" -Quanto siamo stati lontani?
-Troppo
-Quanti momenti abbiamo perso?
-un' infinità
Ti va di recuperare? "🎶Dear lord when i get to heaven,
Please let me bring my man9, Marzo
*LAVINIA
Quella notte non dormii.
Le sue parole mi riempivano la testa, la mia confusione era spropositata rispetto a quello che era successo... non poteva accusarmi, cosa ne sapevo io?
Mi sveglio con in bocca un sapore amaro, le vergogna è difficile da mandare giù.
I pancake addolciscono il tutto, mi sento in colpa.
Dopo tutto però ha ragione, gli ho rapito il gatto e tra l'altro l'ho pure accusato...
*Le parole di mamma mi risuonavano in testa.
"Tu mi stai dicendo che la signora Hudson, nonché nostra vicina ci ha invitato a cena? "non ci credo.
"Si, Lavinia la signora Hudson nonché nostra vicina ci ha invitato a cena." Mi ripete sarcastica, il tutto mi dà il volta stomaco. "Tesoro vatti a preparare tra un'ora dobbiamo essere là!!"
Faccio per salire le scale, ma una lacrima bagna il volto di mia madre.
Perchè piange?
Non mi risponderebbe né sono certa.
*
Che situazione imbarazzante, insomma l'ho accusato , ma oggi risolveremo da persone civili.
Salgo di sopra per poi buttarmi sotto un getto d'acqua calda, uso metà boccetta del mio bagnoschiuma ; almeno maleolente non lo sono.
Dovrei truccarmi?
Ma scherziamo? Non è un evento nazionale...
Corro verso la mia camera decisa a scegliere un outfit degno di una cena a casa Hudson però.
ASPETTA.
Sto forse delirando?
Credo proprio di sì, posso preoccuparmi così tanto?
Solo vorrei fare una bella impressione, voglio riniziare.
Scelgo un maglione celeste e una gonna bianca...spero di fare una buona impressione.
Lego i capelli con un osceno fiocco bianco per tenerli fermi. OK.
Dovrei essere pronta.
Il cuore batte all'impazzata, rischio un infarto.
Scendo giù e JJ mi sorride "Ei sorellona, sicura che i signori Hudson non mordono?!" la sua domanda mi fa ridacchiare, sinceramente anche io ho un po' di paura...
"Ma dai non dirmi che non vuoi diventare un vampiro!" Lo rincorro per la casa e quando riesco ad agguantarlo fingo oscenamente di morderlo.
Beh ma tanto l'autostima non ce l'ho.
"Ehm" Mi giro e Dave mi fulmina.Facciamolo.
Suono il campanello.
Lo stesso ragazzo di ieri sera mi si palesa davanti.
Mi fissa gelido.
"Entrate."
Sorrido forzata per poi
Tirare un lungo sospiro, dai che ce la facciamo.*Edward
La gola brucia, il cuore batte forte.
Come può averla invitata, dopo tutto quello che le ho detto, fa male a lei e fa male a me.
E' identica a lui, guardarla negli occhi la spaventa lo sento.
È cresciuta, ha gli stessi occhi grandi; lo vista tempo fa quando spiava la festa.
Non avevo mai detto a mia madre del "rapimento" di lisca... certo era al corrente della scomparsa ma non del prestito a lungo andare da parte dei nostri vicini.
Ha tirato la casa a lucido per sentire meno lo stress.
La verità la renderà libera.
Faccio uscire dalla porta Stacy, che fino a pochi minuti fa era sul mio cazzo per poi risistemare i miei capelli.
Ho il suo profumo nauseante di fragola addosso e sono sicuro di volermi di nuovo fare una doccia.
Ho il segno delle sue labbra addosso e il petto costellato di segni violacei.
Prima però estraggo una sigaretta dal pacchetto e fumo per alleviare lo stress.
Mi cambio e scendo giù.*Il campanello suona rompendo l'aria mortuaria.
Mi si para davanti una ragazza , con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa.
"Entrate"Mia madre fa accomodare gli ospiti.
Sono seduto a capotavola, isolato ed è meglio così non devo socializzare .
La madre è simile al fratello, ma lei ha la stessa luce negli occhi del padre.
L'ho conosciuto, lei non lo sa, non se lo ricorda.
Mia madre rompe il ghiaccio con una barzelletta patetica, tutti ridono.
Probabilmente stanno fingendo, insomma cosa fanno otto cani in mare? Un canotto.La vedo lanciare indietro la testa per poi sorridere.
Ha un calore in viso nonostante le occhiaie.
Incrocio il suo sguardo e nel momento in cui le sue iridi nocciola incontrano le mie mille brividi mi invadono, sento la pelle bruciare."Comunque Lavinia, lui è mio figlio Edward."
Non mi giro neanche verso di lei.
Tanto ho già memorizzato il suo volto.Mi stupisco del fatto che Jenny abbia accettato, per quel poco che so, Luis e mio padre erano amici.
Peccato che sia successo qualcosa, me lo sento, ma mia madre si rifiuta di dirmi la verità e io non la scoprirò probabilmente mai.*
Suo fratello è un bambino intelligente, lo osservo minuziosamente ed è piacevole.
Non si lamenta è calmo, un po'mi nuoce vederlo così vuoto.
Mi alzo di scatto facendo strusciare la sedia, devo andare a fumare.
Il vento mi da decisamente una bella svegliata e calmo rientro.
Per una buona mezz'ora la ignoro e mi concentro sui discorsi che sta facendo il suo patrigno.
"Posso recarmi al bagno?"
"Didi la accompagni tu?" Pronuncia sgargiante Mia madre come se l'atmosfera fosse tranquilla.Quando mi chiama in questo modo l'unica soluzione è imprecare contro il cielo ,mia madre ha un lessico poco approfondito, quasi scurrile, la sua voce è squillante eppure intimidatoria. Ha un modo di parlare preciso e sono certo che se in quel istante non mi fossi alzato dalla sedia ci avrebbe pensato lei.
Mi alzo e senza degnarla di uno sguardo salgo le scale in religioso silenzio.
Avverto il suo aroma diffondersi nell'aria e mi da il voltastomaco.
Giunti davanti alla porta del vecchio bagnetto di
servizio il mio sguardo incrocia il suo.
"Il sapone è nel mobiletto, primo ripiano e se manca la carta igienica non sono cazzi miei."
Arriccia il naso per poi lanciarmi un'occhiataccia indelebile, i suoi occhioni nocciola perdono a poco a poco quel brillante luccichio .
La porta del bagno sbatte prima che possa realizzare.
Appena uscita dal bagno si incammina di sotto e il suo profumo si disperde per la casa, vedo i suoi capelli che ondeggiano lungo tutta la schiena.
Si volta però prima dell'ultimo gradino.
"La carta igienica c'era, se non ci fosse stata stai sereno che te l'avrei fatta comprare."
Cerco di nascondere il mio sorriso e sotto ad una risatina la fulmino con lo sguardo.
"Per te?"
Non mi fissa, mi dà le spalle .
"Per te, fa schifo come cosa."
Sempre la solita, non sei cambiata.Sento un senso di sollievo quando quel suo bel culo lascia la casa, quel fortissimo profumo finalmente si disperde e il sudore dalla fronte cessa di colare
La conosco, ma non lo sa.
So della morte di suo padre .
Mia madre mi ha vietato di parlarle ed affezionarmi a lei.
Immagino perchè ma non spero sia cosa penso.
Io sono andato avanti e glielo avevo giurato.
La verità verrà a galla.*Edward
16 anniSto crescendo, sta cambiando tutto.
So che sei viva Penelope, ma dove sei?
Non qui e fa male.
Sono certo che sarai bellissima, con quegli occhi da bambina.
La mia Itaca, Penelope.
Spero che tu ti stia riprendendo.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono di un campanello.
Un uomo Varca la porta e lo riconosco subito.
"Edward, per favore posso parlarti?"
Mi si spezza il cuore in un attimo, un secondo .
Non rispondo, lo fisso con occhi piangenti.
"Si è svegliata, ma la sua mente è fragile; instabile .Non venire a trovarla ti supplico.
Non reggerebbe."
Le lacrime ora rigano le mie guance.
Acconsento e mi abbandono ad un pianto isterico.
"Didi, Didi piangere è da deboli.
Poi per quella... non guardarla più e vivi. "
Mia madre mi ha trovato, so per certo che quando il nostro ospite se ne andrà mi punirá.
Credo stia per fare qualcosa di brutto, non importa la verità verrà a galla._____________________________________
Piuttosto impegnativo come capitolo, dai, ve l'avevo detto che non è malessere.
Chissà cosa lo blocca però dal lanciarsi tra le braccia di Lavi.
Comunque La nostra Lavinia sta facendo conquiste!💜🦋
VI ASPETTO A CAPITOLO 5😉

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Roman d'amour👉STARS👈 💧Si piange ma che domande, ovvio ⭐ceo of:" Lo sai che ascoltare le conversazioni altrui è da maleducati Circe?" ☀️Milly, Vivi, vi', Lavi... CIRCE❤ 🍪Edward e le mani sui fianchi>>> 💜🌟Lavinia ed Edward 🔥-" Se anche fosse stato necessari...