Go to Milan...

544 30 2
                                    

Bella

Caro diario,
tra un'ora ci sarà la partenza. Non avevo mai desiderato questo. Non lo avrei mai voluto. La mia vita mi ha messo davanti questo ostacolo e io voglio superarlo,forse non nel modo in cui vorrei ma...almeno vado avanti. Papà ha comprato una casa in periferia , ovviamente stupenda. Penso che lo convincerò a mettere una piscina quest'anno. Almeno per distrarmi un po' . Davvero pensano che mi farò nuove amicizie.HAHAHAH. Perché si...io sono una ragazza normale, socievole, simpatica e divertente. Certo. Come no. La verità é che le mie uniche amiche sono state Marisa e Maria Rosaria e poi ci sono Lucia ,Roo e Iole che sono le amiche delle uscite. Diciamo che ho una famiglia, seconda famiglia, che mi é sempre stata accanto e che solo il pensiero di andarmene mi da la nausea. Ti saluto... Tua Bella
20 Giugno Napoli

Erano ormai passati 6 giorni dall'evento in macchina e di lui nemmeno l'ombra. Avevo immaginato diversamente questi ultimi giorni qui, nel posto in cui dovrei restare e invece lui ha scelto diversamente. Sapevo che mi amava o almeno lo speravo ma quelle parole della settimana prima mi hanno sciolta, mi hanno aperto gli occhi, e mi hanno fatto capire che sono stata una stupida. Bene.

TI AVEVO DETTO DI CONFIDARGLI DI ESSERE INNAMORATA DI LUI

ZITTA! COSCIENZA!

FA COME VUOI, IL SESTO SENSO NON SBAGLIA MAI!

MA QUALE SESTO SENSO? MICA SAPEVO CHE MI AMASSE?

SI CHE LO SAPEVI! LO HAI SEMPRE SAPUTO MA NON CI HAI MAI CREDUTO! E ORA PARTI! BRAVA, BRAVA! QUELLA VOLTA CHE DIO VUOLE DARTI UN'OPPORTUNITÀ TU PREFERISCI FARTI UNA PASSEGGIATA E NON PENSARCI, BUTTARE TUTTI NEL CESSO, UN'AMICIZIA, UN AMICO, UN'AMORE. COGLIONA.

CHE CAZZO NE SAI TU DI ME?!?!

PERCHÉ IO SONO TE... L'HO DETTO CHE SEI COGLIONA.

E cosí i giorni sono passati e ora mi trovo nell'ingresso di casa mia con tre enormi valigie tra le mani,un cuore spezzato e un pezzo di vita da dimenticare.
'Hai questa vita perché sei abbastanza forte da viverla'
Mi ripetevo sempre quella frase come se fosse un calmante o una consolazione. O semplicemente una scusa per valorizzare la mia forza, che non é mai stata tanta.
Arrivederci casa. Dove ho trascorso i momenti piú belli della mia infanzia e adolescenza. Dove un giorno entrerò cresciuta, piú matura, piú donna.
Decido di uscire da lí e mi avvicino alla macchina e passo le mie valigie a papà che ordina nel porta bagagli. Mando un messaggio sul gruppo con le mie amiche e dico che sto partendo. Loro mi mandano messaggi di conforto, quelli pieni di cuori ma per quanto posso essere carini non servono quasi a nulla in quel momento. Arriviamo in aereoporto con 15 minuti di anticipo. Scendo nel parcheggio poso un piede ,poi l'altro, mi metto in piedi alzo gli occhi.
"NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE CON NOSTRA SORELLA FINO ALLA MORTE"
Uno muro era stato decorato dalla scritta elegante di un colore rosso acceso e sotto i nostri nomi. Da lontano vedo le mie amiche correre assieme verso di me e quasi non caschiamo a terra tutte. Tutte piangono. Io ero completamente annegata tra le lacrime. Ci abbracciamo tanto forte che ho paura di spezzarmi un osso ma non me ne frega un cazzo. Dopo 10 minuti papà mi dice di andare. Ma io non voglio. Ma devo. Saluto le mie amiche una per volta mando un bacio da lontano e mi incammino verso l'entrata . Non é un addio, ve lo prometto.

Dopo due ore di aereo sono arrivata a Milano. Tiro un sospiro e esco dalla macchina. Guardo la casa. Si, carina. Prendo le valigie, entro, cerco una bella camera ...ma nessuna é la mia. Mi limito a prendere una a caso. Metto le mie cose a posto, cambio le lenzuola e mi 'butto' letteralmente sul letto. Arrivederci a voi amiche mie, che siete le sorelle che non ho mai avuto ma che ho sempre desiderato. Arrivederci agli zii, ai nonni ,alle prof che mi hanno educato. Arrivederci alle strade, ai negozi in cui sono passata. Arrivederci a te. A te che hai reso la mia vita bella da morire. A quando in classe tutto facevamo tranne che ascoltare la prof, a quando dicevo di essere stanca e mettevo le mie gambe sulle tue e mentivo perché volevo aolo sentirti la mentare, a quando presi ub brutto voto e io sconvolta mi misi in un angolo con la testa sul banco e non volevo vedere nessuno ma tu ti avvicinasti ugualmente mi accarezzasti i capelli e mi abbracciasti. Arrivederci a te che nonostante ti ami e ti odi sono ancora qua a pensare alle nostre cazzate. A quando mi soprendesti a piangere in bagno e mi portasti sul tetto della scuola e ci stanno per un ora intera straiati sul pavimento a prendere il sole. A quando mi prendevi da dietro. A quanto odi il solletico perché lo soffri piú di me e non é un'arma facile. Agli sgambetti in strada, a quando salutavamo gli sconosciuti. A te. Devo. Tutto.
Sempre, ovunque, dovunque.

Fratellí.

Ti ricordi di me? Sai una volta ero la tua migliore amica <<IN REVISIONE>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora