preso il cuore. La persona su cui non avresti scommesso un centesimo, ed ora possiede la tua anima. La persona a cui urleresti le peggiori cose, per poi prenderla, baciarla, e non lasciarla più andare. La persona che stringeresti con trenta gradi anche sotto a un piumone. La persona a cui prima di chiedere, hai dato. La persona a cui hai dato tutto. Ed è proprio vero, l'amore è la persona che arriva proprio nel momento in cui credevi non sarebbe più arrivata.

Ma l'amore non basta.

Fumai la mia sigaretta mentre Jake si metteva a letto.

E adesso, come funziona? Dormo sul divano?

La spensi e mi misi sul divano, dopo aver mandato messaggi depressi ai miei fratelli e alle mie migliori amiche, che mi dissero di vederci domani. I miei fratelli mi vogliono aiutare a riprendere le mie cose e portarle a casa. Casa...

Mi addormentai tra le lacrime di un amore che poteva essere ma non è stato, che gli opposti si attraggono ma i simili si amano di più.

Se dev'essere, saràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora