Cancella il tuo destino
scrivi da te la vita
e ferma il tempo finche puoi
(Street Fighter)
Lily's Pov
Ero già stata da Marco, dopo aver fatto irruzione nella villa, ma ero talmente confusa e agitata che non avevo osservato l'abitazione nel suo complesso. Non è distante dalla piazza, dal residence ci mettemmo nemmeno tre minuti in moto.
Marco chiude la serranda del garage e, dopo aver sistemato la moto accanto ad un'auto scura, mi fa cenno di seguirlo. Una porta ci conduce ad un piccolo ingresso, dove vi è l'entrata di servizio di quello che intuisco essere lo studio fotografico. Una scala a chiocciola in ferro battuto ci conduce all'appartamento.
«Puoi dormire nel mio letto in questi giorni, starò sul divano. Non sono abituato ad ospitare gente, non ho una camera in più» si passa una mano tra i capelli, sembra a disagio quanto me per la situazione.
«Non preoccuparti, se vuoi starò io sul divano» come è possibile che stia succedendo questo? Istintivamente tocco le orecchie per controllare che siano ancora lì.
«Non mi sembra il caso. Piuttosto ti chiedo scusa già da ora se durante la trasformazione sarò costretto a legarti» solleva un sopracciglio scrutandomi.
«Legarmi?» Perché ho deciso di seguirlo quel giorno? Perché non mi sono voltata dall'altra parte?
«Stavo scherzando! Era per smorzare un poco la tensione» sorride.
«Ho paura e queste battute non aiutano» perché escono parole dalla bocca prima che il cervello le abbia attentamente analizzate e adeguatamente censurate?
Mi trapassa con quello sguardo indagatore che mi fa sentire vulnerabile, poi sorride con dolcezza facendo apparire due fossette.
«Non preoccuparti piccola, ci sono io» il tono di voce è calmo e controllato «Qualsiasi cosa accada ci sono passato, perciò so cosa fare. Non aver paura»
Piccola? Questa confidenza improvvisa, correlata da quello sguardo, mi spiazza. Normalmente detesto essere chiamata con quel vezzeggiativo, vista la mia imponente altezza, ma detto con quel tono affettuoso non provo insofferenza.
«Ora vado a vedere cosa c'è in cucina di commestibile» continua «pranziamo e dormiamo un po' tutti e due che ne abbiamo bisogno. Va bene?»
Annuisco.
«Vuoi una mano?» gli chiedo.
«Non ti preoccupare. Ho un panino da contraccambiare, ricordi?»
STAI LEGGENDO
I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)
FantastikDa sempre il genere umano ha creduto di essere in cima alla catena alimentare ma se non fosse realmente così? E se le nostre emozioni negative prendessero forma? Vi siete mai chiesti che sapore abbia il rancore? Il fato è stato sempre crudele con L...