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"Mi sono dimenticato di darti una cosa" mi risvegliò Harry e mi ritrovai a stringere i bordi del tavolo, impaziente, mentre lui frugava nelle sue tasche.

"Tuo padre me l'ha dato quando sei scappata via" concluse lui, prima di passarmi un foglio stropicciato e malconcio, come se esso avesse sorpassato un milione di ostacoli prima di giungere tra le mie mani.

"E solo adesso hai pensato a darmelo?" chiesi stizzita.

Chissà cosa c'era scritto, magari qualcosa che avrebbe cambiato la mia idea su di lui, qualcosa che mi avrebbe impedito di tornare a Los Angeles.

Lo vidi guardarmi stanco della mia ostilità, con espressione quasi persa e vuota, come se avesse appena passato le pene dell'inferno prima di averlo di fronte a me.

"Scusa se eravamo impegnati a fare altro" sorrise in modo sbilenco, mentre faceva chiaro riferimento a ciò che era successo tra di noi.

Ero sicura che le mie guance stessero andando a fuoco e lo guardai imbarazzata prima di lanciare un altro sguardo al foglio ripiegato su sé stesso.

Dopo aver preso un breve respiro, mi ero finalmente decisa a leggerne il contenuto.

"Se questa lettera arriverà a te, mia piccola ma ormai grande Darcy, significa che hai appena scoperto la verità.
Mi dispiace non essere rimasto accanto a te, so di aver sbagliato.
Ma il dolore che provavo a quei tempi mi aveva accecato completamente, la mancanza di fiducia nei confronti di tua madre non mi faceva dormire la notte. Sono stato un codardo e purtroppo non potrò mai rimediare agli errori che ho commesso, però posso svelarti qualcosa che forse ti potrebbe aiutare, o almeno darti una nuova pista da seguire.
Tuo padre dovrebbe essere il nostro vicino Mitch, se la memoria non mi inganna.
Tua madre e lui sono sempre stati molto legati e anche se non ho mai avuto alcuna confessione da parte sua, l'istinto non mi ha mai tradito e penso che valga la pena provare e magari ripartire da lì.
Vorrei farti sapere che ho sentito la notizia di ciò che è successo e che non ti ho mai accusata, so per certo che non saresti mai stata in grado di fare una cosa del genere.

Non lo ero? O forse sì?
Quei dubbi me li avevano fatti creare tutte le accuse che mi erano state fatte.

Vorrei chiederti scusa ancora una volta e vorrei farti sapere che nonostante tu biologicamente non sia mia figlia, ti ho cresciuta per così tanto tempo e ti posso promettere che sarò accanto a te. Anche se molto lontano, sarò sempre nel tuo cuore e tu nel mio, e per qualsiasi cosa non esitare a cercarmi. Per te ci sarà sempre spazio, non importa quanto la casa sia piccola.

Ti voglio e ti vorrò sempre bene, con amore, papà.

Lessi ad alta voce, mentre Harry mi guardava serio, capendo molto probabilmente che non me ne sarei rimasta ferma.

Perché c'era una sola possibilità che in realtà non fossi sola.

E se i calcoli di mio padre fossero stati giusti, significava che avevo perfino un fratellastro.

Liam.

"Harry, ti ricordi quando abbiamo litigato per la prima volta? Quando eri ubriaco?" chiesi trattenendo il respiro.

"Ho ricordi abbastanza sbiaditi, però mi ricordo di aver fatto quella scenata perché ti avevo vista scendere dalla macchina di un tipo..." confessò lui, prima di grattarsi la nuca.

Abbastanza confuso del perché avessi tirato in ballo quello in quel preciso momento.

"Se quello che mio padre ha scritto risulta essere la verità, quel ragazzo dovrebbe essere il mio fratellastro" ammisi ad alta voce.

Redrum Vol.1 |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora