53 - Ciambelle

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"Oh no" stava dicendo Linda con entusiasmo "la canzone di Battiato che canto sempre sotto la doccia è la stagione dell'amore" provocando un lampo di speranza negli occhi di Sergio.

"Non tanto bene, vorrei aggiungere" si intermise Bruno che era l'unico dei figli presenti al tavolo che stava intrattenendo la conversazione.

"Come ti permetti" lo ammonì scherzosamente la madre, arrossendo un poco.

"Sono sicuro che non sia così" la elogiò Sergio, piegando la testa di lato mentre osservava il sorriso timido della donna.

Un'espressione furba apparve sul viso di Bruno, il quale si affrettò a guardare Cecilia che tentava in ogni maniera di rendersi invisibile.

Lei non voleva trovarsi a quel tavolo, era imbarazzata per la situazione con Carola, era agitata per le occhiate di Bruno e sicuramente non voleva assistere al corteggiamento maldestro che stava mettendo in atto il padre.

Ma che evidentemente con Linda stava funzionando.

Tuttavia, c'era qualcuno a quel tavolo che aveva ancora meno voglia di mostrare la sua presenza. Carola era rimasta in silenzio praticamente tutto il tempo, sguardo basso e sospiri trattenuti. Era più difficile di quanto si sarebbe mai immaginata stare seduta con lei, credeva di averla superata un poco, ma forse si sbagliava.

La tensione tra loro era palpabile e ciò non aiutava la situazione. Bruno cercava di creare allegria, riempiendo l'aria di battute e risate che appartenevano solamente a lui, Sergio e Linda.

Cecilia non era sicura che fosse uno sforzo che il ragazzo stava compiendo oppure se fosse davvero divertito dalla cena. O dal disagio della cena.

"Una lasagna migliore di questa non l'ho mai mangiata" esclamò Sergio tra un ammiccamento e l'altro, mentre Linda sorrideva gioiosa.

Cecilia non riuscì a trattenersi e alzò gli occhi al cielo, imbarazzata per le frasi mielose del padre. Quando però abbassò la sua visuale, l'attenzione le ricadde su Carola e si rese conto che la stava guardando. Per la prima volta da quando era entrata in quella casa, la stava guardando. E stava pure accensando un lieve sorriso divertito.

Cecilia spalancò le palpebre sorpresa e il suo cuore prese a battere più veloce, era forse quello un piccolo segnale di avvicinamento?

Carola si accorse che aveva sollevato involontariamente le labbra, vedere l'amica con le guance arrossate e l'espressione frastornata a causa delle frasi del padre, l'aveva distratta. Tuttavia, si affrettò a ripristinare la sua aria affranta non appena si rese conto che Cecilia l'aveva notata.

E quest'ultima pensò di essersi illusa.

Subito dopo il dolce, un ottimo tiramisù che Sergio elogiò con altre frasi enfatiche, Carola si alzò dal tavolo scusandosi con tutti e si chiuse in camera sua.

Una volta dentro, tirò un sospiro di sollievo e si abbandonò sul letto. Era stanca.

Stanca di quella situazione, stanca di sentirsi triste, stanca di provare ancora qualche sentimento per Cecilia, stanca di rimpiangere la loro amicizia.

Bruno non aveva smesso di intromettersi nella conversazione tra Sergio e Linda, ravvivandola, ma non si era perso lo scambio silenzio che era avvenuto tra sua sorella e Cecilia. E nemmeno la delusione dipinta sul volto di quest'ultima dopo che Carola aveva abbandonato la cena.

Il ragazzo non capiva se fosse dispiaciuto per la sorella, oppure per Cecilia, o per entrambe. Ma c'era qualcosa in quella situazione che gli creava fastidio, forse si sentiva in parte colpevole anche se non era stato lui a baciare Cecilia.

Sapone alla vanigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora