Edoardo Conte 🟢/🟡

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<<We piccrè, come stai?>> mi chiede Edoardo <<Ua, ma tu non mi vuoi proprio lasciare in pace>> gli rispondo con tono leggermente scherzoso mentre continuo ad impastare la mia argilla <<Se Edoardo Conte si mette in testa una cosa la ottiene>> mi dice lui <<E cosa vorresti ottenere da me?>> gli chiedo in modo provocatorio <<Beh, per prima cosa un bacio per il resto si vedrà>> mi dice facendomi un occhiolino prima di allontanarsi.
Da quando sono entrata all'IPM ho subito instaurato un bel rapporto con Edoardo anche se a dire il vero è un po' strano: ci divertiamo a provocarci a vicenda ma la cosa non è mai andata oltre. A dirla tutta sono abbastanza attratta da Edo ma ho paura di abbandonarmi ai miei sentimenti per poi essere tradita, è noto a tutto l'IPM che Edoardo è uno che si scopa una e poi la lascia, diciamo che è un po' un puttaniere. Però è così bello, ha gli occhi verdi così profondi che ci si potrebbe perdere a guardarli e un bellissimo sorriso, ogni volta che lo vedo sorridere mi viene da fare lo stesso anche a me non importa se sono triste o arrabbiata.
Intanto che penso il laboratorio d'arte è finito e ci siamo tutti spostati in cortile
<<Piccrè a che pensi?>> mi chiede Edo dopo essersi avvicinato <<Pensavo al nostro rapporto... pensavo a come sarebbe stato se ci fossimo incontrati in un contesto diverso, fuori da qui magari. Forse sarebbe veramente potuto esserci qualcosa tra di noi>> rispondo <<E perchè mo non ci può essere niente?>> dice guardandomi negli occhi <<No... non lo so Edo>> dico sbuffando <<Dopo tutto quello che ho passato non so se sono pronta a una nuova relazione>> rivelo al ragazzo <<Anch'io ho da poco chiuso una relazione con quella che sarebbe dovuta essere la madre di mio figlio>> dice mimando le virgolette a "mio figlio" <<Però la vita va avanti, non si può rimanere ancorati al passato>> continua guardandomi intensamente negli occhi <<Io non ci riesco>> sussurro mentre calde lacrime solcano le mie guance. Subito lui me le asciuga con il pollice <<Ti aiuto io, devi solo permettermelo e io ti prometto che ti aiuterò sempre>> mi sussurra poggiando la sua fronte sulla mia e in risposta io lo abbraccio, sussurrando un "grazie", mentre lui mi lascia un bacio tra i capelli. <<Dai, ora smetti di piangere che ti porto in un posto>> mi dice lui sfoggiando uno dei migliori sorrisi che io abbia mai visto. Appena nota che mi sono calmata mi prende la mano e mi porta, senza farsi vedere dalle guardie, sul tetto. Una volta arrivati io rimango incantata a guardare il panorama <<Ti piace?>> mi chiede <<È bellissimo, ma perchè lo stai facendo?>> gli chiedo <<Te lo detto piccrè, io ci sarò sempre per te. Sarò sempre disposto ad aiutarti... anche se tu continuerai a rifiutarmi fino alla fine dei miei giorni>> mi risponde prendendomi le mani per lasciarci un delicato bacio <<Grazie>> dico per poi buttarmi tra le sue braccia.

Giorni dopo...
In questi giorni il rapporto tra me ed Edoardo si è rafforzato molto. Non c'è mai stato nessun bacio o altro ma è evidente che c'è qualcosa più dell'amicizia. Forse io sono troppo codarda per dichiararmi e forse lui ha paura di rovinare il nostro rapporto per questo non ha ancora fatto niente e forse se ognuno di noi due avesse messo da parte le sue paranoie oggi saremmo fidanzati

Oggi la direttrice ha organizzato una cena in comune, noi detenuti abbiamo cucinato le pizze per tutti. Edo è uscito in permesso e devo ammettere che mi manca tanto, avrei tanto voluto passare la serata con lui ma si merita un po' di libertà. Siamo tutti seduti a mangiare quando improvvisamente sentiamo uno sparo, poi un'altro e un'altro ancora, ci avviciniamo tutti al cancello, a un certo punto sentiamo qualcuno che grida "Comanda' " e io mi sento morire dentro, quella è la voce di Edoardo. Il comandante esce per prendere tra le sue braccia Edoardo pieno di sangue <<Edo! Edo non puoi lasciarmi!>> urlo ormai in lacrime cercando di liberarmi da Maddalena che mi tiene tra le sue braccia. Intanto è arrivata un'ambulanza per Edo e nonostante io chiedo di andare con lui le guardie non me lo permettono.
Il comandante entra solo per prendere l'auto della polizia e io ne approfitto <<Comanda' perfavore posso venire con voi?>> chiedo in lacrime, lui mi guarda con compassione per poi dire <<Veloce T/n sali>> e io non me lo faccio ripetere due volte. In poco tempo raggiungiamo l'ospedale e dopo aver chiesto dove fosse Edoardo ci ritroviamo davanti alla sala operatoria. C'è già una donna, presumo sia sua madre, il comandante va a parlare con lei mentre io mi siedo sempre con le lacrime agli occhi. Nella mia mente vengono riprodotti tutti i momenti vissuti in compagnia del ragazzo <<Piccrè io sono Rosa, la madre di Edo. Tu devi essere T/n>> mi dice cercando di forzare un sorriso e io annuisco per confermare la sua seconda affermazione <<Stai tranquilla, Edoardo è forte ce la farà>> cerca di rassicurarmi <<E se non dovesse essere così? E se se ne andasse prima di sapere quello che provo per lui?>> chiedo quasi retorica e lei in risposta mi abbraccia scoppiando in un pianto liberatorio.

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