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<< A parte gli scherzi, mi puoi spiegare che cazzo ci fai in casa mia? >> Chiesi con la poca pazienza in corpo, mettendo le mani sul fianco e osservandolo di sottecchi.

<< Eddai Felix non si cacciano fuori di casa gli ospiti in questo modo. >> Insistette facendomi gli occhioni, risultando un perfetto coglione. << Okay! Semplicemente mi annoiavo e ho pensato che romperti le palle sarebbe stato divertente. >> Rispose con un ghigno in volto, mentre io lo guardavo con voglia matta di ucciderlo.

<< Ma tranquillo non ti scomodare, ieri mi hai fatto prendere un infarto e te ne sei andato ridendo facendomi capire quanto non te ne fotta un cazzo di me, e adesso vieni qua in casa mia perché ti stai annoiando? Ma vattene a fanculo che sono già incazzato. >> Gli urlai addosso, e per un solo attimo il suo sorriso scese, tornando su l'attimo dopo, ancora più fastidioso.

<< Scusa. >> Disse infine facendomi girare scioccato, almeno ebbe la pietà di tornare con un volto neutro.

<< Hyunjin, puoi smetterla di giocare con me? È irritante, stai sempre là a scherzare di tutto e tutti. Non funziona così, non puoi stare sempre al centro del mondo, e io non sono dell'umore di scherzare. >> Dissi cercando di stare calmo e sembrare educato, poggiando i gomiti sulla penisola e poggiando la testa sulle mie mani, tenendomi i capelli stretti tra le dita, pensando.

Non volevo che questo tempo da passare insieme sarebbe diventato uno stress per entrambi, ma nello stesso tempo ci odiavano. Non c'era altra soluzione se non fingere di farmelo piacere.
Presi una decisione, sperando che sarebbe stata ricambiata.

<< E va bene! Entra ed esci quando cazzo vuoi da questa casa, scusami se ti ho trattato male ma non sto al mio meglio. Se magari tu la smettessi di prendermi per il culo e io la smettessi di infastidirmi anche solo con la tua presenza, pensi che potremmo andare d'accordo? >> Chiesi sperando di venire capito, ma il suo sguardo sembrava perso nella confusione totale.
Poi annuì ancora più stranito di prima.

Bene almeno è un passo avanti, no?

Mi rimisi dritto osservandolo mentre si toglieva il cappotto e lo appendeva all'ingresso dove stavano anche altre giacche di mia proprietà e di Minho.

<< Vorrei cucinare una torta, vuoi aiutarmi? Ho tutti gli ingredienti. >> Gli sorrisi falsamente mentre si avvicinava annuendo.

<< Ti aiuto solo perché sei un pericolo umano in cucina e io sono il migliore... e perché ho fame. >> Borbottò mettendosi accanto a me dietro la penisola, alzandosi le maniche del dolcevita e togliendosi dal polso un piccolo elastico nero e sottile, tirandosi i capelli indietro e legandosi.

Osservai il pomo d'adamo muoversi e notai il suo profilo perfetto. Per un attimo pensai fosse veramente bello.
Mi ricomposi appena notai mi stessi fissando da sopra la spalla, aspettando la mia prossima mossa.
Avanzai verso il frigo per poter tirare fuori burro, latte e uova, andando poi verso i mobili contenenti tutti gli altri ingredienti base come farina, zucchero e lievito.
Il problema? Ero alto un metro e una virgorsol, quindi neanche se mi impegnavo riuscivo ad arrivare allo scaffale in alto.
Tirai una bestemmia interna, e notando Hyunjin distratto a leggere non so cosa dietro la confezione di burro decisi di salire sul marmo della cucina, rischiando di ammazzarmi.
Con un ginocchio schiacciato contro al marmo, il piede accanto, una mano allungata a massima estensione verso lo scaffale, riuscii ad afferrare la farina 0 che se ne restava infondo al mobile dall'antichità, dimostrando quanto io e Minho non cucinassimo mai.
Con presa salda la tirai fuori il sacchetto bianco, guardando in basso dove il mio piede rivestito con un calzino dei Pokémon sporgeva troppo fuori dal bordo.

Dio eddai, sono ancora giovane per morire.

Mi accucciai, ritrovandomi bloccato.
Nella mano destra avevo la busta, la sinistra era in una prese salda all'angolo dell'anta del mobile.
E io lo sapevo che se mi sarei lanciato indietro per scendere mi sarei semplicemente spaccato il naso cadendo rovinosamente in avanti contro il marmo bianco e splendente lasciandoci probabilmente l'impronta del mio dolce nasino.

O la va, o la butto.

Al posto del ginocchio posizionai l'altro piedino, trovandomi accucciato come un gufo sopra il marmo. Mi alzai direttamente in piedi sopra la cucina, osservando quanta polvere ci fosse sopra, pensando un semplice "non è un mio problema, se io non la vedo lui non mi vede."
Ah, e c'era da specificare che io fossi allergico alla polvere, quindi in tutta questa impresa comica mi scappò uno starnuto assurdo che fece alzare ancora più polvere, ma soprattutto fece girare Hyunjin

Ma 'sto qua solo dopo che mi sono ammazzato e ho distrutto la cucina si accorge di me.

<< Ti serve per caso un aiuto? >> Chiese tranquillissimo con ancora la confezione di burro in mano, osservandomi in piedi sopra il marmo mentre cercavo di non guardare giù per colpa delle vertigini.

<< No, macchè, posso assolutamente farcela, sono un uomo adulto e sono completamente capace di intraprendere questa avventura con della farin- AAAAH! >> Io provai a incoraggiarmi per fare un saltino e scendere come una persona normale, ma giuro che era solamente colpa dei calzini troppo scivolosi!

Volando con la grazia di un ippopotamo giù dal mobile chiusi gli occhi per non immaginare il mio naso contro lo splendido ripiano, peccato che non toccai mai terra.
Peggio.
Ero nelle braccia di Hyunjin che rideva come un pazzo sollevandomi come se non pesassi niente, semplicemente con un braccio stretto attorno alla vita e una mano poco sotto la mia natica.
A quella altezza potevo vedere la sua ricrescita scura.

Beccato! Non ero l'unico pigro di rifarsela qua.

Lo presi per il culo mentalmente ricordandomi troppo tardi della posizione in cui fossi.
Cazzo.

Angolo autrice.

Sta storia non mi sta facendo schifo... vorrei solo farla sparire dall'esistenza umana. Sto capitolo mi fa cringiare, buon proseguimento e scusate per eventuali errori. Vorrei eliminare questa storia ma mi sento in colpa.

my brother's best friend -hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora