18.𝖤𝖽𝗐𝖺𝗋𝖽

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"It's not your fault "

"Cinque minuti, Stella."
Limitless, Karim B.

Questo capitolo mi spezza il cuore.
Volevo dedicarlo solo ed esclusivamente ad Edward, il mio Didi.
Il personaggio che più mi capisce.
Non giudicatelo se sembra un po' scorbutico , scostante e non coerente...
Bisogna solo capirlo.
Cominciamo...

*Edward, anni prima

Un altro schiaffo fa bruciare sempre di più la mia guancia ormai arrossata.
"Smettila cazzo."
Continua ad urlarmi addosso, non c'è la faccio più.
Trattengo le lacrime che però invano scorrono copiose sul mio volto.
"Non lo faccio apposta."
Mi prende il viso tra le dita tozze e lo stringe, sempre più forte.
"È tutta colpa tua Edward, capiscilo e staccati."
Non volevo farlo giuro.
"È colpa tua se è morto."
Non dovevo chiederglielo, dovevo lasciare la sacca a scuola e tornare a prenderla poi.
Non farmi questo almeno tu.

Continuo a piangere ripetutamente.
"Ora ascoltami bene, aprirai la porta , ma non ascolterai quel che ha da dirti.
Ok?
Voglio che tu la dimentichi ,
Sei completamentea a conoscenza del motivo."
Annuisco flebile per poi correre di sopra.
Tra i libri ed i suoi pochi ricordi che mi rimangono.
Stringo l'odissea tra le braccia.
Me l'aveva lasciata Penelope.
Promettendole di essere il suo Ulisse, caro Amore vorrei poterlo essere.
Ma prima di tutto vorrei che non facesse così male.
È dura staccarsi dall'unico ricordo che ti dona ossigeno.
Dalla luce nel buio, perché per me tu eri quello.
Sapere che continui a vivere nonostante tutto mi dà forza.
Sfoglio il libro e mi riinnamoro di lei.
Che è in TUTTI I posti , ma non qui con me.
Mi riinnamoro di lei, che vedo nell'autunno dai colori caldi e 'cadenti' nei fiori appena sbocciati nell'alba che riempie il cielo di colori.
Nelle stelle, che brillano ; come faceva lei.
Mi Infilo le mani nei capelli per poi tirarli.
È colpa mia.
È colpa mia.
Non è colpa mia però.
Cado a terra con il respiro ansimante , quanto vorrei che in un altra vita tu fossi qui con me.
Tra le mie braccia.

In un altra vita Penelope, perché non c'è la faccio a pensare anche solo di non poterti vedere crescere, sorridere, vivere...

Il campanello suona svegliandomi dai miei pensieri.
Apro la porta trovandolo avvolto in un cappotto .
"Ti va di parlare un po', Didi?"
Non lo faccio entrare , anzi scuoto la testa come segno negativo.
Lui però mi porge un foglio.
"Non venire mai più. "
Mi guarda caloroso per poi fissare il foglio.
"Prima guarda questo."
"Non venire mai più, cazzo!"
Lui si allontana da me, come se avesse capito.
"Il tuo destino è segnato."
Fa per andarsene prima di girarsi e dirmi un ultima cosa.
"Caro Edward, anche il tuo di destino è segnato.
Le anime non sono solo amanti.
Il destino vi vuole assieme, non puoi contraddirlo."
Sbatto la porta fortissimo.
Vorrei urlare, dire al mondo quello che sento.
Cosa sento però?
Un cratere al centro del petto.
Perché il mio cuore lo ha preso lei...
È sempre stato suo.

Apro il foglio con dita tremanti per poi piangere fino prosciugare la mia anima.
Disegni, tanti disegni ed una lettera.
Leggo prima la lettera scritta non da lei suppongo, ma da qualcuno che conosceva la nostra storia ed il mio dolore.

'𝖢𝖺𝗋𝗈 𝖤𝖽𝗐𝖺𝗋𝖽,
𝗍𝗂 𝗌𝖼𝗋𝗂𝗏𝗈 𝗂𝗈 𝗉𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝗅𝖺 𝗍𝗎𝖺 𝖽𝖾𝖼𝗂𝗌𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖾̀ 𝗌𝗍𝖺𝗍a ormai 𝗊𝗎𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖽𝗂 𝖺𝗅𝗅𝗈𝗇𝗍𝖺𝗇𝖺𝗋𝗍𝗂.
𝖦𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺 𝗂 𝖽𝗂𝗌𝖾𝗀𝗇𝗂.
𝖦𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺𝗅𝗂 𝖻𝖾𝗇𝖾.
𝖨 𝗆𝖾𝖽𝗂𝖼𝗂 𝗉𝖾𝗇𝗌𝖺𝗇𝗈 𝖼𝗁𝖾 rappresentino delle 𝗌𝗍𝖾𝗅𝗅𝖾.
𝖫𝖾 𝗌𝗍𝖾𝗅𝗅𝖾 𝖼𝗁𝖾 𝗍𝖺𝗇𝗍𝗈 𝖺𝗆𝖺.
𝖴𝗇𝗂𝗌𝖼𝗂 𝗂 𝗉𝗎𝗇𝗍𝗂 𝗉𝖾𝗋𝗈̀.

Poso la lettera per poi con una matita leggera mettermi a unire i puntini.
Mi cade di mano.
Sento il respiro venirmi meno.
È il mio volto.
Lei si ricorda il mio volto.
Non sono stelle, (neppure lentiggini cit:Kinan, The truth Untold)
È il mio viso.

𝖳𝗂 𝗌𝖾𝗆𝖻𝗋𝖺 𝖿𝖺𝗆𝗂𝗀𝗅𝗂𝖺𝗋𝖾?
𝖤𝖽𝗐𝖺𝗋𝖽 𝗌𝗏𝖾𝗀𝗅𝗂𝖺𝗍𝗂, 𝗉𝗋𝗂𝗆𝖺 𝖽𝗂 𝗉𝖺𝗋𝗅𝖺𝗋𝖾, 𝖽𝗂 𝖿𝖺𝗋𝖾, 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗂 𝗉𝖾𝗇𝗌𝖺𝗋𝖾 𝗅𝖾𝗂 𝗁𝖺 𝖽𝗂𝗌𝖾𝗀𝗇𝖺𝗍𝗈 𝗍𝖾.
𝖭𝗈𝗇 𝗆𝖾 𝗈 𝖼𝗁𝗂𝗎𝗇𝗊𝗎𝖾,
𝖳𝖾.
𝖯𝖾𝗋𝖼𝗁𝖾̀ 𝖺𝗇𝖼𝗁𝖾 𝗌𝖾𝗇𝗓𝖺 𝗇𝗂𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗌𝖾𝗂 𝗍𝗎𝗍𝗍𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖾𝗂.
𝖳𝗈𝗋𝗇𝖺, 𝖤𝖽𝗐𝖺𝗋𝖽 𝖾 𝗉𝖾𝗋 𝗎𝗇𝖺 𝗌𝖺𝗇𝗍𝗂𝗌𝗌𝗂𝗆𝖺 𝗏𝗈𝗅𝗍𝖺 𝗅𝖺𝗌𝖼𝗂𝖺𝗍𝗂 𝖺𝗂𝗎𝗍𝖺𝗋𝖾.
𝖲𝖾𝗇𝗍𝗈 𝗂𝗅 𝗍𝗎𝗈 𝗌𝖺𝗇𝗀𝗎𝖾 𝗌𝗀𝗈𝗋𝗀𝖺𝗋𝖾 𝖿𝗂𝗇 𝗊𝗎𝗂.
𝖧𝖺 𝖻𝗂𝗌𝗈𝗀𝗇𝗈 𝗅𝖾𝗂 𝗊𝗎𝖺𝗇𝗍𝗈 𝗍𝖾 𝗌𝗍𝖾𝗌𝗌𝗈.
𝖯𝖾𝗋 𝗎𝗇𝖺 𝗏𝗈𝗅𝗍𝖺 𝗅𝖺𝗌𝖼𝗂𝖺𝗍𝗂 𝖽𝗂𝗋𝖾:
𝖭𝗈𝗇 𝖾̀ 𝖼𝗈𝗅𝗉𝖺 𝗍𝗎𝖺 𝖤𝖽𝗐𝖺𝗋𝖽, 𝗇𝗈𝗇 𝗅𝗈 𝖾̀ 𝗆𝖺𝗂 𝗌𝗍𝖺𝗍𝖺.
𝖢𝗈𝗇 𝖺𝖿𝖿𝖾𝗍𝗍𝗈
𝗅'𝗂𝗀𝗇𝗈𝗍𝗈 𝖫.𝖯.𝖫.

Scorro tra i disegni scoprendo i miei occhi, le mie labbra.
Penelope si ricorda ogni dettaglio del mio viso.
Cazzo.
Sento un vuoto immenso .
Non 𝖽𝗈𝗏𝗋𝖾𝗂 𝗍𝗈𝗋𝗇𝖺𝗋𝖾,
Però rimarrete sempre lì nel mio cuore, casa,
Insomma dove il cuore riposa e l'ansia finalmente scompare.

Non è un addio, è un arrivederci.
𝖳𝗈𝗋𝗇𝗈 𝖺 𝗉𝗋𝖾𝗇𝖽𝖾𝗋𝗍𝗂, 𝖠𝗆𝗈𝗋𝖾.

_______________________________
Non è un capitolo lungo , ma pieno di
Edward.
Lui che ha dedicato la sua intera vita alla sua Penelope per poi farsela sfuggire dalle mani.
Questo capitolo è dedicato a lui e a tutte le persone che necessitano di mettersi l'anima in pace.
Perché non è e non è mai stata colpa vostra.
Siete puri, liberi, non è vostra la colpa se non di aver amato più di voi stessi.
A me, che mi specchio più di tutti in Didi...
Grazie tato che mi capisci.
Vi amo,
See you soon
Stelline 💜🌟

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