10 pt.2 don't you Remember of me, Sophia?

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"...ma il cuore quando vuole, si ostina a vedere
Oceani immensi
In una misera
Goccia d'acqua."

*Lavinia
Cammino spedita verso l'uscita, sono convinta di andarmene fino a quando vedo Gregory davanti alla porta.
Si avvicina a me e le lacrime forzano l'uscita.
Mi pento di averlo baciato.
"Lavinia ti prego."
Arriccio il naso e convinta indietreggio per allontanarmi da lui.
Mi prende il polso ma come scottata mi stacco.
"Come hai potuto lasciarmi lì? Pensavo che almeno tu non fossi uno dei tanti che lo seguono come una luce!"
Cerca di avvicinarsi ma non ho intenzione di restare ancora con lui lì un po'.
"Io non ho intenzione di discuterne con te ora ok?
Mi hai lasciata là sola, con lui..."
Non lo lascio ribattere e alla vista di molti ragazzi e ragazze probabilmente ubriachi fradici imbocco le scale per recarmi al bagno, quello che mi aveva "mostrato" Edward quella sera.
Salgo ed ogni gradino è un 'sollievo' per essermi lasciata alle spalle Gregory.
Cammino lungo il corridoio ed apro la porta che credo sia quella del bagno.
"Sì Nate arrivo subito, prendo una cosa sì sì"
La voce di Edward mi fa sobbalzare e mi chiudo la porta alle spalle.
Lui non sa che sono qui ed è meglio così di certo.

La stanza è completamente buia e ingenuamente tasto la parete nel tentativo di trovare un interruttore.
Non lo trovo e sconcertata avanzo nella stanza.
Inciampo in in un qualcosa di morbido, un letto?
"Ahia"
Un about-jour si accende ed in primo piano compare una ragazza dai folti capelli rossi e gli occhi azzurri.
"Oh scusa scusa non volevo entrare, realmente."
Inizio a balbettare palesemente in imbarazzo.
La ragazza scoppia a ridere per poi alzarsi, si stiracchia e mi raggiunge.
"Oh ma ciao, mi annoiavo tantissimoooo."
Mi porge la mano e mi aiuta ad alzarmi.
È stupenda, nonostante stia indossando un semplice pigiama di raso.
"Sai, sono rinchiusa dentro a questa stanza come raperonzolo..."
Rido sinceramente, nonostante la situazione sia strana per me.
La misteriosa ragazza mi prende per mano e mi fa sedere, forzandomi più del dovuto.
"Sei un pezzo di ghiaccio tata , mica ti mangio eh sospira euforica."
Sono in imbarazzo, ma di tutte le cose successe questa è quella che meno mi preoccupa.
Solo ora mi rendo conto a pieno delle mie effettive condizioni, ho un osceno pigiama ed i capelli che svolazzano qua e là come fulminati; gli occhi stanchi ed una voglia di dormire nonostante tutto pari a zero.
La sconosciuta mi sorride gentile per poi alzarsi e recuperare una spazzola dal cassetto.
Si siede dietro di me e chiedendomi il consenso inizia a spazzolarmi i capelli.
Per quanto possa risultare strano, le sue mani ed i suoi modi dolci mi cullano ed io come incantata mi faccio cullare.
"Come mai ti trovi qua ?"
Non posso di certo dirgli che uno scorbutico Edward selvaggio ,piuttosto di rivederlo sono scappata e per caso sono entrata in questa stanza.
Il respiro si fa pesante ed anche il restare calma.
"Una serie di cose, il destino e quello schifoso di Gre..."
Prima che possa pronunciare le ultime parole, La ragazza mi abbraccia .
Sono stupita, non la conosco e mi pettina, mi abbraccia?
"Oh Amica, pensavo stessi per spaccare tutto."
Che...?
"Insomma hai la faccia di una persona che prenderebbe tutti e con forza gli sbatterebbe la faccia contro il muro"
Sorrido perchè tutto sommato stare con la sconosciuta mi Calma.
"Credo di dovermene andare, insomma hai tutto il diritto di addormentarti senza sconosciute in camera."
La ragazza ride di gusto per poi alzarsi.
"Tu non sei una sconosciuta Lavinia."
Da quando sa il mio nome??
La cosa è effettivamente preoccupante, mi stacco frettolosa per poi fissarla dritta negli occhi.
"Come sai il mio nome?"
Realmente...come fa a saperlo?
"Sei così cresciuta, ma hai gli stessi modi sai.
Quando sei sconvolta diventi fredda...Mi "presento" sono Sophia."
Cerco di collegare il suo nome ad un qualcosa che mi riporti alla sua identità.
Sophia.
Chi è questa qua?
Boh .
Inquietante.
"Non importa, se non ti ricordi di me."
A parte gli scherzi chi è realmente.
Mi si avvicina con passo felino e mi accompagna dolcemente al suo letto.
Si incammina verso un mobiletto di legno per poi estrarre una foto, che?
Due bambine, una dai capelli color cioccolato ed un altra dai capelli rossi accesi che si abbracciano
Perchè dovrei centrare scusa?
"Proprio non ti ricordi eh..."
Nel sentire la sua voce come se non ci avessi mai parlato ricordi riaffiorano e con essi la mia memoria.
Certo, SOPHIA.
Mi giro di scatto ed è come se la conoscessi da una vita.
SOPHIA che giocava con me, che mi spazzolava i capelli, con cui cercavo di fare i pancake.
SOPHIA...
RICORDO, SÌ CAZZO.
RICORDO.
LA mia amica.
Mi getto tra le sue braccia, mi ricordo di lei, di quando andavamo a scuola insieme e di...
OH NO.
"Come sta tua madre..."
Mi ricordo l'esatto momento della nostra separazione, sua madre era malata, di un brutto cancro.
Mi ricordo il volto piangente di una bambina che portava solo luce.
Mi ricordo di come il suo viso infuocato si era spento.
Si era trasferita quando di anni ne contavo 6, lei aveva visto la morte di mio padre ed io per lei non c'ero stata perchè me l'avevano portata via.
"Non bene Vi' "
Il suo volto è triste.
Sophia, quanto mi sei mancata tanto che avevo voluto dimenticarti.
"Come sta Jamie.?"
Mi sdraio sul letto.
"OH, JJ sta bene; sai ora è a casa da solo e mi sento uno schifo di sorella."
Nel frattempo che le mie parole rimbombano per la stanza , la porta si spalanca e fa il suo ingresso l'unica persona al mondo che proprio non volevo vedere.
EDWARD.

Mi aveva cacciato ed io abusivamente sostavo ancora in casa sua.
Non mi ha ancora vista e ringrazio il cielo che non sia male come mi aspetto.
Chiude la porta, ma quando mi vede, spalancano le pupille è la fine.
"Tu che cazzo ci fai qui."
Mi alzo di scatto ,ma prima che possa fare qualcosa Sophia si alza prima di me ed abbraccia Edward.
CHE??
"Ohh sei sempre così scorbutico Edward Hudson?"
Lui le sorride magnetico per poi puntarsi su di me e guardarmi in cagnesco.
"Certo, Sophia HUDSON."
Al solo sentire pronunciare quelle parole mi si gela il sangue nelle vene.
" Oh cuginetto, quando cambierai?"
Sorride, senza mai staccare gli occhi dai miei.
"Mai"
Li aggiro con il cuore che batte nel petto forte come un tamburo ed esco dalla stanza.
Non posso crederci.
Sono Cugini.
Certo mi ricordo di Sophia ma che facesse Hudson di cognome proprio no.
Scendo le scale frettolosamente e se non mi butto fuori dalla porta è perchè un palmo caldo mi stringe il braccio.
Mi fermo e con tutta la forza che ho cerco di sganciarmi dalla sua presa.
"Lasciami."
Gli do le spalle , ma nel sentire il suo fiato sul collo gelo sul posto.
"E tu girati Lavinia."
Non voglio apparire debole e facendo una fatica immensa mi giro.
Pianto gli occhi nei suoi e mi ci perdo.
"Non sei andata via una volta, ora mi assicuro di persona che tu lo faccia."

Usciamo in fila indiana, in rispettoso silenzio; e nel varcare il cancello noto la cassetta delle lettere straripante.
Cammino lenta verso di essa , ed alla sua apertura due rose rosse ed un una lettera cadono per terra.
Non sono dichiarazioni d'amore.
È una minaccia.
Leggo il corpo della lettera: " La vendetta è un piatto che va servito freddo, sono qui ma sarò lì chi ami non è chi credi, dietro al pasto c'è l'inganno e la morte."
J.R.
Faccio di tutto pur di non piangere, nascondo quanto on realtà questa situazione mi frusti.
Edward sembra accorgersene e mi strappa la lettera di mano per poi leggerla ad una velocità impressionante .
Non gli do il tempo di controbattere perchè la riprendo e corro a casa, finalmente.

Stesa sul letto i pensieri mi mangiano.
CHE NE SARÀ DI ME?

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eccoci quaaa..
Con questo capitolo tanto atteso.
Dunque dunque, Sophia la conosce già, ma Edward.
Non tutto è come sembra.
J.R.
in arrivo nuovi personaggi e nei capitoli successivi un nuovo personaggio...
La storia si infittisce.
Johanne...
EDWARD È TATUATO E LO SCOPRIREMO.

Al prossimo capitolo
See you soon, Stelline💜🌟

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