Erano ormai passate alcune ore buone ed Harry non era ancora ritornato.
Avevo provato a non pensarci e per un po' mi ero anche trattenuta, ma sentivo l'immenso desiderio di parlare con Liam, senza Harry se fosse stato possibile.
Perché era una situazione di famiglia ed ero sicura che non sarebbe successo nulla di male, no?
Così dopo aver fatto avanti e indietro per il salotto per una decina di volte, alla fine mi ero decisa ed ero corsa a vestirmi.
Avevo preso il telefono e lo avevo lanciato nella borsa, mentre avevo scritto un post It e lo avevo attaccato sul frigo, nel caso in cui Harry sarebbe arrivato e non fossi ancora ritornata, giusto per non fargli prendere chissà quale spavento.
Ero corsa dopo essere uscita dall'ascensore e avevo fermato il primo Taxi che mi era passato accanto.
Stavo leggermente tremando a causa delle emozioni.
Una volta arrivata alla destinazione desiderata, strinsi la busta bianca che conteneva il risultato delle analisi al petto, come se fosse la cosa che più di prezioso avevo.
Ci pensai qualche secondo prima di bussare e quando trovai finalmente il coraggio, non ci volle molto affinché la porta si aprisse ed un Liam sorridente mi faceva entrare.
Camminai fino al salotto ed aspettai che Liam ritornasse, mi sedetti comodamente sul divano.
"Ti aspettavo" dichiarò lui, una volta varcata la soglia del suo salotto.
Mi accigliai, non capendo a cosa si stesse riferendo.
Lo guardai rimanere con le braccia incrociate in piedi, di fronte a me, facendomi sentire così piccola e indifesa.
Facendomi pentire di essere andata lì senza Harry.
C'era qualcosa nel suo sguardo che non riuscirò mai a spiegare, c'era un odio profondo ed un'ira in grado di scatenare una guerra.
Indicò subito dopo la busta che tenevo tra le mani.
"Sono i risultati no?" Chiese, per poi sorridermi malvagiamente, prima di sedersi sulla poltrona di fronte a me.
Strabuzzai gli occhi, capendo che lui già lo sapeva.
Inghiottii a stento il groppo che mi si era formato in gola, mentre alcuni dubbi mi attraversavano la mente.
"Da quanto lo sapevi?" chiesi piano, sentivo che se avessi detto anche solo qualcosa che non gli sarebbe piaciuto, sarebbe esploso.
C'era così tanta tensione nell'aria, che si poteva benissimo tagliare con un coltello.
"Da due anni" tagliò corto lui, mentre si avvicinava al tavolino che si trovava tra di noi e prendeva il bicchiere che conteneva qualcosa di marrone dentro, molto probabilmente rum.
"E non hai mai pensato che mi sarebbe piaciuto saperlo?" chiesi, alzando un po' il tono di voce.
Guardai le sue nocche diventare bianche subito dopo, segno che stava stringendo il bicchiere più del dovuto, in quel momento temei per la vita di esso, visto che sembrava volersi fare a pezzi da un momento all'altro.
Cominciò a ridere, ma non si trattò di una risata di divertimento, se non una derisoria.
Per provare a farmi capire quanto stupida ero stata quando avevo scelto di presentarmi lì da sola, quando avevo deciso di entrare nella tana del lupo inconsapevolmente.
"Tu pensi che questo sia un vanto per me?" Chiese, prima di stringere il bicchiere e quando sentii qualcosa passarmi accanto velocemente ed una piccola folata di vento raffreddarmi leggermente la faccia, capii che lo aveva tirato e che per poco non mi aveva colpita.
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Redrum Vol.1 |Harry Styles|
FanfictionQuando le persone che conoscevo scoprirono cosa avevo fatto, come avevo vissuto, mi chiesero "Perchè?" Ma non seriva a niente parlarne con persone che avevano una casa, loro, non avevano la minima idea di cosa significasse cercare la salvezza in alt...