2. Colin

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Sì! Vittoria per le Stars&Ball! Esulto con Mike, ma non mi alzo, resto seduto sullo spalto più alto di questa palestra gigante in cui mi piacerebbe davvero molto giocare una partita di basket con la mia vecchia squadra, poi scendo dai gradoni e vado alla ricerca del bagno: sono nuovo in questa scuola e mi devo ancora ambientare, ma non tiferò mai per la squadra avversaria a quella del mio nuovo istituto scolastico. Però questo sembra un labirinto da quanto è grande!

Percorro un corridoio dai muri bianchi con delle strisce blu e quasi alla fine vedo due porte gialle. Sopra non ci sono scritte o insegne, perciò apro quella più in fondo, da cui esce una nuvola di vapore e una voce stupenda. Mio padre fa il musicista, quindi di queste cose me ne intendo abbastanza. É delicata, ma forte, dolce ma decisa, è molto particolare come voce, ma la adoro. Peccato che io non conosca la canzone. Mi appoggio al muro, chiudo gli occhi e ascolto.

"Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead"
You know how the time flies
Only yesterday was the time of our lives
We were born and raised...

"Ehi, giovanotto, cosa ci fai qui?" Riapro gli occhi e vedo davanti a me una signora che avrà all'incirca quarant'anni.

"Questo è lo spogliatoio delle ragazze." Mi stacco dal muro

"Scusi, sono nuovo e sto cercando il bagno, ma evidentemente ho sbagliato porta. Lei potrebbe dirmi dove si trova?"

"Al piano di sopra, terza porta a sinistra. E comunque io sono l'allenatrice della squadra femminile e maschile della scuola, Stars&Ball, mi chiamo Milena Lippincott, e tu sei..."
"Colin, sono Colin Anderson." Mi presento e, dopo aver salutato la mia futura professoressa di motoria, torno sui miei passi.
Intanto sento l'allenatrice incitare le ragazze a finire di lavarsi.

Non so come mai, ma anche mia sorella Lauren e mia madre impiegano sempre un sacco di tempo per una doccia. A volte mi chiedo se quando sono in bagno facciano veramente solo la doccia o restino a guardare il telefono con l'acqua che scorre per un quarto d'ora e poi finalmente lavarsi, perché in sedici anni della mia vita non sono ancora riuscito a spiegarmi come facciano le ragazze, e le donne in generale, a impiegare così tanto tempo per farsi una doccia: mentre loro ne fanno una, io ne faccio tre!

Mi passo una mano tra i capelli biondi stranamente ordinati e sento il telefono squillare. Guardo, è Mike. Rispondo.
"Ma dove sei? Ti sei perso, per caso?" Ride.

"Sì, non ci crederai mai, ma stavo per entrare nello spogliatoio delle ragazze e poi è arrivata pure l'allenatrice!"

"Oh merda, e come è andata?" Gli dico che mi sembra una tipa a posto, poi lui mi avvisa che mi aspetta fuori dalla palestra con Haley, la sua fidanzata nonché la mia migliore amica.

"Ciao Hal!" Una volta arrivato, mi dirigo verso la ragazza, che ricambia con un abbraccio, poi do un pugno sulla spalla a Mike in segno di saluto.

Io e lui ci conosciamo da anni ormai e la cosa pazzesca è che anche i nostri genitori sono migliori amici, o meglio, lo erano.

Non c'è stato un anno in cui non passavamo tutte le feste e le vacanze insieme, dal Natale, alla Pasqua, il 4 luglio, i nostri compleanni, Halloween! La nostra festa preferita da quando avevamo tre anni. Mi ricordo che lui si vestiva sempre di nero, così che, insieme alla sua carnagione scura, quando andavamo a fare Dolcetto o Scherzetto, spaventavamo sempre i vecchietti del paese, che non lo vedevano mai, ma poi lui compariva urlando!

Ora non ci travestiamo più, ma ogni anno organizziamo un pigiama-party e facciamo una maratona di film (per lo più commedie, perché siamo due fifoni!) che dura solitamente tutta la notte, fino a quando il cielo non comincia a rischiararsi.

La Nostra CanzoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora