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Harry's Pov

Era finalmente arrivato il giorno del matrimonio, o meglio dire era finalmente arrivato il temuto giorno.

Perché ero spaventato di star sbagliando, le due notti precedenti non ero riuscito ad addormentarmi a causa delle strane sensazioni che avevo provato.

Ogni volta che chiudevo gli occhi mi sembrava di rivedere quelli di Darcy, perché la ragazza che mi aveva completamente scombussolato si chiamava così e lo avevo letto dall'uniforme del Moonlight.

Provavo a pensare e ripensare a quel nome e ogni volta che sembravo trovare una risposta tra i miei ricordi perduti, un mal di testa lancinante mi faceva indietreggiare.

Provai a sopprimere quei pensieri, quasi come se fosse proibito pensare a lei.

E ci avevo provato nuovamente ed ogni volta mi ero sentito sempre più male fisicamente, così mi ero ripromesso di non pensarci più e che se i ricordi avessero voluto bussare alla mia porta, lo avrebbero dovuto fare di loro spontanea volontà.

Ero già stanco ed il matrimonio non era neanche cominciato.

Mi ero vestito in una delle stanze del palazzo che avevamo affittato per l'evento.

Erano state invitate centinaia di persone ed ero sicuro che si trattasse dell'avvenimento dell'anno, però io non ero per nulla allettato all'idea, contrariamente di quello che avrei dovuto provare.

Sentivo una strana morsa nel petto, che sembrava volermi dire di rinchiudermi in quella stanza e di non uscire mai di lì.

Sentii bussare alla porta.

"Avanti" urlai, per poi girarmi per vedere chi fosse entrato dalla porta.

Jenna era bellissima a dir poco, stava indossando un abito lungo che la valorizzava molto.

Le sorrisi di sbieco, prima di vederla guardare nei corridoi, in cerca di qualcosa o qualcuno, quasi spaventata.

Chiuse la porta subito dopo di lei e si fermò a guardarmi.

"Harry, sei stupendo" sussurrò lei, prima di avvicinarsi verso di me e stringermi in un abbraccio confortevole.

Ricambiai l'abbraccio e mi allontanai di un passo da lei.

Lo capii subito che ci fosse qualcosa che non andava, perché la sua espressione mutò velocemente, trasformandosi in una di quasi dolore.

"Se hai qualcosa da dirmi, fallo adesso o mai più" suggerii serio.

Perché una volta varcata la soglia di quella porta non sarei potuto tornare indietro.

"Harry io, non lo so..." cominciò a dire, prima di sbuffare sonoramente e sistemarsi i capelli nervosamente.

Si mise a sedere su una sedia non molto lontana da me e cominciò a fissare insistentemente il vuoto.

Stava pensando e mi stava leggermente facendo preoccupare, perché lei non era quel tipo di persona.

Lei era sempre esuberante, lo era stata fin da piccola, non riusciva quasi mai ad essere seria e in quel momento mi stava letteralmente terrorizzando.

La vidi prendere coraggio e voler cominciare ad esporre i suoi pensieri, solo che un altro bussare alla porta la fermò, facendola immobilizzare in una frazione di secondo.

La porta venne aperta senza il mio consenso ed una Mery abbastanza sconvolta mi si era presentata davanti.

"Harry" sussurrò prima di cominciare a piangere subito dopo avermi lanciato un'occhiata.

Redrum Vol.1 |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora