La Nostra Canzone

5. Evelyn

Sveglia alle 7:00. Colazione. Poi arriva il punto dolente: outfit da primo giorno di scuola. Alla fine opto per dei jeans blu scuri aderenti e una felpa extra large di un grigio chiaro simile a un cardigan e delle Adidas bianche. I capelli li sistemo un po' alla svelta in una coda arrangiata, ma ho poco successo; fa nulla. Con i miei capelli ho smesso di lottare anni fa.

Oggi alla prima ora ho storia. Semplicemente la cosa più noiosa dopo i discorsi di mia madre sul suo primo amore finito male.

Intanto mi arriva un messaggio da mia sorella che mi informa che si è appena svegliata: sono le 8:04. Cosa darei per svegliarmi a quest'ora!

Suona la campanella e il prof Smith entra in classe e comincia a spiegare.

La prima ora passa lentamente, tra uno sbadiglio e l'altro, ma la seconda scorre più velocemente, perché abbiamo inglese ed è la mia materia preferita, al primo posto con scienze, che ho adesso, ma il prof ancora non è arrivato.

Vedo un ragazzo nuovo seduto all'ultimo banco e decido di andare a presentarmi.

"Ciao! Io sono Evelyn, ma tutti mi chiamano Eve, quindi anche tu non farti problemi a chiamarmi così, sempre se ti va. Sei nuovo?" comincio per attaccare bottone.

Lui alza gli occhi dal telefono, stava scrivendo a qualcuno, e mi guarda, all'inizio un po' spaesato, poi si presenta: "Mi chiamo Colin, piacere". Gli sorrido, poi mi cade l'occhio sul libro aperto sotto al telefono: Divina Commedia, intuisco che è l'Inferno dal canto, Paolo e Francesca. Oh, è il mio preferito dopo la Selva Oscura!

Mia madre, per ricordare le sue origini italiane, mi leggeva un canto diverso ogni sera per farmi addormentare, ma questi due erano quelli più in voga. C'è stato un periodo nella mia infanzia in cui nella mia famiglia tutti sapevano almeno una frase di un canto, da quante volte li ripetevamo!

Anche se non è nel programma scolastico, sono sempre stata appassionata di letteratura estera e dei pianeti.

Ricordo tutto un canto a memoria e la mia citazione preferita è "e caddi come corpo morto cade". Com'è possibile che nel medioevo una frase fosse poesia? Vorrei aver conosciuto Alighieri per poterglielo chiedere!

Oggi un mio coetaneo direbbe "sono svenuto per la troppa commozione" o cose del genere, quindi nulla di elegante e delicato come la Comedìa ha saputo essere!

"Anche tu sei un fan di Dante Alighieri?" chiedo al ragazzo, che sorride e fa sì con la testa, convinto.

"Il mio canto preferito è Ulisse! Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza. -recita- Se i professori mi invitassero così a studiare di più, penso che mi trasferirei nei libri di storia, matematica e scienze!"

Ridiamo, ma intanto è arrivato il prof e vado a sedermi al mio posto, in prima fila, due banchi davanti al ragazzo nuovo.

Penso di essere l'alunna preferita del prof, perchè ogni volta che dobbiamo fare degli esercizi più difficili o se qualche compagno non ha capito, mi chiama sempre alla lavagna.

"Buongiorno ragazzi. Scusate se non ero in classe, ma avevo bisogno di un caffè doppio: dopo devo affrontare il prof Smith e sapete che quando si impunta è difficile fargli cambiare idea!" sorridiamo.

Lui è sempre stato così, prima di fare la lezione vera e propria, ridiamo sempre e lui si lamenta scherzosamente con noi di quello che gli accadrà successivamente. "Ma ora passiamo alle leggi di Keplero" mi si illuminano gli occhi: sì! Le adoro!

Dopo un'ora ad alzare continuamente la mano per intervenire, la campanella suona: finalmente è arrivata l'ora dell'intervallo!

Esco dalla classe e vado da Samantha, dall'altra parte del corridoio. Sta fissando la bacheca con la solita espressione buffa di quando è concentrata, allora rallento e cerco di non farmi vedere, poi, quando mi trovo esattamente dietro di lei, urlo: "CIAO!". Per lo spavento salta e tira un gridolino, poi si gira verso di me e scoppiamo a ridere come due bambine.