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Il viaggio era stato un incubo totale e la compagnia di Harry, quella volta non aveva fatto altro che innervosirmi e pentire di aver accettato che mi accompagnasse.

Per tutto il viaggio aveva piagnucolato in continuazione e non aveva smesso di ripetermi quanto si sentiva scomodo sul suo sedile.

Quello lo aveva fatto per le dodici ore seguenti e quando finalmente mancavano un paio di ore all'arrivo, si era finalmente addormentato facendomi tirare un sospiro di sollievo.

Avevo provato a farlo anche io, solo che ad un certo punto aveva poggiato la sua testa sulla mia spalla ed aveva cominciato a russare leggermente, facendomi rimanere sveglia per il resto del viaggio.

Quando l'annuncio del pilota aveva cominciato a spiegare che saremmo giunti a destinazione, non avevo potuto che sospirare profondamente.

Ero grata che non avrei più sentito Harry russare nel mio orecchio e non vedevo l'ora di sgranchire le gambe, che già da un paio di ore ormai avevo cominciato a non sentire più.

Non potrei che dare ragione ad Harry, sul fatto che quello era realmente stato il viaggio più lungo della nostra vita e, anche se non lo volevo ammettere, rimpiangevo il non aver dato retta ad Harry ed aver rifiutato il suo aereo privato.

Non avevamo avuto nessuna conversazione interessante, anche perché io ero ancora arrabbiata con lui e lui non aveva fatto altro che piangersi addosso delle condizioni in cui milioni di persone viaggiavano annualmente.

Mi sembrava quasi divertente come lui non riuscisse a capire che, non tutti si potevano permettere il suo stile di vita.

Sapevo che per lui non erano fondamentali i soldi, perché me lo aveva spiegato molte volte, solo che il problema era che, una volta abituati ad uno certo stile di vita era quasi impossibile tornare indietro.

E nonostante lui fosse molto più profondo di così, quella volta aveva deciso di comportarsi da bambino viziato, mostrandomi uno dei lati brutti del suo carattere.

Harry's POV

Il viaggio era stato una completa tortura, proprio come mi ero immaginato.

Ero così arrabbiato con Darcy, perché aveva rifiutato di fare come avevo voluto io, ero arrabbiato perché lei non sapeva quanto mi ero sacrificato per poter ottenere quel volo, non sapeva che ero stato quasi tutto il giorno a parlare al telefono per pianificare il viaggio che lei aveva voluto fare.

Molto probabilmente aveva pensato che mi ero completamente dimenticato della promessa che le avevo fatto, e per quello aveva deciso di vendicarsi in quel modo.

Perché per tutto il viaggio non mi aveva rivolto parola e nonostante fosse così vicina a me, la sentivo talmente lontana.

Stavo quasi rimpiangendo di essere andato con lei, perché anche se non lo volevo ammettere, mi aveva fatto male quando Daisy, una volta scoperto che sarei partito, si era inginocchiata davanti a me e mi aveva pregato di rimanere.

Ero stato un fottuto egoista, che aveva lasciato a pezzi quella che era stata l'amore della sua vita negli ultimi quattro anni.

Ero stato un fottuto codardo perché non ero riuscito a lasciarla, a spiegarle che non sentivo nulla per lei.

Forse a causa ei vecchi ricordi e dei vari momenti felici che avevamo passato insieme, ero ricaduto nella sua ragnatela d'amore e avevo ceduto di fronte alle sue suppliche, terminando la nostra discussione con del sesso veloce e senza emozioni.

Il quale mi aveva fatto sentire colpevole nei confronti di Darcy, perché anche se sapevo che non eravamo nulla, mi sentivo devoto nei suoi confronti ed era una sensazione così strana da spiegare.

Redrum Vol.1 |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora