11. Evelyn

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"I'm trying to hold my breath
Let it stay this way
Can't let this moment end
You set off a dream in me
Getting louder now
Can you hear it echoing?
Take my hand
Will you share this with me?"

"Più lenta, Eve, senti il ritmo!"
Più lenta. Più lenta. E dai!

"Devi immaginarti nella ragazza che stai interpretando. Se tu scoprissi che la persona a cui tieni di più dovrà andarsene e non potrai più vederla come reagiresti?" Mi salgono le lacrime agli occhi immaginandomi mia sorella che non torna più.

"Ecco, così, brava. Ora canta!"
"Cause darling, without you
All the shine of a thousand spotlights
All the stars we steal from the night sky
Will never be enough"

Sento qualcuno applaudire, è il professore, oggi vestito con una camicia verde e dei pantaloni di un giallo acceso.

Apro gli occhi che non mi ero accorta avessi chiuso e vedo che alcuni miei compagni come Matthew, Angelina e Stella si stanno asciugando qualche lacrima. Stiamo provando una delle parti più commoventi dello spettacolo, quando il mio personaggio, Luna, si dispera nella sua camera perché lei e Thomas, interpretato da Luke, che conosco oramai da anni, non potranno mai stare insieme, visto l'imminente trasloco di lui.

Lei è una ragazza fragile, timida e introversa, ma molto empatica, per questo vorrebbe a tutti i costi cambiare lo spiacevole corso degli eventi; lo supplica di trovare una soluzione, ma lui è irremovibile perché sa che non è una decisione che dipende da loro due, anche se a entrambi fa molto male.

Infatti sono sempre cresciuti insieme e fin da piccoli erano migliori amici, almeno fino alla terza superiore, quando i loro sentimenti reciproci diventano qualcosa di più forte, intenso.

Diventa amore.

Purtroppo, però, il padre di Thomas ha ricevuto una promozione che prevede il loro spostamento da qui a Los Angeles e quindi a miglia di kilometri di distanza.

Questa è la scena in cui Luna si libera delle lacrime trattenute in precedenza in compagnia di Thomas-Luke e diciamo che l'intento di far commuovere anche il pubblico è riuscito pienamente!

Non stiamo ancora provando nel teatro su cui ci esibiremo a maggio, ma ancora nell'aula di recitazione, molto più piccola rispetto al palco in centro paese.

Colin con la sua chitarra accompagna il testo della canzone e, per un momento, sento che siamo legati da qualcosa, un tutt'uno, due persone diverse unite da un filo, la musica.

La sua chitarra e la mia voce.

"Bravissima. Semplicemente bravissima." Justin mi riporta alla realtà. "Non ho mai avuto un'alunna così dotata per il canto! Hai un talento, ragazza mia, fidati di ciò che ti dico!"

Viene ad abbracciarmi, asciugandosi una lacrima, e così fa Sam dopo di lui, ma aggiunge anche una pacca sulla spalla, poi vedo Colin alzarsi e chiedere al prof di uscire, sembra teso, come se non sopportasse più qualcosa.

"Complimenti anche a voi, ragazzi, avete ballato magnificamente! Oh!, come sono orgoglioso dei miei allievi quest'anno! Jenny non nasconderti dietro a Ian, sei stata bravissima! Continua così! Anche tu, Stephen, ha davvero una dote eccezionale! Suvvia ragazzi, fatevi un applauso! Oggi ve lo meritate davvero!"

Giuro di non averlo mai visto così contento, ma i minuti passano e Colin ancora non è rientrato.

"Ehi, Justin, posso uscire un momento?" Si gira verso di me "Ma certo, Erato!" Da dove diavolo salta fuori adesso questo nome‽
Certo che Justin è proprio matto!

"E per tua informazione, Erato era la musa del canto e della poesia amorosa!"

Dice a voce piuttosto alta, immagino allungando il collo verso la mia direzione, mentre sto chiudendo la porta della classe.

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