La vita è una stronza,
quindi se è facile stai sbagliando qualcosa
(Blue Exorcist)
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Lily disegnata da Liz:
Profilo Wattpad autor*: @Mikeywife22
Profilo IG: greenlizxx_art
grazie mille ♡
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Lily's POV
È passata più di una settimana da quella strana serata. Secondo Simone l'uomo non è svanito nel nulla come avevo presupposto, visto che è impossibile che possa accadere una cosa del genere, la sua ipotesi è che sia semplicemente caduto scomparendo dalla nostra visuale e alla fine ho iniziato ad accettare anch'io questa versione.
Almeno all'apparenza. Non riesco a togliermi di dosso l'idea che in questo villaggio stia accadendo qualcosa che trascende la logica.
Ricordando la reazione di Jemina dell'ultima volta in cui ho cercato di indagare sui loro strani movimenti, non ho osato accennare ad Elisabetta di averla vista rincorrere un presunto ladro. Inoltre lei si è presentata al lavoro come se nulla fosse accaduto, nessun giornale riporta di un furto alla villa e in paese non circolano pettegolezzi sull'argomento. Elisabetta è sempre nervosa e dalle sue occhiaie posso intuire che non passa le notti a dormire. La curiosità rode ma devo imparare a contenermi per non ferire le persone che mi circondano, Simone ha ragione: devo rispettare la privacy. Ma dove termina il rispetto dello spazio altrui e inizia l'altruismo? Quando è corretto intervenire per aiutare qualcuno? Non sono in grado di definire certi limiti.
Jemina ha preso quattro giorni di ferie e forse è partita insieme a Marco verso qualche località esotica. L'ipotesi di una relazione clandestina non sarebbe del tutto sbagliata, ciò spiegherebbe la reazione che ha avuto quando ho accennato di averli visti insieme. Marco è un uomo sposato e lei è la sua amante? No, è troppo giovane e poi non ho notato la fede al dito, sicuramente Elisabetta è invischiata in questa storia visto che è emotivamente scossa. Questo Marco deve essere un tipo poco raccomandabile, forse lei è preoccupata per questo: vuole proteggere Jemina.
«Elisabetta dove metto?...» sono così impegnata a fantasticare da non accorgermi che è uscita dal bar. Eppure era qui accanto a me un secondo fa.
La cerco tra i tavolini esterni ma nulla. Svanita. Dove è finita? Come può essere sparita in così poco tempo?
«Lily» la voce di Alberto attira la mia attenzione, è seduto fuori in compagnia di altri ragazzi in attesa che prenda la loro ordinazione. Accidenti! Ero così immersa nel mio mondo immaginario da non accorgermi dell'arrivo di nuovi clienti.
«Ciao» gli sorrido prima rivolgermi ai suoi accompagnatori «scusate se vi ho fatto attendere, sono subito da voi» riporto la mia attenzione su Alberto «hai visto Elisabetta?»
«No, non è uscita qui fuori» si alza in piedi «è successo qualcosa? Sembri agitata»
«Se te lo dico mi prendi per pazza»
«Ma dai! Racconta» si piega per guardarmi negli occhi.
«Ero dietro al bancone e lei stava pulendo la macchina del caffè e poi non l'ho più vista»
«Sei sicura che non sia dentro? In bagno? »
«Mi sarebbe passata davanti per...» un rumore di bicchieri rotti mi interrompe.
Corriamo entrambi dentro al bar e troviamo Elisabetta sdraiata per terra, è piena di graffi e tiene stretto al petto un pacco.
«Elisabetta! Stai bene? Cos'è successo?» mi inginocchio accanto, mi pare di vedere un piattino del caffè fermo in aria a pochi centimetri dal pavimento, il tempo di focalizzare l'immagine ed è a terra immobile.
«Il braccio... devo averlo rotto» tenta di alzarsi ma non ci riesce, le sorreggo la testa. Non vedo sangue, con tutti questi cocci non si è nemmeno ferita.
«Chiamo un ambulanza» Alberto prende in mano il cellulare.
«Lily» Elisabetta cerca di incrociare il mio sguardo «Devi farmi un piacere: questo pacco deve essere portato a Pisa urgentemente. Per favore è importante!» nei suoi occhi leggo preoccupazione.
«Non ti agitare. Adesso arriva l'ambulanza e...» osservo con la coda dell'occhio Alberto che parla al cellulare.
«No! Ascoltami! Lo devi assolutamente consegnare. È davvero importante. Non aprilo per nessun motivo. Un uomo ti aspetta davanti alla torre, è vestito di bianco, devi consegnarlo a lui. Non puoi sbagliare» non l'ho mai sentita parlare in modo così autoritario. Cosa contiene quel pacco di così importante?
«Va bene. Va bene. Stai tranquilla. Parto appena arriva l'ambulanza»
«No! Tra pochi minuti passa l'autobus! Vai subito!» Elisabetta ora urla in preda al panico.
Il tono della sua voce mi convince a lasciarla alle cure di Alberto e ad obbedire alla richiesta: deve essere di vitale importanza per lei. Non la posso deludere.
«Okay, stai tranquilla vado» prendo il pacco e lo metto nella borsa.
Alberto mi guarda tra lo stupito e il preoccupato «Non ci vai da sola»
«Occupati di lei, non posso rimanere» e prima che possa fermarmi corro fuori dal bar verso la fermata.
Prendo l'autobus al volo grazie all'autista che ha ha avuto pietà di me. Sudata e stanca siedo su un sedile in fondo. Devo pensare a quello che è successo: chi è l'uomo che devo incontrare? Cosa contiene il pacco? E se è un corriere di droga? In che guai mi sto mettendo? Elisabetta da dove è sbucata? Il braccio rotto? Cosa sta accadendo?
Troppe domande si affollano nella testa e non sono in grado di rispondere a nessuna di queste.
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I Messaggeri di Hermes (Sempiternus vol. 1)
FantasyDa sempre il genere umano ha creduto di essere in cima alla catena alimentare ma se non fosse realmente così? E se le nostre emozioni negative prendessero forma? Vi siete mai chiesti che sapore abbia il rancore? Il fato è stato sempre crudele con L...