41. Nessun perdono.

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Sì sedettero ai piedi di una fontana, leggermente appartati rispetto alla coda di persone che desideravano bruciare quello che tenevano fra le mani. La folla era ancora intorno a tutto il falò, formando un cerchio perfetto. Riuscivano ad intravederne ad intravedere a malapena le fiamme.
Cercando tra quei volti, intravide Pierre e Ginevra tenersi per mano. Sorrise davanti a quella scena e continuò a scrutare quelle persone, finché non intravide Maicol lontano. Aveva lo sguardo fisso sulle fiamme. Anche lui fra le mani teneva qualcosa, ma per via della lontananza non riuscì a vedere di cosa si trattasse. Al lato opposto, per fortuna molto lontano da lui, c'era il piccolo Tom con i fratelli e quella che suppose fosse la madre. i tre ragazzini sventolarono una mano nella sua direzione e lei ricambiò.
Stava per chiedergli perché aveva gettato quel bossolo nel fuoco quando Icaro fece «Perché hai gettato gli scarponi?» sapeva che l'aveva guardata per tutto il tempo, ma quella certezza la mise comunque a disagio. Come poteva rispondere a quella domanda? c'erano così tante cose da dire e nessuna parola pienamente equa.
«Sentivo il bisogno di lasciare andare via quella parte di me. Quella che credevo fosse giusta ma che ora so si sbagliava tremendamente» rivelò abbracciandosi le ginocchia al petto. il tessuto rigido della sua gonna argentata le strofinò il mento. Sperava che non le lasciasse il segno di quei brillantini incollati sulla pelle. Icaro al suo fianco si passò una mano fra i capelli. «Cos'è cambiato?» avrebbe voluto rispondere che era lei ad essere cambiata in realtà. Ma non ne ebbe il coraggio, per questo ringraziò mentalmente le tre figure che si stavano avvicinando spedite.
Riconobbe subito Koraline, era a braccetto con due ragazzi. Quasi le andò la saliva di traverso quando ne riconobbe uno. Era quello che aveva ballato con lei poco prima. L'uomo che assomigliava tanto al suo amico Cal.
«Skye! Ti stavo cercan...» ma si interruppe appena vide Icaro al suo fianco. «Oh, perdonatemi non vi avevo visto. Beh visto che ci sono» si tolse dalle braccia dei due ragazzi e vide Koraline abbracciare il Re accantonando per una buona volta inchini, riverenze e tutte quelle robe lì. «So che non dovrei dare spettacolo davanti a tutti. Ma non smetterò mai di ringraziarti per quello che hai fatto per me questa sera» era la prima volta che la vedeva commossa in positivo. Yuri non si scostò, sorrise mentre diede due pacche sulla spalla della ragazza. «Non è niente»  mormorò. Allora Skye ritornò con gli occhi sui ragazzi. E finalmente notò l'incredibile somiglianza con la sorella minore. «Voi due siete i suoi fratelli!» esclamò. Andò subito incontro a loro, presentandosi anche se aveva già capito che entrambi la conoscevano. Strinse le mani ad ognuno e sorrise a loro genuinamente. «Benvenuti» loro ricambiano il suo sorriso e dissero «Purtroppo non restiamo qui per molto. C'è bisogno di noi altrove. Ma ogni tanto ci fa piacere vedere questa piccola testa dura» uno di loro ridacchiò e Koraline sbruffò, distaccandosi dal Re per dare un pugno scherzoso al fratello.
«Potete stare a palazzo questa notte, se lo desiderate» offrì Icaro ma loro scossero la testa.
«Ti ringraziamo ma torneremo da nostra madre, sarà felicissima di vederci» lo sguardo di Yuri volò su Koraline. «Va anche tu con loro per questa notte, se vuoi, tanto a prescindere non mi sarei aspettato che nessuno rientrasse nel castello» ridacchiò e Koraline abbracciò entrambi frettolosamente. «Posso, davvero?» chiese conferma con voce speranzosa. Annuì e dopo un altro saluto li videro andar via e perdersi subito nella mischia.
Il fumo che proveniva dal falò era scuro, tutti erano ancora intenti a festeggiare e bere. Osservò Ronald e uno dei fratelli di Koraline fare a gara a chi riusciva a bere più birra e quando sentì di non riuscire più a tenere a freno la sua curiosità si voltò verso Yuri.
«Perché hai» ma la bloccò di nuovo, alzandosi e protendendo di nuovo una mano verso di lei. «La serata non è ancora finita. Mostrami come voi ragazze inglesi vi divertite» la sfidò, Skye non attese altro. Ritornarono a ballare per quasi tutta la notte, a loro si aggiunsero anche Ginevra, Pierre, Koraline e uno dei suoi fratelli, quello identico a Cal. Poi si bloccò, osservando alcuni della piazza lasciare la serata. C'erano molte donne ai piedi del falò, il fuoco si stava affievolendo gradualmente. Alcuni uomini si avvicinavano con piccoli inchini alle donne che ricambiavano prima di andarsene via con loro.

RESILIENCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora