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Harry mi aveva portata fuori a fare colazione e non gli potevo essere più grata di quello.

Non avevamo azzardato a menzionare nulla di quello che era successo nella stanza poco prima di uscire, e sinceramente non ne avevo nemmeno la voglia, perché provare a spiegare quello che era successo tra di noi, sarebbe stato come dimezzare l'importanza di quel momento.

Ci eravamo seduti ed avevamo scherzato sull'uniforme della ragazza che ci aveva servito la colazione, e per un breve secondo mi ero ricordata di Mery.

I miei occhi si erano rattristati ed Harry non ci aveva messo molto per accorgersene.

"Cosa è successo?" Chiese lui, mentre mi tendeva la sua mano sopra il tavolo e stringeva la mia.

"Niente, solo che mi manca già qualcuno" ammisi, ed era vero, perché per me lei era stata come una madre e non l'avrei mai dimenticata, non importava quanto lontano sarei andata, perché l'avrei sempre tenuta dentro il mio cuore.

Vidi Harry strabuzzare gli occhi e quando lo vidi abbassare lo sguardo, capii che molto probabilmente aveva frainteso e aveva pensato a qualche ragazzo.

"Prima che tu cominci ad alterarti, si tratta di Mery, che lavora al Moonlight" mi affrettai a dire, prima che lui si facesse chissà quali film mentali.

"Oh, sì...manca anche a me" aveva sussurrato lui, subito dopo ritornò a sorridere.

Eppure io strabuzzai gli occhi all'affermazione che era uscita dalla sua bocca.

Perché a parte le due volte che ci eravamo incontrati, non lo avevo mai visto al locale, e mi sembrava strano che affermasse che sentiva anche lui la sua mancanza, vista la mancata confidenza tra i due.

Possibile che mi stesse scappando qualcosa? Possibile ci fosse qualcosa che non sapevo?

Lo vidi accigliarsi prima di parlare.

"Mi è sembrata una brava persona, le poche volte che sono stato lì" si era corretto, eppure sentivo che c'era qualcosa che mi stava nascondendo.

E lui capì che non mi ero bevuta la sua menzogna, ma per il momento non mi sembrava nessuna questione di vita o di morte, così avevo lasciato perdere.

Avevo finito di mangiare e proprio quando ci eravamo diretti alla cassa per pagare, il cellulare di Harry aveva cominciato a squillare.

Lo notai strabuzzare gli occhi e guardarmi prima di accettare la chiamata e rispondere.

"Pronto, Malcolm?" Chiese lui per rivolgersi alla persona dall'altra parte della linea.

Lo vidi voltarsi per parlare e approfittai del momento per pagare la colazione, visto che nuovamente non me lo avrebbe permesso.

Lo vidi cominciare a sorridere mentre ritornava da me ed allora capii che sapesse qualcosa che io ancora non sapevo.

"Ho una bella notizia" aveva sussurrato al mio orecchio prima di stendere il suo braccio sulla mia spalla ed aprire la porta del piccolo locale.

Si fermò lì fuori e mi guardò ancora sorridendo.

"Cosa è successo?" chiesi, quasi preoccupata.

"Ti ricordi quando abbiamo litigato a Los Angeles perché ho chiesto informazioni sul conto di tuo padre?" Chiese lui, ed io non potei fare altro che annuire, perché ogni volta che mi ricordavo che non mi avesse creduta, mi feriva a morte.

"Mi ricordo come non avessi trovato nessuna informazione, giusto?" chiesi, ancora confusa poiché non capivo perché quella sarebbe una buona notizia.

"Cambio di programma, ha trovato delle bollette a suo nome qui in Australia" aveva detto lui felice.

Redrum Vol.1 |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora