3. Evelyn

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"Mamma sono a casa" dico lasciando la sacca di pallavolo vicino all'ingresso e togliendomi le scarpe, seguita dalla mia migliore amica "C'è anche Sam stasera con noi, non é un problema, vero?" Aggiungo salendo le scale alla fine del corridoio che collega l'entrata al resto della casa.

Arrivo in camera mia e spalanco la porta, mi tolgo i jeans bianchi con uno strappo che lascia vedere il ginocchio destro e la maglietta a maniche corte gialla a righe bianche che mi scopre la parte inferiore della pancia e mi infilo una tuta che uso quando non devo andare in giro, blu elettrico.

Sento bussare sul muro, la porta come al solito è spalancata. "Posso entrare?" Finisco di indossare i pantaloni e mi fiondo su mia sorella, abbracciandola in modo che non si possa più muovere, e lei ricambia il mio affetto dandomi un bacio sui capelli.

Dopo sedici anni di vita, non ho ancora capito perché io abbia i capelli ricci e quasi neri e lei lisci e castano chiaro, io gli occhi verdi e lei scuri come la notte, ma quando incontriamo qualcuno ad esempio al bar, ci chiedono sempre "siete sorelle? Vi assomigliate molto" probabilmente l'unica cosa simile che abbiamo nell'aspetto sono le molteplici lentiggini che ci decorano il volto.

Quando ci sciogliamo dall'abbraccio a cui nel frattempo si è aggiunta anche Sam, resto un momento a guardarla, ogni suo lineamento preciso e definito, la fronte alta e gli zigomi ben delineati.

È cambiata molto in questi mesi, è dimagrita (non che fosse grassa, anzi, forse dovrebbe mangiare di più...), abbronzata, ha cambiato stile nel vestire: dacché indossava semplici tute, scarpe da ginnastica e raccoglieva sempre i capelli in una coda sportiva, ora indossa dei jeans eleganti, scarpe meno idonee alle attività fisiche e lascia i capelli sbarazzini sulle spalle.

Noto anche un filo di trucco che mai mia sorella avrebbe osato usare, ma ora intravedo l'eyeliner tra le sue ciglia folte e un leggero strato di cipria sulle gote che le sta davvero bene! Sulle labbra, se la si conosce bene, Jess ha aggiunto del lucidalabbra che si nota appena.

Quando Sam mi fa tornare nella realtà, scendiamo in cucina e saluto anche papà, che nel frattempo è tornato dal lavoro, poi ci sediamo a tavola e degustiamo le nostre pizze preferite con alla TV il primo film di Natale di una serata che immagino sarà molto lunga e divertente.

Jess ci aggiorna sulla sua vita da diciannovenne: ha un ragazzo, Francesco, che in questi giorni passerà a trovarci per conoscerci, ma dalla descrizione fornita da mia sorella, per ora posso dire che sembra molto carino e simpatico: capelli castani, occhi molto scuri "e profondi quanto l'oceano Pacifico", usando le parole di mia sorella, alto e "il ragazzo più gentile che abbia mai conosciuto", citando ancora Jess.

"Come è andata la partita oggi? Papà mi ha detto che avete giocato contro una delle scuole che l'anno scorso si è qualificata per le nazionali" mi chiede Jess quando arriva all'ultima fetta di pizza. Le dico che abbiamo vinto alla grande e sembra veramente felice, però vedo un'ombra di stanchezza sul suo volto.

"Che c'è, Jess?" Cerco di capire. "In che senso?" Ma lei sembra non capire, allora le esprimo il mio dubbio e mi dice che è colpa del viaggio in aereo, durato circa otto ore.

Studia in Italia, psicologia. È sempre stato il suo sogno: fare l'università nel Paese che la seconda generazione prima di noi ha dovuto abbandonare per via della crisi economica e magari stanziarsi lì con il suo principe azzurro; mia sorella è sempre stata poco con la testa nella realtà e tanto sognando ad occhi aperti, soprattutto quando canto.

In quei momenti la adoro, adoro come i suoi occhi perdono un punto da fissare e semplicemente restano a contemplare il vuoto, adoro la sua testa poggiata alla mano e i capelli che se fossero qualche centimetro più lunghi sarebbero già finiti nel piatto parecchie volte e il rumore sul pavimento di un suo piede che mi tiene sempre il ritmo, cosa che mi aiuta molto a non dimenticare il testo della canzone mentre ho tutti gli occhi e i cuori della mia famiglia puntati addosso.

É la mia sorellona, per questo ora mi preoccupo del suo volto stanco.

Dopo che Sam finisce la sua pizza (ci mette davvero tantissimo!), ci sistemiamo sul divano, in modo tale da non permettere ai miei di sedersi con noi e cominciamo a vedere un altro film,  A un metro da te, uno dei nostri preferiti. Ho anche il formato libro, che secondo me è semplicemente WOW, ma devo dire che anche il film è carino: recita il mio attore preferito insieme alla mia attrice e ballerina preferita!

Il ragazzo descritto nel libro è davvero affascinante! Sono consapevole del fatto che l'immagine che mi sono fatta di lui non corrisponde completamente alla descrizione dell'autrice, però me lo immagino come un ragazzo magro, non troppo alto, dai capelli castani sbarazzini, un sorriso presuntuoso che poi diventa sincero che corona il volto e uno sguardo così sensuale che mi rimarrebbe in testa per giorni.. ah! come invidio la protagonista! Certe volte leggo il libro e spero di prenderne i panni. Anche lei è molto carina, comunque.

 Oddio, quanto adoro la scena del loro incontro! Mi stringo a Jess, che mi chiude in un abbraccio, come quando, anni fa, mi operarono alla gamba per una frattura scomposta ottenuta grazie a una caduta a pallavolo. In quel periodo mia sorella non era ancora partita per l'Italia.
Un giorno entrò nella stanza spoglia dell'ospedale con il computer in mano e un sorriso orgoglioso la illuminava. "Vuoi vedere un film?" mi chiese, poi si sdraiò sul letto insieme a me, anche se stavamo strettissime e rischiai almeno tre volte di cadere! Come fece iniziare il film, ci stringemmo in un abbraccio che durò per tutto il lungometraggio; ridemmo, piangemmo e commentammo le azioni dei personaggi, ma non ci staccammo mai.

Quando la storia comincia a farsi strappalacrime, mi immergo nel mio mondo, lasciando che le emozioni restino nella realtà e mi lascio trasportare dai sogni che mi fanno visita questa notte, ma mi resta un mente questa frase "ci sto". É come il "sempre" di Piton e Lily in Harry Potter, ma é più ricco di significati a mio parere: stanno sfidando una malattia per permettere al loro amore di continuare, che cosa romantica!

Cosa ci posso fare? É la mia storia d'amore preferita, é ovvio che non la batte nessun'altra!

Mentre penso a tutto ciò, lascio definitivamente la realtà e cado nel mondo dei sogni.

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