DUE MARI (Pov Lily)

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Innamorarsi di qualcuno è qualcosa di  così violento che ti lacera la pelle

(Given)


Lily's Pov

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Lily's Pov

Le onde si infrangono contro gli scogli creando piccoli turbini di schiuma, il cielo è cupo e riflette lo stesso umore del mare. Scendo da uno scoglio e torno verso la sabbia cercando di schivare tutto ciò che il mare rigurgita su di essa. Piccole ondine lanciano bottiglie e vetri sulla terra restituendo i nostri peccati. Un vento freddo mi avvolge, nascondo il naso nella sciarpa e volgo lo sguardo verso la via deserta: i bar e i negozi, che d'estate sono pieni di allegria, ora sono quasi tutti chiusi. 

Sono uscita a fare una passeggiata lasciando Simone e gli altri a lavorare, stavano scattando le foto per la campagna pubblicitaria nella meravigliosa piscina dell'area benessere dell'hotel. Tolgo le scarpe per camminare sulla sabbia. Pessima idea. È fredda e umida, per nulla piacevole. Una conchiglia attira la mia attenzione: è una torre di Babele rosa in miniatura*, è così particolare che sembra non appartiene al nostro mondo.

Temo di essermi vestita troppo leggera per quest'aria gelida.

«Hai freddo, mia piccola Lilith?»

Sussulto. La conchiglia sfugge dalle dita.

«Sabbath che fai qui?» ah! Che voce terribilmente stridula.

Il vento gioca coi suoi capelli tanto da farli sembrare piccole serpi adirate. Sulle spalle porta una stola color ocra, che lascia per lo più scoperto il petto nudo, e in vita ha legata una stoffa dello stesso colore che ricorda molto il sarong indiano. I polsi e le caviglie sono adornati da così tanti bracciali colorati che risulta impossibile contarli. Mi domando se non abbia freddo così scoperto.

«Anch'io posso viaggiare tra le dimensioni, piccolo demone» si avvicina «vieni andiamo al mare caldo» mi porge la mano. 

Ormai dovrei essere in grado di attraversare le dimensioni da sola. Sia Anubis che Marco si sono prodigati in spiegazioni ed esempi, eppure non mi sento ancora pronta per un viaggio in solitaria. In qualche modo lui deve esserne venuto a conoscenza, altrimenti non ci sarebbe motivo per tale gesto. 

Sono indecisa se accettare aiuto per varcare la soglia: da un lato la sua presenza è qualcosa di familiare, di nostalgico, e ne sono attratta. Però, sotto pelle, percepisco una forte pressione emotiva, come se lui avesse delle aspettative nei miei confronti che non sono in grado di soddisfare. Faccio un bel respiro e decido di fidarmi.

I raggi dei soli feriscono gli occhi, stanno tramontando su un mare brillante di calde sfumature.

«Nella tua dimensione i colori sono più vivi, intensi» prendo un po' di sabbia in mano e la lascio scivolare a terra, sembra oro. Forse lo è.

I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora