*Capitolo da ricorreggere , spero però che lo apprezzerete.
"Dovevi vedere, quando si rincontravano dopo le guerre del cuore..."
Charles Bukowski
Good Listening🎶🙇♀️
And
Reading🧘♀️💃*Edward
Vorrei poter dire di aver un intelletto complesso, il quale lo è a priori, ma non ho un passato intrigante che mi ha cambiato; anzi sì.
Solo che il mio mondo ha sempre solamente girato attorno ad una donna.
Sono il centro del mondo, le donne.
Del mio mondo.
Lo avevo creato solo per me e lei, lo avevo creato per il suo sorriso la mattina che si illuminava , da come mi faceva sentire.
Lei era la luce oltre la montagna, il sole che quando raggiunge il suo picco illumina tutta la valle.
Come è possibile la totale devozione ad una singola persona?
Non lo so, so solo che l'ho amata e le ho lasciato il mio cuore.
Poi l'ho inseguita ed infine l'ho persa.
Vorrei anche poter dire di essere coraggioso, ma non lo sono, e ho una paura fottuta a ritornare da lei.
Perché se ritornassi da lei la paura mi attanaglierebbe lo stomaco, le ossa, il senso di colpa mi mangia.
Sophia entra irruentemente in camera mia facendomi sobbalzare.
"Bussare è passato di moda?"
Lei mi fissa severa.
Cosa ho fatto ora.
"Svegliati Cuginetto, lo vedo quanto ti fa stare bene.
Torna da lei se l'amore che provavi è vivo, provaci.
Sennò lasciala definitivamente.
Non sono disposta a sopportare altalene continue.
Se è amore, vincerà Edward, se è amore la paura non può farci niente, ma deve essere amore.
Svegliati, perché non puoi piangerti addosso di continuo, se quella è la via verso la felicità inseguila, il resto verrà da solo."
Sophia lascia la stanza con la stessa irruenza con cui è entrata.
È amore?
Sì.
Mi fa stare bene?
Dio, sì.
Allora cosa cazzo aspetto?
Devo andare da lei.
Non la perderò un altra volta.
*
26, Marzo
LaviniaQuando la sveglia suona, al posto che maledire il suo rumore fastidioso Sorrido.
Voglio che questo sia un ottimo giorno.
Spalanco le finestre , il fresco vento di fine marzo mi Calma.
Miami è già sveglia, le auto sfrecciano, persone e persone camminano indaffarate, non che dorma ovviamente.
Dopo una doccia veloce, scendo giù per fare colazione.
Dave e Mamma sono già svegli.
Quando varco la porta lei mi sorride, ricambio incerta ,nonostante i nostri mancati dialoghi da tanto.
"Hanno trovato la felpa di tuo fratello Lavinia...
Vicino ad una strada a qualche miglia da qua.
Gli agenti stanno investigando, la situazione potrebbe farsi seria tesoro."
Tutto il mio buonumore viene spazzato via.
"Cosa sta succedendo mamma?"
Una lacrima le riga il volto.
"Non lo so Lavinia, non lo so."
Il tono della sua voce si fa incerto , dura un attimo la sua sicurezza.
Per poi scoppiare a piangere tra le braccia di Dave.
Odio quell'uomo, ma effettivamente per mia madre c'è sempre stato, nonostante tutto sono felice che qualcuno stia con mia madre.
Molto più di quanto lo faccia io...
Le corro in contro per abbracciarla.
Dave si stacca ed io fiondo il naso tra i suoi capelli biondi come il miele, gli stessi di JJ.
"Mi manca mamma."
Lei singhiozzando mi risponde:
"Anche a me , amore, anche a me."
Piangiamo assieme e tutto il piano di rinascita che mi ero imposta viene spazzato via.
Mi manca JJ.
Da morire cazzo.
*
Quando esco di casa con un fiocco rosso a tenere raccolti i boccoli davanti , Sorrido nel vedere i fiori, che da due giorni si trovano ogni mattina fuori dal cancello.
Li raccolgo e chiunque sia a mandarli, sia lodato.
Perché una lacrima cola sul mio volto, di riconoscenza,una lacrima di riconoscenza.
Il suono di un clacson mi fa sobbalzare.
Edward e le sue manie di protagonismo.
Cammino incontro alla sua auto e quando esce un sorriso timido compare sul suo volto.
Alzo i fiori come a farglieli notare e lui subito mi apre la portiera per poi fare il giro e accomodarsi al posto del guidatore.
"Non so chi me li lasci, però sono bellissimi."
Edward mette in moto in totale silenzio.
Non abbiamo mai parlato tanto quanto ieri, ci ho riflettuto questa notte.
Non so perchè Edward si è ostinato ad 'odiarmi' per qualche mese.
Insomma, mi conosceva prima di...
Però questo non dovrebbe cambiare la sua visione di me, sono una persona nuova.
"Edward come mai mi odiavi?
Insomma, mi hai trattato male per giorni e giorni; cosa ti ha fatto cambiare idea?"
Lui si irrigidisce.
"Circe, mi aggrappavo all'idea che avevo di me.
Voglio proprio come tu stessa vuoi, rinascere...
E trattarti male non è di certo la soluzione."
Gli Sorrido genuina.
"Siamo amici quindi?"
Edward ricambia il mio sorriso, ma non risponde.
"Hai perso la lingua, ed io che pensavo che stessimo facendo passi avanti."
Inizio a sghignazzare come una bambina, per poi avvicinarmi a lui.
Non so per quale motivo, ma la mia vicinanza lo mette sotto pressione.
Stringe il volante con forza eppure non si volta.
Si sta trattenendo dal rispondermi?
Ho capito...
Mi faccio seria all'istante per poi appoggiare una mano sul suo petto.
Se vuole giocare, allora facciamolo.
Indossa una felpa grigia, ma nonostante il vestiario, riesco a percepire il suo addome sodo sotto le mie dita.
Il suo profumo mi riempie le narici.
Cosa sto facendo?
La vecchia Lavinia, sempre se ce n'è stata una, non lo avrebbe mai fatto.
Al diavolo tutto.
"Siamo amici Edward?"
La mia mano scende sempre di più, mentre ora le mie parole sussurrate sono state pronunciate all'altezza del suo orecchio, a pochi centimetri dal suo volto.
Il suo profilo perfetto, la pelle candida, Edward ha il viso angelico.
Quando scendo fino a trovare l'orlo dei pantaloni avvampo per la mia stessa prontatezza.
Probabilmente avrò il colorito di un pomodoro, ma non importa.
Sono magnetiche, le sue labbra rosee e gonfie.
Penso che vorrei..
Sì, decisamente .
Edward sembra avvampare più di me ,ed è per questo che quando Inchioda per poi parcheggiare in un vicoletto sono convinta del fatto che sia sul punto di sbroccare.
Scende dalla macchina con irruenza.
Vedo dal finestrino il suo petto fare su e giù, abbassa la testa per poi scuoterla.
Un sorrisetto compare al lato del suo volto.
"Cazzo Lavinia."
Presa alla sprovvista lo seguo fuori dall'auto.
Sbatto la portiera per poi sobbalzare nel trovarmelo davanti.
In tutto il suo metro e 93 mi sovrasta, i suoi occhi brillano piantati nei miei.
La mia fine, decisamente la mia fine.
"No, Lavinia.
Non siamo decisamente amici."
Il mio corpo prende fuoco ed anche il mondo che mi circonda, quando senza delicatezza le sue labbra si scontrano con le mie.
Un attimo, un attimo solo, quello in cui le labbra di Edward Hudson si scontrano con le mie ed il mondo prende a vorticare.
Ha movimenti contenuti però, appoggia una mano sul mio fianco eppure non fa presa; Come se non volesse farmi male.
La sua bocca mi trascina in una lenta danza, in cui io mi lascio trasportare dalla dolcezza del suo bacio.
Si stacca dopo poco, sembra sconvolto.
"Sto sbagliando Lavi."
Lo fisso negli occhi, ed è quando lui ricambia che capisco.
Non ci sono altre braccia nelle quali vorrei stare, né altre labbra che vorrei baciare.
Edward Hudson mi ha stregato completamente.
"Non dirlo neanche per scherzo.
Hai paura Didi?"
Alza gli occhi al cielo per poi sghignazzare ed è subito pronto a baciarmi.
Irruentemente, senza Grazia.
La sua mano vaga tra i miei capelli , li stringe e se li arrotola attorno al polso per poi inclinarmi la testa.
Lo fisso dall'alto e sento il basso ventre accaldato quando le nostre lingue si scontrano.
L'altra mano dal mio fianco si sposta sulla mia schiena, dove mi preme sempre di più verso il suo petto massiccio.
Il suo buon profumo ora impregna anche i miei vestiti, la mia mente.
Quando mi stacco per prendere fiato voglio sorprenderlo.
Bacio il suo collo lentamente, e dal modo in cui ora, tutte le sue due mani stringono i miei fianchi deduco che apprezzi.
Quando risalendo trovo un punto dietro all'orecchio, rilascia un mugolio di approvazione.
"Mi ucciderai così, Circe."
Gli sorrido arricciando il naso e lui mi si getta addosso.
Lecca il mio collo con bramosia, alterna baci a risucchi ed io cerco di trattenermi per non urlare come una matta.
Tutto il mio corpo freme, ed è strano.
Sapere che fino a pochi giorni fa non avrei neanche potuto immaginare di parlare e di Baciare Edward Hudson, ma non mi importa.
Ora è tutto quello che voglio.
Riprendiamo a baciarci come due ragazzini in preda agli ormoni, le sue mani grandi su di me e le mie inesperte dietro la sua nuca.
Ogni tanto so di lasciargli qualche graffio, ma lui sembra apprezzare sempre di più.
Scende fino alle natiche, mi prende da sotto ed io istintivamente allaccio le gambe al suo bacino.
Mugolo nel sentire che Edward spinge nel bel mezzo delle mie gambe, sbatto la schiena contro il muro e quando Edward se ne accorge si ferma controllando allerta, ma io non potrei essere più sulle nuvole.
"Baciami ancora."
Mi accontentarmi senza pensarci due volte.
È come se lo aspettasse da tanto, ed io non posso non concederglielo perché anche se non lo ammetto molte volte, è quello che voglio.
Quando il mio telefono prende a suonare senza sosta siamo costretti a staccarci.
Edward si lecca le labbra arrossate per poi sorridere.
Ha la cravatta allentata, i capelli scombinato ed il collo arrossato.
Bellissimo.
Solamente bellissimo.
Quando mi avvicino alla macchina provo un forte senso di imbarazzo, che viene però spazzato via dalla meraviglia nei suoi occhi.
Edward mi guarda meravigliato e prendendo coraggio ricambio, sperando che noti quanto anch'io lo trovi stupendo.
Il telefono non smette di suonare.
È Sophia.
Cavolo, la scuola.
Rispondo balbettando all'inizio, ci metto qualche minuto a riprendermi e a formulare una frase di senso compiuto.
"Sì, sì, traffico..."
Edward nel frattempo si è posizionato dietro di me.
Posiziona il mento sulla mia spalla, mentre fa aderire il suo petto alla mia schiena.
"Posso parlarci io?"
Chiede Edward, ed io acconsento.
"
-
Ciao cuginetta.
-
Cosa cavolo fai Edward , Non dovevi Portare tu Lavinia oggi a scuola?
-
Sì?
-
E dov è?
-
Qui, con me.
-
Stai scherzando?
-
No, No
Fa caldo Soph, non trovi?
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Romance👉STARS👈 💧Si piange ma che domande, ovvio ⭐ceo of:" Lo sai che ascoltare le conversazioni altrui è da maleducati Circe?" ☀️Milly, Vivi, vi', Lavi... CIRCE❤ 🍪Edward e le mani sui fianchi>>> 💜🌟Lavinia ed Edward 🔥-" Se anche fosse stato necessari...