BOOK(Pov Lily Pov Sonia)

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Finora credevo che la forza di una persona fosse nell'essere libero da qualsiasi legame.

Ci credevo sul serio.

Ma in realtà si è più forti quando si ha qualcosa da proteggere

(Mars)


Lily's Pov

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Lily's Pov

«È pronto il book?» i campanellini sulla porta tintinnano mentre fa il suo ingresso, un profumo di gelsomino invade lo studio «Oh! Ciao Lily» si blocca appena varcata la soglia. La bocca inizialmente si apre appena come una piccola ciambella, gli occhi si riducono a due fessure e le labbra si assottigliano sgonfiando così la ciambellina spessore e decolorandola.

Quell'espressione resterà scolpita nella mia mente. «Ciao Sonia» sono seduta dietro alla scrivania all'ingresso, prima del suo arrivo stavo leggendo un libro godendomi la pace dello studio.

Marco esce dalla camera oscura proprio in quel momento con in mano il famoso book «Ecco qua Sonia, guarda se va bene o devo rifarti qualche foto»

Speriamo che vada bene. Speriamo vada tutto maledettamente bene. Sonia si appoggia alla scrivania e mette il book accanto al libro che sto leggendo, che mossa scontata. Alzo un sopracciglio e lo guardo: devo essere sincera, le foto sono proprio belle e lei è una modella fantastica. Nulla da ridire a riguardo.

«Perfetto Marco» lo guarda sorniona «c'è solo una cosa che mi fa piangere il cuore»

«Cosa?» chiede lui avvicinandosi e appoggiando la mano sulla mia schiena.

«Il fatto che ho perso. Ora non verrai più a letto con me»

Ma questa non si arrende mai? Stringo le mani a pugno.

«Non ci sarei venuto comunque» la mano risale dalle scapole al mio collo e il corpo aderisce al mio come per infondermi sicurezza. Mi rilasso.

«Non so. Forse se non l'amavi avrei avuto una possibilità» si mette l'indice tra le labbra e sospira «Ora mi dovrò trovare un nuovo giochino»

«Non è carino trattare gli uomini come giochino» le rispondo acida.

«Oh Lilith parli proprio tu? Tu che hai subito da Adamo la sottomissione estrema non dovresti criticarmi» mi guarda con rabbia repressa.

La osservo in silenzio, senza sapere che rispondere. Questa storia di Adamo e Lilith è davvero esistita? Sono sempre io? Guardo Sonia uscire e non la saluto nemmeno.

«Perché sei sempre stato così gentile con lei?» gli passo il braccio intorno alla vita.

«Sonia non è cattiva Lily» si ferma soppesando le parole «Diciamo che è complessa, molto. Ma non ha un animo crudele come vuol far credere a tutti»

«Percepisci anche le sue emozioni?» lo guardo curiosa.

«In parte si. Percepisco più o meno tutti quelli che entrano in contatto con me» mi bacia la punta del naso «Tu sei uno tsunami nel mio cuore, devo concentrarmi per non percepirti e quando ti sento le sensazioni sono così tanto forti da sembrare mie, con gli altri non riesco così bene. Percepisco le emozioni in modo soffuso. Sono certo che lei stia soffrendo molto. Per quanto possa risultare irritante, quel dolore è così forte che mi fa provare tenerezza nei suoi confronti» sospira «All'inizio speravo che provando ad essergli amico si sarebbe confidata, invece ha approfittato della mia gentilezza per ferirti. Mi dispiace»

 Mi dispiace»

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Sonia's Pov

Apro la porta dello studio e un suono di campanellini si diffonde nell'aria, li osservo ondeggiare e riflettere la luce del sole poi abbasso lo sguardo e la vedo. La solita rabbia  mi invade e riempie ogni cellula del corpo. Sento che solletica sulla punta delle dita, cerca di esplodere esternamente in un fuoco distruttore. 

Devo  controllarmi. 

La detesto e voglio bruciarla lì, subito ma non posso. 

Non sono stupida, anche se molti uomini mi considerano tale per il mio aspetto. Le donne troppo belle non vengono mai prese seriamente, il loro cervello non interessa, conta solo il corpo. Questo mi ha insegnato la vita. 

Lillith è importante per i Messaggeri, e nonostante i miei sentimenti verso di lei, non tradirei mai il gruppo. Credo in quello che facciamo, è importante per tutte le dimensioni e per migliaia di creature. È qualcosa di prezioso e sono onorata di farne parte. Da quando mi hanno accolta ho un motivo per vivere, degli ideali in cui credere. Inizio a pensare che un mondo migliore possa esistere.

La detesto nel profondo. Lei così piccola e minuta, insignificante ai miei occhi, ha tutto quello che io ho sempre desiderato: degli amici che l'amano per ciò che è, non ha bisogno di indossare maschere per farsi voler bene, l'adorano tutti e lei nemmeno se ne rende conto. È così stupida da non vedere l'affetto che la circonda costantemente. Vive la sua vita ignara di tanta fortuna.

Perché a lei sì e a me no? 

Ho sempre avuto tutto ciò che desideravo, i miei genitori sono molto ricchi e posso permettermi qualsiasi cosa ma... non ho mai avuto il loro amore. Non sanno neppure che esisto. 

Cresciuta dalle tate che cambiavano in continuazione, un milione di volti che si sovrapponevano e non ne ricordo neppure uno. Non rammento un gesto di affetto in tutta la mia l'infanzia.

 Tranne uno. 

Lo amai subito e fu devastante. Nell'innocenza dell'adolescenza donai tutta me stessa. Senza maschere, senza falsità. Per la prima volta aprì il mio cuore  e lui mi distrusse. 

Non gli interessava chi fossi, quali erano i miei sogni o i miei desideri, ero solo un bel corpo. Mi prese, mi usò, senza neppure tanta delicatezza e mi lasciò. E così il vuoto dentro me crebbe scatenando il potere del fuoco. 

Da quel giorno la mia vita fu solo fuoco e sesso, senza sosta. 

Perché nulla aveva importanza, non credevo in niente. In nessuno. 

Fino al giorno in cui mi fu spiegato quale era il mio posto. E ora, per la prima volta, sto iniziando a sentirmi a casa ma ho paura, paura di ammettere di aver bisogno di loro.

 E ora, per la prima volta, sto iniziando a sentirmi a casa ma ho paura, paura di ammettere di aver bisogno di loro

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I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora