Almeno tu, quel sentimento che ti squarcia anima e cuore, vivilo fino in fondo.
- M
Stringo le sue dita tra le mie, il contatto sembra risalire tra le mie vene, colorandole di un rosso che riscalda il mio corpo. Il suo, invece, rimane accostato al mio petto, che si muove a ritmo dei nostri respiri, mentre il suo profumo ritorna come un incenso pregiato a tingere l'aria che mi ha circondato fino a questa notte, ma che solo adesso torno a respirare.
Le sposto una ciocca di capelli, poi mi appoggio allo schienale improvvisato, mentre dalla finestra di fronte a noi, piccoli fiocchi di neve continuano a scendere, illuminati da un lampione troppo lontano.
«Vivevo qui», le lettere escono in un sussurro graffiato, mentre parole che non pensavo avrei mai fatto uscire ad alta voce raggiungono lei e le pareti di questo caravan che ha conosciuto una versione di me stesso così diversa. «Io e Adam vivevamo qui.»
«Questa era casa vostra?» chiede con la stessa delicatezza con cui ha aspettato minuti interi che iniziassi a parlare.
«Casa è un concetto che ancora non conosco, non troppo bene almeno. E tu te ne sei accorta subito, appena hai messo piede nel mio appartamento. Ma, sì, questa è stata casa nostra, con nostra madre.» Quasi mi sembra di rivederla, davanti a quello stesso tavolo in legno, che mi fissa con quegli occhi privi di sguardo.
Le dita di Violet si stringono alle mie, chiedendomi silenziosamente di proseguire.
«È rimasta incinta di me forse troppo giovane, ma di sicuro non perché lo desiderasse. E questo è stato fin subito molto chiaro.»
«Mi dispiace.»
«Non devi, non voglio che tu lo faccia.»
Guarda le nostre mani unite. «Fino a quando hai vissuto qui?» chiede, mentre sento la sua domanda silenziosa che mi chiede dove sia ora, mia madre.
«Fino a quando avevo quattordici anni. E mi chiedo come io abbia fatto a resistere così tanto.» Lascio che le mie palpebre si abbassino per qualche istante, prima di proseguire. «La mia non è stata una madre, Violet. Una donna che si è ritrovata con un figlio che non voleva mentre probabilmente cercava un modo per ottenere una dose in più, senza doverla pagare.»
La sento sussultare tra le mie braccia, e forse mi fa più male che ripercorre il mio passato. «E dato che una lezione soltanto non le era bastata, dopo tredici anni ha fatto lo stesso sbaglio. Almeno, per lei lo è stato, per me no. Dopo che non riuscivamo a mangiare, dopo che a mala pena avevo due magliette di ricambio, si è ritrovata con un bambino in grembo per la seconda volta. Né io né Adam sappiamo chi sia nostro padre, ma di certo sono due uomini diversi.»
Vorrei che non lo facesse, ma con le ginocchia piagate, si volta e i suoi occhi accarezzano i miei da sopra la spalla. Sono occhi che ripetono ancora "mi dispiace" e a cui rispondo lasciandole una bacio delicato tra i capelli.
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BLIND
ChickLit«Il tuo nome è la mia condanna, Violet.» _________ Si dice che due anime che si appartengono siano destinate a rincontrarsi. Ma cosa succederebbe se due anime destinate a distruggersi si dovessero incontrare una seconda volta? 𝑻𝒆𝒔𝒕𝒂. Damian viv...