10 pt.1 Sad wrong Kisses

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" La luna stasera è tutta nei tuoi occhi
Che si iniettano nell'animo e mi fanno innamorare."

15, Marzo

Edward
Sono nervoso e lo capisco dalla quantità smisurata di mozziconi nel posacenere, dalla veranda ho una bella vista sul giardino ed il vento i muove i capelli.
Dovrebbe arrivare da un momento all'altro.
Mamma ha pulito casa come fa sempre quando è nervosa, e per alleviarle la tensione le ho pagato una notte in un albergo con idromassaggio.
So quanto le fa male rivedere Sophia e voglio darle una mano, domani quando tornerà affronteremo la questione.
L'ho vista un po' incerta quando le ho detto che avrei pagato io ma nonostante tutto ha accettato.
Ho intenzione di dare una festa sta sera, per questo estraggo il mio telefono dalla tasca e inizio a chiamare un paio di numeri, sarà abbastanza sobria, si stimano tra i 100 e 150 invitati quindi nulla di cui preoccuparsi.
Ho voglia di bere e niente mi farà cambiare idea.
Il suono di un clacson cattura la mia attenzione.
Apro il cancello automatico e da esso fa il suo ingresso
Lei.
Corre verso di me facendo ondeggiare i capelli lungo la schiena, mi lega le braccia attorno al collo e mi stritola.
"Sì, anche tu mi sei mancata Tata"
Ha un paio di occhiaie, dato al viaggio suppongo ma nonostante tutto non ha perso la sua finezza.
Saluta l'autista entusiasta e mi regala un bacio sulla guancia.
"Andiamo?"
*
La gente sta iniziando ad arrivare ed io mi sono occupato personalmente di farla addormentare, so che il viaggio è stato stancante.
La musica è già partita e un odore nauseante di alcolici riempie la casa, dormi bene tata.
Chiudo la porta della sua camera e spero che nessuno nel corso della serata la infastidisca, Fatto questo mi butto sotto alla doccia e in dieci minuti sono pronto a sbronzarmi.
*
La serata è ormai inoltrata e sto seduto sul divano con i miei amici pronto a trovare una con cui divertirmi.
Alexia mi gira intorno da tutta la sera, ma non ho voglia di lei.
Mi sono fatto minimo 7 shottini se non di più, non mi gira la testa anzi ho una sopportazione dell'alcool molto alta; ma nonostante tutto sento un lieve giramento.
Ingoio il mio drink tutto d'un fiato e annuisco sorridente e chi sta attorno a me.
Non ho capito niente, ma spero che non si noti
Mi alzo, avventandomi sulla prima ragazza che trovo.
Le afferro i fianchi ondeggiando il mio bacino contro il suo, le mani la stringono, ma siamo tutti troppo fatti per preoccuparci.
Come se mi avesse riconosciuto continua a strusciarsi su di me, le bacio il collo avido tenendola sempre ferma lì dov è.
Si gira e inizia a baciarmi, non posso non ricambiare e con lo stesso impeto la perlustro.
Credo sia Nala, ma non ne sono certo; non importa, basta che abbia un bel culo.
Mi stacco e la fisso negli occhi, posso sentire il suo desiderio.
"Se vuoi ti mostro un po' la 'casa'.
Detto ciò mi giro e salgo le scale fino ad arrivare alla porta della mia camera, la spalanco e mi corico sul letto sfilandomi la maglia.
La ragazza entra, rimanendo ammutolita per un'istante, chiude la porta e come se avesse già capito tutto viene verso di me.
Ne ho proprio bisogno.
*
[Nota dell'autrice: so che mi odierete, ma non voglio presentarvi lo spicy proprio adesso; non odiatemi]
*Lavinia
Fatta la doccia e messo il pigiama, l'unica cosa in cui spero è di cadere in un sonno profondo.
Ho milioni di pensieri che mi vorticano in testa ed è spropositato dato che è da una settimana che la mia vita è monotona.
Non che non lo fosse prima.
Ho ricevuto qualche chiamata da Lori, siamo anche uscite a bere qualcosa; ma nulla di più.
Ho già dato la buonanotte a JJ ora niente mi separa dal sonno.
Tamburello le dita sul materasso fissando il soffitto come un vampiro.
Prendo il mio libro facendomi cullare dalle parole, ma il sonno non arriva.
Un rumore strano mi fa scattare.
Almeno ho un motivo per alzarmi e crogiolarmi di meno.
Apro la porta e sgattaiolo nel corridoio, altri rumori spaccano il silenzio.
Forse JJ si è svegliato...
Avanzo verso la porta della sua stanza e mi addolcisco nel vederlo dormire beatamente.
Richiusa la porta una domanda si fissa in cima ai miei pensieri, Chi è o cosa è a produrre quei fastidiosi rumori?
Mamma e Dave sono fuori con degli amici per festeggiare una promozione suppongo, ma non ne so più di tanto.
Scendendo le scale passo dalla lavanderia afferro un moccio e mi preparo per le 'eventualità',
mi inoltro in cucina brandendo il moccio manco fosse una spada.
Un rumore mi fa voltare del tutto e spalanco gli occhi nel vedere la sagoma di una persona che mi scruta attentamente.
Senza pensarci due volte sferro un colpo deciso con il moccio alla strana figura e ne susseguono altri non meno forti.
"Ahia"
"Ahia"
"Ma che cazzo"
Esclama la figura mentre sono occupata a colpirla.
Metto a fuoco la figura ed è familiare... NATE?
Il mio compagno di classe?
"Dimmi che non sei un ladro o ti giuro che ti colpisco più forte."
Ho i nervi a fior di pelle e non ho intenzione neanche di abbassare il moccio.
"Ehi ei ei, Calma... se vuoi vado sopra credo che Edward abbia una scala tanto."
Edward?
Scala?
"No tu non vai da nessuna parte e mi spieghi cosa ci fai in casa mia"
"Casa tua? Questa casa da quanto mi ricordo è disabitata da Tanto; ogni anno poi molti vengono qua e graffitano le pareti..."
che?
Fisso Nate con aria corrucciata, "Spiegami però che centra Edward in questa faccenda?"
Lui scoppia a ridere e sinceramente non ricambio la vivacità dato il fatto che non ho ancora capito a pieno la faccenda.
"Bambolina, ma tu da dove esci? Realmente non sei al corrente delle feste di Hudson, insomma ogni lunedì sera e come da tradizione, ora non più possibile girare per questa casa e alle volte vandalizzarla... mi ricordo di circa un annetto fa di aver festeggiato l'halloween alla Hudson proprio qui..."
Spalanco gli occhi.
"Chi ci abitava qui?" Insisto sulla questione dato che sono abbastanza scioccata, ma che bella tradizione eh.
Modi innovativi di divertirsi suppongo.
"Oh bambolina, certo che si nota tanto che sei nuova."
Dice ridendo e nel frattempo avanza nella mia direzione.
"Non posso dirtelo comunque, non voglio grane... cambiamo discorso però, non sei mai stata ad una vera festa, ci pensa lo zio Nate."

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