Quando Eve mi ha stretto la vita in corridoio non ho saputo come reagire.
Mi sono irrigidito e ho pregato di allontanarla come le ultime due settimane, ma questa volta non ha desistito e allora l'ho dovuto fare io al posto suo, così l'ho accontentata per pochissimi secondi, che però mi sono sembrati un'eternità.
Mostrarmi vulnerabile è l'ultima cosa che voglio. Tra me e il mondo c'è una barriera, un muro che mi sono creato e non ho intenzione di buttarlo giù. Ma con lei è più difficile da gestire. Mi manda lo stomaco in subbuglio, non capisco più niente e mi è difficile dirle di no.
Adesso davanti mi trovo Lavanda che mi importuna e non ha intenzione di lasciarmi il mio spazio vitale, così mi sorprendo a spingerle il petto lontano da me.
Se avesse fatto un altro passo non so come avrei reagito. Sono una persona che conosce i suoi limiti, ma quando li supero non so mai cosa potrebbe accadere. E non lo voglio scoprire.
Da una parte sono grato a Eve per averla tolta di torno, dall'altra parte voglio stare con lei il meno possibile per permettere al mio muro di restare in piedi.
Ammiro la sua prontezza di domande scomode, penso che le sogni da una vita intera e la sua aria soddisfatta quando le pronuncia praticamente me lo confermano.
Ci incamminiamo verso casa sua ed è l'ultimo posto in cui voglio stare in questo periodo. Non posso abituarmi alla mancanza di affetto di una persona fondamentale nella mia vita con quello anche abbondante della sua famiglia. Non lo sopporterei. La invidierei e l'invidia non mi è mai appartenuta, di certo non è questo il momento giusto per introdurla nella mia vita.
"Prego". Spezza lei il silenzio dopo qualche metro, sicura che Lavanda non possa sentirci.
"Di cosa scusa? A quanto mi sembra mi stai solo dando fastidio". Cerco di restare freddo e distante, ma persino alle mie orecchie suona arrogante e maleducato.
A questo punto esplode e inizia a dare sfogo a tutti i pensieri che le attraversano la mente, poi cadiamo in un silenzio troppo snervante per sopportarlo ancora, così fingo indifferenza e le comunico una cosa banalissima che però ho paura sia una di quelle tante gocce che faranno traboccare un vaso anche troppo copioso.
"Casa mia è dall'altra parte, quindi mi stai solo facendo allungare il percorso". Questo la irrita visibilmente e non so come riesca a rimanere educata anche così.
Dio, se avessi la sua forza di resistere.
Almeno condivide la mia idea di non farmi attraversare la soglia della sua casa. Starei troppo male e lei non ha la minima intenzione di portarmi con lei. Su una cosa andiamo d'accordo, allora. Mi sembra di stare ad anni luce da lei invece che a qualche centimetro su un marciapiede un po' troppo stretto.
Una cosa ho imparato in queste due settimane: Evelyn è stupenda, dolce, gentile, disponibile, buffa, goffa, ironica e fa fare ai miei organi interni i salti carpiati, ma non è scema. Anzi, è una delle ragazze più intelligenti che abbia mai conosciuto.
E questo adesso mi incute timore, perché potrebbe scoprire tutto da sola e allora lì perderebbe tutta la fiducia che ha riposto in me. Non potrei sopportare di perdere anche lei. Soprattutto lei.
Le dico che non la capisco, anche se so leggere i suoi occhi come se fossero dei libri aperti, spalancati. Lei, invece, ha tutte le ragioni e tutti i diritti di dirmi che non sta più capendo niente del mio comportamento. Io ribatto con una frase cinica che mi stende. Mi fa male dirle tutte queste cose. Cos'è che non penso.
Dio, quanto fa male mostrare un'indifferenza che non si prova.
Vorrei abbracciarla e riempirla di complimenti, portarla in giro e farla ridere. Intrecciare le dita tra i suoi ricci perennemente annodati e ammirala così intensamente da poter contare tutte le sue lentiggini, anche quelle più piccole, scorgere quei filamenti color terra nella distesa di praterie delle sue iridi e perdermi in quei prati perfetti.
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La Nostra Canzone
Fiksi RemajaEvelyn è una sedicenne comune: combatte contro i suoi ricci perennemente annodati, è brava a scuola, fa parte della squadra femminile di pallavolo della scuola, anche se a casa la situazione non è delle migliori, infatti sua sorella è spesso all'est...