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Sentivo qualcosa di caldo soffiarmi sul collo, e istintivamente mi allontai leggermente dal solletico, aprendo gli occhietti assonnati e stanchi, girandomi per trovare la causa che realizzai subito dopo fosse un viso angelico dai capelli biondi che stava nascondendo il suo volto delicato nell'incavo del mio collo, il suo nasino freddo che si strofinava contro facendomi rabbrividire e ridacchiare.
Mi allontai leggermente facendogli posare la testa sull mio petto nudo, mentre presi a coccolargli la cute con leggeri grattini, spostando le ciocche da una parte all'altra e osservando la ricrescita.
Avevo appena trovato ciò che potevamo fare in quella giornata.
Gli lasciai un leggero bacio sopra e non smettendo di muovere la mano iniziai a pensare, guardandomi intorno.

Cosa eravamo?

Negare il fatto che lo amassi era impossibile, c'era sentimentro da entrambi le parti e non avevo nessuna intenzione di lasciarlo andare.
Sorrisi pensando alla strana situazione in cui ci eravamo cacciati, ricordandomi quando lo vidi per la prima volta dentro casa alle tre del mattino poiché sentivo rumori, e scendendo le scale trovai lui in cucina, scambiandolo per un ladro.

<< UN LADRO! >> Urlai a squarciagola osservando il ragazzo vestito con una felpa scusa e dei jeans esageratamente larghi con sotto delle vans.

Si giro di scatto verso di me, tagliandomi con uno sguardo così affilato che quasi ebbi paura che mi facesse male.

<< Ei, tu saresti Felix vero? Tuo fratello mi parla spesso di te. >> Mi domandò con tono adesso diventato dolce, mentre si accovaccia sul pavimento per arrivare alla mia altezza.
Cosa si pensava di essere? Ero solo poco più piccolo e nemmeno così tanto basso... ok forse gli arrivavo a malapena al petto.

<< Se non te ne vai chiamo Minho. >> Lo minacciai, e lui sembrava star trattenendo una risata.

<< Felix, sono Hyunjin, il suo migliore amico. >> Mi risse continuando a trattenere la risata, fallendo con il leggero tremolio della bocca, e io lo osservai male.

Quindi era lui Hyunjin... il famoso ragazzo che a quanto pare Minho continuava a dire che lo avesse salvato quando i nostri genitori erano morti in quell'incidente tragico che cambiò radicalmente la nostra vita.
Tirai in su il naso e tornai con lo sguardo sul ragazzo moro davanti a me.
Casa nostra dopo che eravamo rimasti da soli io e mio fratello era rimasta tale, quest'ultimo odiava vedere qualsiasi altra persona in quella casa, quindi mi stupii quando lo trovai là.
Minho doveva tenerci davvero tanto.
Ma a me stava sulle palle.

<< E perché saresti qui alle tre di notte? >> Gli domandai scettico, incrociando le braccia davanti al gomito, e lui tornò in piedi.

<< Minho tutto ieri non ha mangiato, quinsi gli ho portato un po' avanzi della cena di oggi. Tu vuoi qualcosa da mangiare? >> Mi chiese sbuffando, e io declinai.

Lo analizzai, facendo due calcoli veloci.
Io stavo per compiere 13 anni, e se lui aveva gli stessi anni di Minho quindi avrebbe dovuto avere 20 anni.

<< Va bene, io torno a dormire, fai quello che vuoi qua, buonanotte. >> Lanciai gli occhi all'alto andandomene in stanza.

Quel ragazzo mi stava rubando mio fratello.
Avevo paura di perdere anche lui

Scacciai indietro quella piccola lacrimetta che si era formata ai ricordi dolorosi e tornai a mangiarmi con gli occhi la figura di Hyunjin appoggiata sopra di me con il lenzuolo che gli copriva a malapena il sedere.
Era troppo bello per essere reale.

Due ragazzi che dall'odio erano passati ad amarsi, con una buona differenza di età calcolando che il ragazzo sotto di me ne ha 24 e io ne ho 17.

Sorrisi stranamente felice.

Cercai di uscire da sotto il peso morto di Hyunjin per poter correre in bagno poiché la mia vescica minacciava di esplodere, e al mio ritorno appena aprii la porta mi ritrovai il biondo seduto al bordo letto con solo dei boxer addosso, che si grattava gli occhi assonnato, i capelli arruffati e le labbra gonfie.

<< Ei tesoro. >> Mi chiamò osservandomi con un sorriso dolce in volto, aprendo le braccia come se volesse accogliermi, quindi mi avvicinai schioccandoli un leggero bacio e sentendomi sulle sue cosce nude, facendo una piccola smorfia.

<< Stai bene? Ti fa male? >> Si preoccupò ossservandomi con uno sguardo di chi si sentiva in colpa, e subito lo rassicurai.

<< No, sei stato bravissimo e non mi hai fatto nulla, è un leggero fastidio dovuto alla mancanza di allenamento. >> Lo tranquillizzi dandogli un altro bacio leggero, per poi alzarmi e stendergli la mano aspettando che la prendesse.

<< E ora andiamo a farci una vasca idromassaggio calda e rilassante. >> Gli sorrisi trascinandolo con me nel grande bagno dai dettagli oro, neri e bianchi, spogliandomi dell'unico indumento che indossavo con Hyunjin che mi seguì a ruota. << I piani di oggi sono quelli di rilassarci e di farci un bel colore di capelli. >> Gli sorrisi osservando il suo sopracciglio inarcarsi mentre si sedeva dietro di me per potermi incastrare nelle sue coscie, schiena contro il suo petto.

<< Cambiare colore di capelli? Non se ne parla. Al massimo mi faccio la ricrescita. >> Mormorò scioccato, e io dovetti girarmi e fargli gli occhioni dolci e incrociando le braccia al petto, osservado il suo viso piano piano cedere. << E va bene, ma il colore lo decido io, ok? Magari ritorno al naturale o mi faccio di un biondo più chiaro. >> Borbottò portandosi le ciocche davanti dei suoi capelli davanti gli occhi, osservandone le condizioni.

<< Tranquillo ci penso io. >> Gli feci sorridendo maliziosamente.
Avevo già un'idea nella mia testa malefica.



Angolo autrice.

Sono in fase depressione post concerto, quindi la mia vita non ha senso di esistere in sti giorni.

my brother's best friend -hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora