Il tempo non guarisce.
Ci insegna a vivere con il nostro dolore.
(Tokyo Ghoul)
Lily's POV
«Nulla è come sembra» il suono non proviene da gola umana, ed è assurdamente familiare.
Sento delle voci. Sembrano provenire da molto lontano. Due uomini stanno discutendo animatamente, non comprendo le parole. Una porta si chiude. Silenzio.
Una luce si fa strada fra i miei occhi chiusi.
Che terribile mal di testa! Non riesco ad aprire gli occhi, si rifiutano di obbedire. Devo essere sdraiata su un divano. Sento qualcosa di morbido e caldo sopra di me, una coperta? Il ticchettio di dita veloci su una tastiera. Sono stata rapita? Non credo, chi pagherebbe il riscatto? Non ho parenti in vita. A fatica riesco ad aprire gli occhi: un ragazzo mi volge le spalle, davanti a lui un monitor che riporta immagini prese dal satellite. Non riesco a riconoscere un solo continente, a scuola non ero brava in geografia ma almeno so come è fatta la Terra.
«Ti sei svegliata?» conosco quest'orribile voce.
«Dove sono?» gracchio.
«Alla redazione del giornale» Marco si volta appoggiando un braccio allo schienale della poltrona. «Sei un vero disastro, lo sai?» sogghigna divertito.
Lo fulmino con lo sguardo.
«Non credo che tu possa permetterti di fare quell'espressione, dopo ciò che hai combinato»
Ha ragione. Perché mi sono comportata così? E dov'è sparita quella Lily sicura di sé e incosciente? «Mi...» deglutisco «mi manderete via dal villaggio?» non posso lasciare Simone, che ne sarà di me? Perché mi sono lasciata trasportare dalla curiosità fino a questo punto?
Marco solleva un sopracciglio «Assolutamente no, è casa tua»
Casa mia? Ha pronunciato queste due parole con un calore inaspettato.
Un bip dal computer, si volta verso lo schermo per qualche minuto, sospira e torna a guardarmi. Nel frattempo mi sono seduta sul divano. Non mi sento bene. Avrò preso l'influenza?
«Vuoi delle spiegazioni, vero?» è riluttante, come dargli torto con quello che ho fatto.
«Mi dirai tutto?» la mia voce è un sussurro timido, la vergogna pian piano ricade su di me.
«Si, anche se non vorrei. Ormai sono costretto dagli eventi e dalla tua curiosità. A pensarci è pazzesco che ti sia intrufolata in casa d'altri in quel modo, non hai pensato alle conseguenze del gesto?»
Rimango pietrificata dalle sue parole, ha ragione come ho potuto comportarmi così? Sono sempre stata curiosa ma non avventata. Sono il tipo che sbircia di nascosto da dietro il muro, con la paura di farsi scoprire. Perché sono così ossessionata da quello che fanno? Perché quella villa mi attrae così tanto?
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I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)
FantasyDa sempre il genere umano ha creduto di essere in cima alla catena alimentare ma se non fosse realmente così? E se le nostre emozioni negative prendessero forma? Vi siete mai chiesti che sapore abbia il rancore? Il fato è stato sempre crudele con L...