10. Colin

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WOW! Certo che Samantha quando deve esprimere il suo parere non esita a farlo! Come ha risposto a Lavanda!

Certo, é una bellissima ragazza, capelli stupendi, sorriso perfetto, ma ha un comportamento davvero insopportabile.

Ogni volta che la vedo cambio strada o traiettoria e se siamo nella stessa classe scelgo il banco più lontano dal suo. Altrimenti potrei dire qualcosa di cui potrei pentirmi.

Per non parlare di quando mi incrocia nei corridoi e non me ne accorgo! Mi segue ovunque!

***

Il primo giorno che Eve mi ha spiegato scienze non capivo letteralmente nulla.

Afelio, perielio e fuochi.

Mi chiedevo sempre "Ma chi li ha inventati, questi nomi?" Eve non aveva mai la risposta pronta e questo mi piaceva da morire.

Quando le succede di non saper rispondere a una domanda aggrotta un sopracciglio e guarda in alto, con una mano a sorreggerle il mento leggermente imbronciato e i ricci scuri che le ricadono sulla fronte, coprendole dolcemente parte dell'occhio.

La trovo buffa ma stupenda.

Altre volte le chiedevo: "Che so, se volessi andare a lavorare in un bar, a che mi servirebbe sapere che Tolomeo pensava che la Terra fosse ferma?" E lei rispondeva: "E tu vuoi andare a lavorare in un bar?" Lì mi lasciava davvero senza parole e sorrideva compiaciuta, a lungo andare influenzò anche me.

Ora quella domanda non me la pongo più, nemmeno mi importa più.

Un pomeriggio andammo nel nostro angolo di giardino e lei cominciò ad aprire chimica e la guardai di sbieco.

No, ok, le lanciai un'occhiata di fuoco.

Andiamo, il venerdì pomeriggio chimica proprio no!

Insomma, il sole era ancora caldo, le nuvole presenti e prendevano forme davvero fantasiose, facevamo a gara a chi riuscisse a vedere la più strana.

"Drago!"

"Criceto con una spada!"

"Mago Merlino!"

"Un cane! No, ora è un fantasma di Ghostbusters, lo vedi? La bocca e gli occhi: è spaventato!"

"Certo, se continui a urlare si spaventerà ancora di più e diventerà una ciambella!"

Poi riprendevamo a studiare qualche riga per distrarci nuovamente poco dopo per qualsiasi stupidaggine, che fosse una farfalla dai colori più anormali a un fiore mai notato prima, all'odore che arrivava dalla cucina dove le mani della madre della mia migliore amica stavano creando qualcosa di sublime!

A un tratto le nuvole si ingrigirono e in un attimo era in corso un temporale prepotente.

Cominciammo a ridere sinceramente, Eve chiuse i libri e i quaderni e li infilò sotto alla maglietta, alzandola, scoprendosi la pancia per farli passare.

Quella volta non mi accorsi nemmeno che mi ero arrestato a guardarla, ogni centimetro della sua pelle chiara, il suo volto pieno di lentiggini arancioni che le danno quell'espressione allegra.

"Che hai da guardare? Ti stupisci di una pancia? Sei messo male, sai?, se è così"

E rise. Oh, se rise.

Che bella quando ride pensai.

Mi prese la mano e iniziò a correre verso casa, anche se riuscì a bagnarsi comunque, ma non aveva smesso di ridere.

Quando la vedo è sempre felice, sempre un sorriso le illumina quelle guance tinte con spruzzi di arancione.

Sua madre ci venne incontro dalla cucina con ancora i guanti da forno e la fronte tutta sudata per il calore.

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