STRANI EVENTI (pov Lily)

53 12 55
                                    


Un tempo sai, mi sentivo come te

incompreso, solo e sempre a terra

Ho aperto il cuore e così ho scoperto

che siamo tutti nella stessa merda

(Hazbin Hotel)


Ciao! Ho vinto alla lotteria dei bollini! (trovate il link nei commenti ⤵) 

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ciao! Ho vinto alla lotteria dei bollini! (trovate il link nei commenti 

Grazie @Beatrixheart96

❥ Ma ora torniamo alla nostra storia

Lily's POV

Mi rassegno a cenare sola, la serata romantica ("esagerata siamo solo due amici che escono a fare quattro chiacchere") di Simone è saltata per lavoro e ha avvisato che sarebbe comunque rientrata tardi. In questo periodo stanno preparando un servizio fotografico per la pubblicità di un profumo di una nota marca, ho scordato il nome subito dopo averlo sentito, ha anche portato a casa dei campioncini per farmelo provare ma non li ho mai aperti.

La solitudine è una compagna sgradita per me, non voglio più provare quel dolore costante, quel vuoto nel petto che fa mancare l'aria. Cerco di acquietare il cuore facendo grandi respiri e provo a concentrarmi su pensieri positivi, purtroppo il mio cervello si svuota completamente e vengo risucchiata dall'angoscia crescente. Chiudo gli occhi e stringo la maglietta tra le mani, inizio ad annaspare. 

L'aria fatica ad entrare nei polmoni. 

Immagino che le persone sedute ai tavoli del ristorante mi stiano fissando, so che non è vero ma non riesco a togliermi dalla testa i loro occhi puntati su di me. 

Ispira ed espira. Calma.

«Tutto bene?» apro gli occhi e cerco di mettere a fuoco la proprietaria del residence, la vista è ancora un po' annebbiata ma almeno ora il cuore ha ripreso a battere il giusto ritmo. 

Respiro.

Tento un sorriso «Si, si tutto bene»

Lei ricambia il sorriso ignara della mia battaglia interiore e appoggia la fondina stracolma di pasta sul tavolo. Le sue porzioni sono esageratamente abbondanti, peccato che ora non ho più fame. Spilucco il cibo e cerco di rilassarmi osservando gli altri ospiti: sono tutti uomini d'affari e dalle loro conversazioni deduco che ripartiranno domani.

Finalmente mi sento abbastanza bene da poter risalire in camera. Percorro le scale al buio assaporando la sua consistenza, le ombre accarezzano la pelle dandomi l'impressione di non essere più sola, è una sensazione confortevole e strana nello stesso tempo. Sento delle piccole scosse strisciare lungo il braccio fino a giungere alle dita delle mani. I lampi iniziano ad illuminare il cielo e a tratti anche gli scalini, per una frazione di secondo mi pare di scorgere dei tentacoli scuri intorno al mio braccio, lo avvolgono completamente. 

I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora