I segreti e le pene prima o poi s'incontrano.
-M.
11:44
Damian Heal:
Hai parlato con la responsabile della biblioteca?11:45
Me:
Non ancora. Non so quanto questo progetto possa avere successo.Lavoro alla Central Library da ormai una settimana, ma per ora mi sono occupata solo di catalogazione e operazioni di routine, in attesa di incontrare la responsabile per definire il piano per il progetto che ho proposto durante l'assunzione.
Niente di troppo entusiasmante per qualcuno, decisamente appagante per me.
Ho passato ore a sfogliare vecchi volumi, a scoprire prime edizioni di opere che hanno fatto la storia. E con gli occhi puntati su parole e frasi che arrivano da mondi lontani e passati, immersa nel profumo di pagine ingiallite, ogni volta che le mie dita passavano su di loro, mi immaginavo in quello studio.
Nello studio di Damian.
In quella stanza che osservo da lontano ogni volta che entro in casa. Lì a toccare, a sentire con ogni senso, romanzi che lui ha respirato.
Ho sempre pensato che un libro, una volta che viene letto da qualcuno, diventi qualcosa di estremamente intimo, così come lo è entrare in contatto con pagine che hanno accolto gli occhi e la mente di qualcun altro.
È più di una settimana che ogni sera, nessuna esclusa, il mio cellulare squilla e il suono della sua voce, dall'altra parte, mi regala appagamento da un desiderio che sembra risvegliarmi ogni mattina.
Ogni notte si conclude una telefonata.
Ogni alba mi sveglio con il desiderio che sia di nuovo sera.
Io che bramo la luce, la vita, i raggi del sole, mi ritrovo a desiderare la parte più oscura della giornata. A desiderare qualcosa che, per me, rimane a tutti gli effetti qualcosa di ignoto.
Sono bloccata in questo limbo fatto di telefonate che si fanno ogni notte più lunghe.
E io vorrei che non finissero mai, che mi cullassero in un mondo che non conosco ma in cui voglio disperatamente entrare.
Rivedo i giorni scorrermi davanti agli occhi, ogni frase e ogni parola rabbrividire sulla mia pelle chiara.
Sabato abbiamo parlato della casa, e di come io abbia trascorso la serata con gli amici.
Domenica abbiamo parlato della casa, e di che libro io stia leggendo; passiamo un'ora a discutere di Paradise Lost, della tentazione di Adamo ed Eva.
Lui stesso è tentazione, con quella voce graffiata, quegli occhi di cui conosco il colore ma non ancora lo sguardo.
Lunedì abbiamo parlato della casa, e di come procede il mio lavoro alla biblioteca, se ci sia ancora la sezione sui classici scozzesi. Non credevo che i libri, su di lui, sortissero lo stesso effetto che hanno su di me.
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BLIND
ChickLit«Il tuo nome è la mia condanna, Violet.» _________ Si dice che due anime che si appartengono siano destinate a rincontrarsi. Ma cosa succederebbe se due anime destinate a distruggersi si dovessero incontrare una seconda volta? 𝑻𝒆𝒔𝒕𝒂. Damian viv...