Se io ti amo tu zitta...

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Andrea
Rimanemmo a lungo abbracciati. Come se tutto stesse per finire. Anzi. Tutto é finito. Punto. Basta. É tutto un casino. Di solito il primo desiderio di una persona, indipendentemente se maschio o femmina, é avere i soldi, tanti soldi. Mentre il mio primo desiderio é sempre stata lei. Lei che riusciva a leggere i miei occhi. Lei che riusciva a comprendermi quando le raccontavo dei miei sogni, stupidi. Ma lei mi ascoltava, sempre. Tutte le mattine lei si accomodava accanto e dopo il Buongiorno mi faceva raccontare il nuovo sogno, lo chiamava "new funny dream". Le raccontavo quanto erano stupidi ma lei diceva che erano interessanti. Come poteva ascoltare una persona cosí. Ti guarda negli occhi affinché non hai finito di parlare. Con quella pazienza di sempre e quella fermezza di nessuno. Lei era l'unica a capirmi quando ero triste. Mentre gli altri guardavano solo la mia auto nuova e se ne fregavano del mio umore. Lei era diversa. Unica. Mia. Il mio secondo desiderio era: se proprio non posso avere il primo desiderio voglio dimenticarla una volta per tutte.Ricordo che al secondo anno di liceo la prof ci diede un tema: descriviti, presentati, lasciati conoscere.
Mi chiamo Andrea Rossi,compierò 16 anni tra 20 giorni. Ho una famiglia splendida, ma non é mia, come l'auto, che papà ha comprato con i suoi soldi, non con i miei, ho un casa stupenda ma nemmeno quella é mia ,ho una migliore amica, sí quella é Mia. Sono stato adottato. Sí. Brutto non avere una famiglia. Una tua mamma, un tuo papà. I miei genitori sono morti in un incidente e nessuno della mia famiglia ha voluto tenermi, tranne loro. Gelsa era la sorella di mia mamma,Elvira. Si assomigliavano tantissimo. Gelsa aveva 3 anni in piú di mia madre e si era sposata ormai da anni, ma non ha mai riuscito ad avere figli. Poi é successo l'incidente e io avevo solo 7 anni. Da quel giorno incomincia a fare quei sogni strani e tutt'ora li faccio. Per quello che mi riguardaho sempre visto come 'famiglia' mamma e papà. Anche se Gelsa é magnifica, gentile, e tutti mi dicono che é proprio come la mamma. Anche il mio papà é stupendo. Lo ammiro. Non ricordo mio padre né mia madre. Lo psicologo ha detto che i ricordi che fanno male con il tempo la memoria li cancella. I miei dovrebbero essere zii ma sono genitori. E li adoro. Poi é arrivata lei. Lei che é uno splendore. Lei che é tutto per me. Lei é la mia migliore amica. Non voglio che gli altri mi conoscono perché so che nessuno può farlo come fa lei.
Ebbi 9 a quel compito. Mai avuto in vita mia, giuro. Ora le cose erano un po cambiate, lei partiva e ormai dovevo optare per il secondo desiderio.
Ci staccammo dall'abbraccio. Cazzo, il suo profumo. Mai visto niente di simile. La guarda nei sue occhi azzurri arrossati.
"Mi mancherai..."
"Anche tu"
Mi guardò negli occhi cosí profondamente che capii subito cosa voleva dirmi.
Mi accarezzo una guancia e io appoggia la mia testa sulla mano per assaporare meglio quel momento. Si avvicino e io per poco non mi costrinsi a baciarla, poi le mi prese la testa con entrambi le mani e mi baciò la fronte. Uscí. Andò via. Mi lasciò in macchina con i miei pensieri. La malinconia cresceva. La mancanza aumentava. Non poteva finire cosí. Se ne era andata da solo 1 minuto ma é cose se se ne fosse portata via metà della mia anima e non mi bastava quel poco di ossigeno. Una lacrima scende e io incomincio a dare pugni sul volante mentre singhiozzavo. Rimasi lí per quasi 10 minuti. Poi decisi di chiamare Luca. Non potevo tornare a casa in quello stato. Forse manco ci sarei arrivato. Dopo 5 minuti bussò al finestrino e fui obbligato ad alzare la testa dal volante, scesi mi misi al posto del passeggero e Luca prese il mio posto. Mi guardò mentre io guardavo fuori da finestrino in attesa che accendesse il motore.
"Oh André" mi basto solo questo e ricominciai a piangere. Sembravo un bambino. Ma non me ne fregava un cazzo. Ora ero finito. Lei non c'era piú. E nemmeno io. Luca mi abbracciò forte e mi diede forza anche se non serviva a niente in quel momento. Mise in moto e decidemmo di fare un giro piú lungo per non tornare a casa in quello stato.
Dopo mezz'ora di benzina buttata all'aria mi riportò a casa e decise di ritornare a casa a piedi. Non commentai. Non riuscivo manco a convinverlo a restare a casa da me. Saprà cavarsela. Entro a casa e già dormono tutti. Leggo un biglietto 'C'é della pasta in forno, mangia, facciamo i conti domani" Perfetto. Non sarei dovuto tornare. Era meglio. Non mangio. La fame era passata. Entro in camera e vedo che é come l'ho lasciata. Ordinata. Si questa é una delle mie poche qualita:l'ordine. Mi avvicino alla libreria e noto tutti quei libri. La maggior parte erano suoi. Le piaceva leggere e una volta finito un libro li portava qui per farli leggere a me, ma io non l'ho mai fatto , ovviamente. Presi un libro 'Un giorno'. Che merda si legge?! Con tutta la rabbia che avevo butto il libro a terra e fa poco rumore sul tappeto. Allora prendo tutti gli altri e finisco per svuotare la libreria e riempire il pavimento di libri schifosi per ragazzine. Butto giú tutto e non mi preoccupo se possano sentirmi. La loro camera da letto é alla fine del corridoio del secondo piano e non mi frega un cazzo se sentono o no. Inizio a sfogarmi. Le lacrime scendono ancora. Tiro le lenzuola dal letto, perfino il materasso e lo metto su un lato della stanza. Mi accascio a terra con le mani in faccia. Apro leggermente gli occhi e vedo un pacchetto di malboro sulla rete che prima stava sotto al materasso. E ritorna di nuovo lei in mente. 2 anni fa iniziai a fumare e lei se ne accorse allora si arrabbiò tantissimo e mi proibí di comprare sigarette. Ricordo che mi distrusse tutte le mie riserve tranne quella che fortunatamente riusci a non vederla. Allora decisi di non fumare piú ma conservai comunque quel pacchetto salvato per miracolo di San Gennaro. Mi alzai presi il pacchetto e vicino c'era una data 27/02/13. La data che smisi di fumare. Presi una malboro e me l'accesi. Piú aspiravo piú mi sentivo meglio. Quello era l'inizio di tanti danni che avrei fatto senza di lei. Me lo sento.

Ti ricordi di me? Sai una volta ero la tua migliore amica <<IN REVISIONE>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora