7. Evelyn

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Non so perché (ovviamente sto scherzando), ma la mia "profezia" si avvera: Sam mi segue fino a casa bombardandomi di domande su Francesco del tipo "ma è carino?" " É davvero italiano? Cioè che parla italiano?"

A questa domanda avrei voluto risponderle "No, guarda, parla aramaico antico!" Ma ho lasciato correre e la simpatia della mia migliore amica é un carattere forte, quindi mi ha contagiata e a ogni sua domanda ridevamo a crepapelle; la mia preferita é stata "Ma parla bene l'italiano? Perché se mi insegna l'italiano e poi me lo insegna male che figura faccio quando andrò a Roma, Palermo, Milano!?"

Il suo sogno più grande è andare in Italia, o meglio, portarmi in Italia e farmi uscire dalla mia confort zone.

Ritornando alle domande di Sam, nella mia testa penso "Certo che parla bene l'italiano, è la sua lingua madre! Ma non penso che ti insegnerà l'italiano, sarà concentrato a stare con Jess, suppongo". Anche se sicuramente Sam riuscirà a farsi notare per la sua simpatia!

***

Quando arriviamo a casa, Jess mi aspetta con un ragazzo alto, magro, abbronzato al punto giusto, dai capelli castani tagliati sfumati che trovano la lunghezza massima sulla fronte, dove cadono dolcemente poco sopra agli occhi, coprendo completamente la fronte. Ha un neo poco sopra al labbro superiore, nella parte destra del volto e gli zigomi sporgenti.

Sorride.

Indossa una camicia azzurra da cui si intravedono i muscoli delle braccia e un paio di pantaloni lunghi simili a quelli che indossano gli avvocati o i presidenti.

Quando ci avviciniamo, sento Sam stringermi il braccio, penso per l'emozione, e io allungo la mano per presentarmi. Francesco ricambia. Ha delle mani da artista, dita sottili e lunghe, leggermente screpolate vicino alle unghie molto corte, segno che fa qualcosa di manuale giornalmente. Porta un anello argento all'indice, ma non riesco a vedere cosa c'è scritto.

"Piacere, Francesco" si presenta in un inglese quasi perfetto, se non fosse per il leggero accento italiano, notando che io non ho ancora aperto bocca. Mi riprendo e sorrido. "Evelyn, ma puoi chiamarmi Eve. Solo i miei quando sono davvero arrabbiati mi chiamano con il nome completo" sposto lo sguardo dalla sua mano a mia sorella, che intanto sta parlando con Sam, che non mi ero accorta si fosse staccata da me.

Quando notano che abbiamo fatto conoscenza, Sam va da Francesco e io chiacchiero con mia sorella. "Non è un tesoro?" Mi chiede, guardando il suo fidanzato. Nella sua voce noto un tono diverso, dolce, anzi, sdolcinato. È proprio innamorata!

Quando Sam finisce di parlare (il che è un vero miracolo!) entriamo in casa, dove mia madre ci aspetta seduta al tavolo con davanti delle tazze di macedonia piena. La abbraccio e mi siedo anche io, poi mi fiondo su una scodella, ma aspetto che siano tutti pronti per mangiare, anche se, devo ammettere, ho una fame da lupi.

"Sam, cara, devi proprio raccontarmi come hai fatto a convincere Eve a seguire il corso di teatro!" Dice ad un tratto mamma, nel silenzio più assoluto, spezzato solo dai cucchiai che stridono sulle tazze. Sam, sentendosi chiamare in causa, si illumina e comincia a spiegare: "Allora, era l'intervallo, io avevo appena finito due ore di fisica, cioè, stiamo parlando di due ore infernali!- con le mani imita il suo cervello che esplode- Poi lei arriva da dietro e mi spaventa, scoppiamo a ridere…- la mia soglia di attenzione si abbassa progressivamente, fino a non ascoltarla più e comincio a pensare, pensare e ancora pensare.

Chissà cosa sta facendo Colin in questo momento? Magari è in giro con gli amici a vandalizzare i lampioni, o con la sua fidanzata (è fidanzato?) al parco a far giocare il cane (ha un cane? Adoro troppo gli animali!).

Oh! Ma perché sto pensando a lui?

Ma chissà davvero dov'è, cosa sta facendo? Forse sta continuando la Divina Commedia, oppure sta provando a studiare scienze…

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