2. Remember me

31 3 0
                                    

"Sono morto troppe volte credendo e aspettando,
aspettando in una stanza fissando il soffitto scalcinato, aspettando il telefono, una lettera, un colpo all'uscio, uno squillo."
-Charles Bukowski

ᴏʜ ɪ ʟᴏᴠᴇ ɪᴛ ᴀɴᴅ ɪ ʜᴀᴛᴇ ɪᴛ

Aᴛ ᴛʜᴇ sᴀᴍᴇ ᴛɪᴍᴇ.

Capitolo 2: 𝑅𝑒𝑚𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑚𝑒

2, Marzo

*Lavinia

Mi premo le tempie fortissimo.
Tutti i giorni mi chiedo come sia possibile che non mi ricorda niente di prima dei 14 anni.
È come se mi fossi addormentata e svegliata dopo con la mente vuota.
All'inizio era uno shock.
Sentivo il vuoto di qualcosa.
Non riconoscevo la famiglia, il mio primo ricordo è mio padre che mi abbraccia e Jamie che mi corre in contro.
Non sapevo chi erano.
Casa.
Ho ripreso a vivere grazie alla mia famiglia.
Ogni giorno però è come se mi ricordassi o tentassi di ricordare tasselli.
Tutti i giorni, ripetutamente sento la mancanza di qualcosa.
Non so cosa, ma so che mi manca.
Un incidente in auto mi diceva Papà, mi manca, mi ha salvata.
Non so nient'altro, solo Vuoto.
A ricordarmelo però tutti i giorni, le brutte cicatrici sulla mia schiena.
Una

più lunga che taglia tutta la colonna vertebrale e molte accanto ad essa.
Spero di non sentirmi rotta un giorno, perchè la sensazione mi fa tornare lì.
*
Un odore di caramello mi riempie le narici,la pancia brontola.
'Devo alzarmi...
Allora, O è un inganno per farmi alzare o mia madre ha intenzione di aprire una pescheria sennò non mi spiego il fortissimo odore di cibo che alleggia nell'aria.'

'Che buono però.'
Mugugnado rumorosamente mi sfilo il pigiama.
Come un grizly mi aggiro per la camera alla ricerca di un paio di jeans.
Prendo il mio telefono dal comodino e Sorrido nel vedere la miriade di notifiche inviate dalla mia migliore amica.
Sospiro infastidita per il caldo ma ignorandolo  ,dopo essermi vestita, scendo le scale con lo stomaco che non ha smesso di brontolare.
Il bianco marmo come al solito brilla illuminato dai raggi solari di una tiepida e soleggiata giornata; Ieri non ho fatto tanto caso agli arredi, se devo essere sincera però questa casa sembra un castello.
Raggiungo la cucina dove mamma e Dave chiacchierano tranquilli e con aria sollevata.
Lui ridacchia come un bambino donando alla stanza un tocco di normalità ( che non mi appartiene)mentre mamma, lei, preparala la colazione.
L'odore di caramello è fortissimo.
Varcata la soglia tutta la tranquillità e la complicità che si era creata si spezza. Accosto la porta, regalo un dolce sorriso a mamma e con calma mi siedo.
Con calma?
Pare passato un elefante.
Il pavimento trema, beh sarebbe difficile non sentirmi.
Lei posa un piatto di waffles fumanti proprio davanti a me e come d'istinto mi porto una mano allo stomaco che non ha smesso di brontolare neanche un secondo. Mi porto un waffles alla bocca; una dolcezza infinita mi riempie anche se solo per un secondo, il cuore e l'anima.
Il dolore torna... papà me li preparava sempre; caccio indietro una lacrima e continuo a mangiare.
Lui è in TUTTI i miei pensieri, pure ora.
*
Il sole ormai splende alto nel cielo. "Ci sono vent'otto gradi Amore, vestiti leggera!" mi grida mamma da sotto, caccio un sorriso raggiante per poi tornare alla triste monotonia di quei giorni.
Mi dovetti ulteriormente cambiare, non avevo valutato che con una felpa e vent'otto gradi si muore di caldo.
Non me ne ero accorta appena sveglia?

Apro l'armadio; bene.
No non bene, male.
Cosa dovrei mettere?
Questo no, questo è osceno quello è da matrimonio ... Oh,un bellissimo abito fiorato mi cade sotto agli occhi .
Ma tu da dove spunti?
È bellissimo.
Lo tiro fuori decisa.
Tu sei perfetto. Sfilo via i vestiti e lo indosso altrettanto velocemente per paura che da un momento all'altro la magia svanisca .
Mi sento leggera, dentro e fuori.
I girasoli sono i miei fiori preferiti d'altronde.
È bellissimo. Mi sento bellissima
Prendo la mia copia di orgoglio e pregiudizio e fino alla porta un senso di sollievo mi accompagna, veglia su di me come una nuvoletta.
"Io esco" sussurro, non sono certa che mi abbia sentito.

Marcio come un soldato verso l'uscita.
L'aria mi accarezza il viso facendo svolazzare però i miei capelli che ripetutamente mi finiscono in faccia.
Abitiamo in centro, la villona o palazzo reale però gode di un giardino da cinema.
Fontane, campi da tennis.
È impressionante. Attorno a me i rumori della città e la pace più assoluta scandita dal ticchettio di una goccia su una delle tante statue esposte di cristallo... tutto è pace tranne la casa dei vicini quella è un covo di vampiri.
Luci colorate coperte da tende bianche .
Intravedo la gente che balla, tanta gente.
Quando però una delle tende si apre ed una sagoma compare corricchio via per non farmi vedere che stavo 'spiando'.
Raggiungo un pesco fiorito mi ci siedo sotto, appoggio l'abito per terra e inizio a leggere.
Uno scricchiolio da sopra l'albero mi fa alzare il capo al celo.
"Ahh"
Due iridi verdastre sono concentrate su di me.
"Mi hai fatto prendere uno spavento micetto" sussurro sorridendo, è di tre colori, non ha medaglietta ne voglia di andarsene... bene mi farà compagnia?
Il pomeriggio passa in fretta, il sole è ormai calato, non distinguo più i contorni del cielo buio ed incredibilmente spaventoso
"Addio micetto" alzo lo sguardo sull'albero, lui non c'è più.
IL mio sguardo si perde nel buio, se ne è andato ed io non lo avevo sentito né salutato...peccato.
Avrei mai potuto dargli un addio più clamoroso di questo? Non credo proprio...
Avrei potuto seguirlo, raccontargli della mia vita... peccato per il fatto che è un gatto.

Lo stomaco si riempie dopo pochi bocconi, pure la pasta se avvolta dal dolore ha un sapore più amaro.
Fortunatamente oggi Dave non c'è, il sabato gioca a poker con gli amici fino a mattina; menomale per me e mia madre, forse più per me. Jamie, mio fratello, a differenza mia e di mia madre non riescie a realizzarlo a pieno posso notarlo dal suo sguardo perso; vede papà entrare dalla porta io a differenza sua ho smesso di illudermi.
"La speranza è l'ultima a morire!" continua a ripetermi...fanculo a pandora e a tutta la mitologia greca con le sue frasi del cazzo. Mi addormento rannicchiata nell'angolo del letto.

_________________________________________

🙋‍♀️🙋‍♀️🙋‍♀️🙋‍♀️
CAPITOLO CORTO MA ESSENZIALE!!
Dai che Edward ripensandoci non è malessere è solo diffidente.🦋

RAGAAA QUESTO CAPITOLO COSÌ DEPRESSI MOOD NON MI DISPIACE.
Lei è cazzuta e ci piace, coraggio che si dà una svegliata poi.

Vi Aspetto nel capitolo 3...
Un nuovo personaggio Comparirà nella storia, chissà chi.😍😍

See you soon, stelline💜🌟

StarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora