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14. Daytime Sadness

*Johanne

La seconda scelta, ecco cosa sono.
Sempre e comunque seconda.
Mi sono illusa troppe volte.
Edward, Amore mio perfavore scegli me.
Scegli me ti prego.
Non lasciarmi adesso.
Ho commesso un reato, ti sei preso la colpa, non mi sento bene.
Mio padre ti ha parato il culo e lo sanno tutti, purché ti allontanassi.
Lo hai fatto.
Mi manchi.
Mi hai detto che non mi ami , lo sapevo, sapevo già tutto, ma ho sperato che scegliessi me.
Tra tutti me .
Non Penelope
Me.
Mi hai parlato di lei e che nei fiori la vedi, non vedi me e non vedi nessuna.
Gli anni passano ma nonostante tutto vedi lei.
Solo e soltanto lei.
La spaccherei perchè ti voglio.
Ti voglio da morire fino al midollo, ma non mi hai mai scelta.
Tra tutti Johanne mai.

*anni prima
*Johanne

"Ti prego Edward non ce la faccio se te ne vai"
Mi fissa gelido, non sono più niente.
"Amore mio, sono accusato di tentato omicidio cosa vuoi che faccia?"
Piango come una fontana.
Non è colpa sua è mia.
"Diglielo, Diglielo che è mia."
Ho le mani sporche di sangue, e lui mi ripulisce.
"Amore mio non lasciarmi."
So già la risposta.
"Oh Johanne, è giusto che questa cazzata finisca qua. Ti chiamo amore mio perché me lo hai chiesto, era il tuo sogno no?
Quando ci siamo conosciuti era una botta e via; ora Voglio che tu ti riprenda dimenticando me e tutta questa merda."
Piango fino a farmi venire il mal di testa.
"Ti prego rimani per me."
Conosco già la risposta.
"Lo hai sempre saputo che non siamo niente, Lasciarti mi fa male lo sai che ti voglio bene ma è la cosa migliore. "
Spero che si svegli e mi denunci.
Marlenne non mi denuncerà .
Fa per andarsene ,ma lo trattengo.
"Edwardd ti prego no, ti prego non andare."
Si scosta dalla mia presa.
"Edward ti prego, ti prego io ti amo, non andare."
Gli blocco il braccio,si scosta, Fa per andare via dalla stanza, poi rientra e mi abbraccia.
"Johanne ti prego , hai la tua occasione; liberati.
Non mi pento di averti conosciuto, solo ,ora ricomincia.
Era sbagliato, ti stavi consumando.
Hai la tua occasione per uscire da questa merda.
Tuo padre si aspetta che tu continui i giochi.
Non ascoltarlo e vattene; se mai ti rivedrò sappi che mi avrai deluso.
Vai johanne hai la tua opportunità non sprecarla "
Prende i miei 'farmaci' e li butta nel cestino "Smettila di prendere questa merda."
Mi lascia sul letto inerme.
Ha ragione.
Riprendo i (miei) farmaci dal cestino e ne assaporo una dose maggiore del solito, il contatto con la mia lingua è estasiante.
Ho picchiato quella troia , si è preso la colpa.
Sarei di sicuro finita nei guai se mai mi avessero fatto un test e avessero scoperto che ero fatta fino alle dita dei piedi.
I giochi li ho continuati, uno del quinto è propenso a combattere.
Tanti scommettono su di lui, pochi soldi e non mi piace.
Anche ora sono fatta fino al midollo.
Butto la testa all'indietro ed inizio a schiaffeggiarmi.
"Troia troia, Johanne non dovevi."
Sto delirando.
Solo Edward mi conosce e se ne va.
Che schifo questa vita.
Apro la finestra e mi incammino sul balcone.
Mi sporgo, mi sporgo un po troppo.
Una scossa vertiginosa mi percuote tutta.
Non so per quale miracolo rimango in piedi.
Mi accovaccio per terra stringendo le ginocchia al petto.
Oh no no.
Mi vendicherò.
Riprenderò il mio amato.
Oh johanne , non ti farai mai più.
Rido tra me e me mentre mando giù dell'altra droga.