Sgorbio
CAPITOLO 5
C'è qualcosa nel cieloStavo tornando al campo, senza aver trovato neanche un pezzo di legna più secca, erano tutti umidi.
Ormai, dopo due giorni in quella foresta avevo memorizzato la strada di ritorno.
Sbucai al campo dal solito ingresso con gli alberi di ciliegio, mi avvicinai nella parte centrale, dove mangiavamo tutti e, appoggiai la legna al suo posto.
"Ehi Sgorbio! Vieni ad aiutarmi con questa pelliccia!", mi disse Parmiggiano. Stava tentando di creare delle tende per la notte più calde e resistenti, utilizzando la pelliccia di alcuni animali che avevamo ucciso, ovvero un orso e due lupi.
In realtà avevamo anche trovato delle capre ma per il rispetto di Emanuele le lasciammo stare.
"Arrivo!" risposi. Mi avvicinai alle tende ed iniziammo a sistemare le pellicce. Dopo circa venti minuti riuscimmo a metterle senza farle cadere e notammo che stava arrivando il tramonto. Mi voltai verso la legna, con l'intenzione di iniziare ad accendere il fuoco e vidi che ci stavano già pensando Emanuele e Shrek. Quindi iniziai a prendere il pesce pescato proprio quella mattina da tutti noi.
Durante il mio cammino verso le capanne vidi Sara (di plastica) e Gabriele parlare nella loro capanna. Loro non avevano fatto ancora nulla finora per aiutarci, anche perché non potevano non avendo le mani. A stento camminavano. Purtroppo dopo la loro ultima trasformazione non sono più riusciti a ritrasformarsi in esseri umani.
Presi il pesce e tornai al centro. C'erano già tutti, misi il pesce sul fuoco e mi sedetti anch'io sulle panche.
Quando il pesce fu cotto ognuno prese la sua parte e iniziammo a mangiare.
"MHH BUONO..." disse Parmiggiano.
"Già" continuai io, "peccato che non ci sono anche gli altri, sarebbe stato bellissimo. Chissà adesso cosa stanno facendo, sempre che quegli alieni non li abbiano mangiati per pranzo".
"E poi perché a noi ci hanno riportati sulla Terra..." si chiese Gabriele.
Nessuno rispose.
Continuammo a mangiare e all'improvviso Sara urlò:" C'è una mega palla di fuoco che cade dal cielo! Guardate!".
Tutti ci girammo e vedemmo una palla a punta infuocata che stava per schiantarsi sulla Terra.
Appena si schiantò ci fu un leggero tremolio nella terra.
"Che dite...andiamo a vedere?" disse Parmiggiano.
Andammo nella direzione in cui si era schiantata la roccia, camminammo per qualche minuto fino a quando Shrek urlò:"Ragazzi, venite!!L'ho trovata!".
Corremmo subito da lui e...avevamo visto male. Era una specie di navicella spaziale.
Dopo qualche secondo la porta sulla destra della navicella si aprì lentamente e da lì uscì...Mima!! Subito ci avvicinammo a lei felici. Era diversa, sembrava stanca e aveva qualcosa di simile alle sue vecchie antenne ma erano flosce e avevano un'altra forma.
La tirammo fuori e quasi caddi per terra quando vidi che la sua gamba sinistra non c'era più e che tutta la sua parte sinistra del corpo era leggermente schiacciata.
Così le chiesi:"Ma che ti è successo?Come stai?".
Non appena si mise in piedi ricadde per terra. Non sembrava in grado di poter camminare fino al campo, così ognuno di noi la prese da un lato e la portammo fino al campo.
Durante il tragitto notai che la sua pelle, invece di essere del suo solito nero scuro, era di un arancione scuro. Decisi di non chiederle nulla perché non sembrava ancora in grado di poter partecipare ad un dialogo tra noi. Era stanchissima, o almeno sembrava stanchissima.
La sistemammo nella tenda del cibo, dato che le altre erano occupate ognuna da due di noi e non c'era posto per stare in tre.
La lasciammo lì dentro a riposare. Decidemmo di attendere il giorno dopo per poterle fare qualche domanda, così ci addormentammo tutti, anche se io ebbi delle difficoltà a causa di un gufo che si era sistemato sulla pelliccia d'orso sulla tenda. Insomma, quella non fu una delle mie migliori notti...
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L'IMMORTALE 10:Il ritorno
AcţiuneNel decimo capitolo della saga, Elisa si troverà ad affrontare dei nemici che non credeva nemmeno potessero esistere! L'immortale 10 è raccontato in prima persona da Elisa stessa e in una parte della storia ci sarà anche un altro a raccontare al suo...