EPILOGO-Un nuovo inizio.

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EPILOGO
Un nuovo inizio

Mi svegliai sola nel letto. Chandler era andato a lavoro.
Stranamente i piccoli non si erano ancora svegliati, avevo passato una notte ad allattarli. Non smettevano di piangere.
Mi alzai e andai a farmi una doccia fredda. Probabilmente era il momento più rilassante della giornata.
Poi mi vestii e qualcuno bussò alla porta.
Probabilmente era la babysitter, Sara.
Aprii ed era lei.
"Ehi Sara, tutto bene?".
"Si grazie! Tu come stai?".
"Si tutto bene, vieni entra!".
"Dormono?".
"Già, finalmente. Senti...adesso io vado a fare dei servizi. Credo di tornare per l'ora di pranzo. Va bene?".
"Si ok... ci vediamo dopo allora".
"Ciaoo".
"A dopo".
Uscii e chiusi la porta sospirando. Quei bambini mi sfinivano.
Scesi al piano terra e lasciai il palazzo.
Raggiunsi la mia bellissima Mercedes-Benz rosa e andai verso il bar-pizzeria La pera.
Adoravo quell'auto, Chandler era il migliore nel fare i regali!
Una volta arrivata, parcheggiai l'auto davanti ad un parrucchiere vicino e entrai da La pera.
"We Elisa, tutt'apposto?".
C'erano i camerieri Emanuele e Michele quella mattina. Emanuele in realtà era pizzaiolo ma la mattina lavorava come barista.
"Ciao Emanuele. Si tutto bene, sto solo stanca. Non sai stanotte che ho passato co quei tre".
"Eeeh immagino. Parmiggiano mo tiene 13 anni, ma non dimenticherò mai che mi ha fatto passare".
Notai che ai tavoli del bar c'era il poliziotto Ruggiero, lui mi aveva sempre spaventata un po'. Era così serio!".
"Mi prepari un bel croissant?".
"Ma certamente".
Una volta terminata la mia colazione uscii da La pera e andai in panetteria.
C'era la fila.
Quando arrivò il mio turno mi ritrovai davanti a una vasta scelta.
C'erano delle baguette, del pane appena sfornato, dei panini semplici e poi dei dolci che lasciai perdere immediatamente.
"Salve Mima. Mi dia tre di quei panini e una baguette, grazie".
"Subito".
Preparò il tutto in una bustina.
"Sono £39,80".
Pagai. "Grazie...Arrivederci."
"Buona giornata".
Posai la busta sul sedile del passeggero, accanto al mio.
Guardai l'orologio, erano già le 11:00!
Dovevo andare dal meccanico per sistemare un problema all'area condizionata. Faceva così freddo a Birmingham!
Mi fermai ad un semaforo e messaggiai Sara chiedendole se fosse tutto apposto a casa".
All'improvviso sentii un profumo invadere le mie narici. Tutto quel pane mi faceva venire fame.
Mi girai verso il finestrino e vidi il mio amico Tenda, anche lui fermo al semaforo, nell'auto accanto alla mia.
Aspettai che mi guardasse e lo salutai.
Lui ricambiò e sorrise.
Poi il semaforo diventò verde e ripartimmo.
TIN TIN
Era Sara, aveva risposto al mio messaggio con "Si qui tutto bene".
Arrivata dal meccanico, parcheggiai l'auto ed andai a parlare con Guglielmo, il capomeccanico.
In quel momento stava riparando un'altra auto, quindi parlai con suo figlio Sgorbio. Aveva solo quattordici anni, ma era molto bravo nel riparare veicoli.
"We Sgorbio, come stai?".
"Ciao Elisa, qua stiamo bene. Che si è rotto mò...?".
"Ehh l'aria condizionata non va più".
"Mhh vedrò che posso fare".
"Grazie, sei il migliore".
Feci un sorrisino.
Poi arrivò l'altra meccanica, Giuliana, che lo chiamò.
"Sgorbio vieni un attimo qua!".
"Vabbè, io vado. Tu lascia l'auto qui, tra qualche giorno ti chiamo e te la puoi riprendere. Ciaoo".
"Ah, ciaoo".
Non ero pronta a quello.
Come una stupida non avevo neanche considerato l'idea di dover tornare a piedi, ma così debbi fare.
Verso le 13:15 ero arrivata a casa e Sara poté tornare a casa sua.
Mi tolsi le scarpe ed iniziai a cucinare.
I bambini si erano appena addormentati.
Decisi di cucinare due occhi di bue, per risparmiare tempo e accesi la tv.
Stavano trasmettendo l'intervista della cantante Saretta, una tra le mie preferite, ma da quando ha scoperto che suo marito Gabriele la tradiva con un uomo...non credo che canterà ancora, dato che cantavano assieme.
L'intervista si basava proprio su quello.
C'era il presentatore Gustavo Pratelli che faceva alcune domande sul suo divorzio a Saretta. Era così triste...
Ad un certo punto Chandler aprì la porta.
"Ehy amore".
"We, ho fatto gli occhi di bue".
"Buonii. Sto stanchissimo".
"Non dirlo a me...".
Ci sedemmo a tavola e mangiammo assieme.
Verso le 16:00 scesi con Guglio per portarlo dal dottore, perché non voleva proprio berlo il mio latte, ed era una cosa molto strana.
Entrai in sala d'attesa e mi sedetti su una sedia, con Guglio in braccio.
La segretaria Susa aveva una voce fastidiosa, si diceva fosse molto vecchia, ma per me o erano bugie o si portava più giovane.
Arrivò il mio turno ed entrai nella stanza.
"Salve dottore".
"Ancora!? Mi deve chiamare Shrek".
"Eh va bene...".
Sorridemmo.
"Allora...cosa c'è che non va?".
"Guglio...non vuole bere il mio latte".
"Ah...capita spesso, beh l'unica scelta che può fare è obbligarlo. Deve aprirgli la bocca e fargli ingoiare il latte. Vedrà che starà meglio".
"Oh...ok, grazie allora".
"È sempre un piacere. Sono £600".
Purtroppo fui costretta a pagare.
"La prossima volta mi porti anche gli altri due, faremo un piccolo controllo anche a loro...".
"Va bene, arrivederci!".
Non credevo di tornare da lui, in fondo era caro e nemmeno tanto professionale. Secondo me non sapeva quel che faceva.

La sera, dopo cena, misi i bambini a dormire e per qualche ora sarei stata in pace.
"Amore, andiamo su?".
"Mhhh va bene. Però solo dieci minuti che non ce la faccio più".
Il nostro appartamento era all'ultimo piano, quindi avevamo delle scale private per il terrazzo dentro, accanto al bagno.
Presi le chiavi e salimmo su in terrazzo.
Ci stendemmo per terra ed iniziammo ad osservare le stelle.
Facevamo quello da quando ci eravamo conosciuti. Qualche sera a piacere ci rilassavamo guardandoe stelle.
"Guarda che bello il Gran Carro".
"Già...Uhh guarda!! La Pila!!".
È una costellazione che si può vedere solo una volta l'anno, l'8 di Aprile, è formata da varie stelle che circondano la luna.
È così bella quella costellazione!
"Ohh woow! È così bella..." Continuò Chandler.
"È la mia preferita, sembrano una famiglia per il modo in cui sono disposte. Tutte in cerchio attorno alla luna.
Poi c'è la luna che è ancora più bella...".
"OOH...sai..." Chandler rideva.
"Che c'è?".
"La tua faccia è identica a quella della luna!".
Scoppiammo in una risata.
Sospirai.
"Aahhh...".
Ci girammo l'uno verso l'altro.
"Ti amo" Gli dissi.
"Non quanto me..." e ci baciammo...

Fine...?

L'IMMORTALE 10:Il ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora