my brother's best friend -hyunlix

8

Era arrivato il fatidico e non attesissimo giorno.
Stavo finendo di preparare la valigia, mettendo come ultime cose il mio borsellino della skincare, trucchi base e il carica batterie, sedendomi sopra per provare a chiudere la cerniera, fallendo miseramente.
Per la prima volta pensai che chiedere un piccolo aiuto non fosse tanto male, quindi mi infilai le converse al volo e andai a suonare nella casa di fianco, aspettando mentre spostavo il peso da un piede all'altro.

Io e Hyunjin ormai avevamo creato una sorta di amicizia un po' strana: ci eravamo abituati a stare in contatto e a collaborare senza provare ad ammazzarci, e in fondo mi stavo leggermente affezionando a quel ragazzo.

Ma proprio poco poco pochissimo, eh.

Giusto quel pizzico di simpatia per non sentirmi in colpa a fissargli le labbra in continuazione.

Quando sentii la maniglia girare alzai subito lo sguardo, trovandomi i suoi occhi sottili a fissarmi in cerca di risposta.

<< Ei stronzetto, puoi aiutarmi a chiudere la valigia? >> Chiesi racchiudendo le mani davanti, facendo gli occhioni dolci.

Accettò stranamente in fretta seguendomi dentro casa e quando vide la mia valigia nera con due piccoli sticker di Hello Kitty al bordo, sbiancò.

<< Lix, sei sicuro che stiamo andando per un solo weekend e non per un viaggio di due mesi? >> Domandò confuso sbattendosi la mano in fronte.

<< Vedi che in realtà ne avevo preparata pure un'altra! >> Gli risposi con fare ovvio indicandogli una valigia piccola rosa incastrata in un angolino, facendolo sbuffare.

Quindi, si avvicinò a me per posizionarmi una mano sulla spalla e spingermi seduto sulla valigia, facendomi quasi spaventare quando rischiai di volare culo a terra.
Si abbassò pure lui al mio stesso livello e chiuse la valigia con non poca fatica, tornando a guardarmi negli occhi l'attimo dopo.

Forse quel contatto visivo durò un po' troppo, e forse io stavo arrossendo.
Forse.

L'attimo dopo si rialzò come se nulla fosse, ficcandosi le mani in tasca e guardandomi con fare superiore.

<< Cucino qualcosa al volo e partiamo, va bene? >> Domandò guardandomi, annuendo subito.

Così, come se fosse a casa sua, si infilò nella mia cucina, iniziando ad abbrustolire dei toast sulla piasta.

<< Siamo un po' in ritardo quindi dobbiamo muoverci, faccio in fretta due toast e corriamo. >> Finì mettendo delle fette di prosciutto sul pane e passandomelo avvolto in un fazzoletto monouso, ringraziandolo con un borbottio.

<< Jisung, per favore, smettila di parlare. >> Lo sgridò Hyunjin poiché stava ripetendo dall'inizio del viaggio per quanto arrivassimo.

<< Dai, quanto manca? >> Brontolò di nuovo incronciando le braccia al petto, facendomi ridacchiare a vederlo gonfiare le guance.

<< Eccoci arrivati. >> Rispose il biondo l'attimo successivo, parcheggiando la sua macchina costosa davanti un appartamento.

Il tempo di girarmi verso il bruno per dirgli di stare attento quando usciva per colpa delle valigie, lo trovai già davanti il portone a suonare ripetutamente il citofono, non facendomi domande su come avesse superato la pila di zaini e valigie.

Scendemmo pure io e il più alto, osservando la tenera scena del piccolo che correva per le scale saltandone due alla volta, arrivando davanti la porta giusta e trovandolo già a baciarsi con Minho, totalmente in braccio a lui con le gambine avvolte alla sua vita.

<< Mi sei mancato troppo! >> Piagnucolò incastrando il viso nell'incavo del suo collo, e poi con fare timido ci rivolse un piccolo saluto con la mano sinistra, segnando di entrare dentro, portandosi il koala con lui.

Quando finalmente si staccò e ci salutammo tutti come se non ci vedessimo da venti anni, ci sedemmo sul divano dove raccontammo a vicenda cosa avessimo fatto in quei giorni con un bicchiere di coca cola zero in mano, saltando totalmente la parte dove io e Hyunjin avevamo bruciato il forno.

<< Minho, tu non hai capito che sono entrato in casa vostra poiché avevo scordato le chiavi, e mi sono trovato Felix a twerkare a tempo di musica sul divano. >> Rise il biondo al ricordo, facendomi diventare rosso fluo.

<< Devi stare zitto, furetto di merda! >> Lo insultai lanciandogli in faccia il cuscino, facendolo lamentare che gli togliessi il trucco leggero che aveva sul viso.

<< Che ne dite di un giretto per la città e un po' di shopping pazzo? Non esco di casa da giorni. >> Cambiò discorso Minho lamentandosi, approvando l'idea e uscendo l'attimo successivo, lasciando al volo le valigie in hotel e facendo il check-in.

Stavamo girando per il centro, Jisung e il suo ragazzo erano davanti che chiacchieravano mano nella mano di gatti, mentre io e Hyunjin stavamo in un silenzio tranquillo subito dietro di loro, dicendo qualche frase ogni tanto.

Mi pentii all'istante di aver accettato, sopratutto quando Minho individuò una locandina con sopra disegnato un cazzo viola con i glitter, indicandolo e correndo dentro al negozio con in mano Jisung urlando un "giusto per il meme" verso di noi, notando la scritta Sex Shop sopra la porta.
Feci finta di nulla come se il mio migliore amico e mio fratello non fossero appena entrati a comprare qualcosa di erotico dentro un Sex Shop, quindi continuai a camminare dopo che il più alto mi aveva afferrato per un polso mentre quasi riuscivo a muovere i piedi da quanto fossi traumatizzato.

Finimmo così a farci un giro in vari negozi tra i più famosi, infatti Hyunjin mi aspettò per ogni negozio dicendo il suo parere su ciò che compravo.
Alla fine del giro io comprai sei felpe tra varie stampe e colori, due cargo, un jeans leggermente largo e un nuovo giubbotto pellicioso, questa volta di un grigio tenue, mentre il biondo preferì acquistare solamente un cappotto verde militare e una felpa nera non troppo oversize.

Niente da dire che Hyunjin, vedendomi camminare come un pinguino per il peso delle buste, me le rubò dalle mani con uno sbuffo, camminando davanti a me con passo lungo, quasi rincorrendolo.

<< Brutti stronzi, eccovi! >> Iniziai a camminare veloce con tono di rimprovero verso i due ragazzi che avevamo appena incontrato per sbaglio, puntando un dito verso di loro con fare aggressivo. << Che stracazzo avete comprato?! >> Domandai quasi con curiosità, indicando la busta lilla nelle loro mani, insospettendomi quando notai il più alto con un sorriso a trentadue denti e il più basso con le guance rosso fluo e gli occhi spalancati.

Cristo dio, fai che non mi trovi una coda fucsia in qualche cassetto.

<< Nulla di troppo interessante. >> Rispose fiero il bruno mettendo un braccio sulle spalle del mio migliore amico, spiacciandoli dopo un dito dentro la guancia morbidosa, ricevendosi un pugno sullo stomaco che lo fece quasi urlare.

<< Jisung, io e te dopo dobbiamo parlare! >> Gli dissi con fare tipico da mamma, ma ci tenevo a lui e sapevo che mio fratello non fosse una persona tanto delicata, sopratutto in certe occasioni.

Per quanto sapessi che loro lo avessino già fatto più volte, nonostante la nostra giovane età, continuavo a fare attenzione a quei due furbi, assicurandomi che lo scoiattolo stesse al meglio.

<< È ora di tornare. >> Concluse Minho dopo che si riprese dal cazzotto, trascinando tutti verso le macchine.

<< Felix, lo sai che è normale che sperimentino a questa età, vero? >> Prese a parlare Hyunjin appena entrammo nella Porsche.

<< Sì, lo so, però sai anche tu che per Jisung è tutto una prima volta e mio fratello non è che sia la persona più delicata del mondo. >> Iniziai a parlare un po' imbarazzato, appoggiandomi con il gomito allo sportello osservando le strade circostanti.

<< Non devi opprimere così tanto Jisung, probabilmente si sentirà pure fuori luogo. Posso garantirti che se sta ancora con Minho e lo ama così tanto, allora sperimenteranno tutto insieme trovando ciò che piace in coppia, poi devi pure far caso che stanno insieme da due anni. >> Mi ricordò continuando a guidare tranquillo e calmo. << Devo anche dire che ciò che hanno comprato sia pazzesco e sono sicuro che lo ameranno. >> Fece ridacchiando, infilandosi con la mano libera i suoi occhiali da sole di Versace che teneva sempre nella macchina.

<< Che cazzo hanno comprato?! >>