Epilogo

1.6K 41 2
                                    


Sono passati alcuni mesi da quando Edo si è svegliato e la nuova direttrice mi permette di vederlo quasi tutti i giorni. Non è ancora tornato in IPM perchè lo hanno voluto tenere sotto controllo per un pò,poi tra le varie visite e la riabilitazione,hanno deciso di lasciarlo un pò di tempo fuori.

Ora sono in cortile con Carmine e Rosa

"non vedo l'ora che Edo esca dall'ospedale così possiamo fare le uscite a 5" dico sorridente

"a 5? scus non siamo 4?" chiede Carmine

"Cà e a criatur? la lassam a ro comandant?" chiedo facendoli ridacchiare

"ij aggia fà la babysitter quando esco da qua" dice Rosa

"potrai farla anche da qui..." mi rattristo

"pcché ca dintr? mo che nasce tu vai fuori no?"

"il giudice non vuole darmi la messa in prova,e teng paur ca si nun me a da...visto che sia io che Edo siamo detenuti diano Ciro in mano agli assistenti sociali" spiego

"vedrai che te la darà" dice mio fratello lasciandomi un bacio sulla testa

"nun tagg ancor ringraziat abbastanz per star chiamando tuo figlio comm a fratm" mi sorride Rosa malinconica

"e d c cos m'adda ringrazià...o facc co o cor"

Arriva una volante della polizia che attira la nostra attenzione

"e mo chi è"

Osserviamo chi esce dall'auto e...

"nun ce crer" spalanco gli occhi e sul mio volto si fa spazio un sorrisone

"EDO" urlo in modo da attirare la sua attenzione

I suoi occhi si posano su di me e mi sorride.

Mi alzo dalla panchina correndo,per quanto possa,verso di lui. Gli butto le mani al collo stringendolo forte.

"che bello vederti qua" gli prendo il viso tra le mani in modo da poterlo guardare negli occhi

"ma com'è? sei sempre più bella" dice fissandomi le labbra

"che rufiano" rido per poi baciarlo.

Proprio in questo momento sento qualcosa rompersi e il rumore dell'acqua cadere per terra. Edoardo si stacca da me guardandomi confuso;entrambi guardiamo per terra e..sono io che perdo acqua

"o maronn mij,mancan tre settimane ancora cumm è possibil" dico impanicata

"calma stai calma" Edo mi tiene tra le sue braccia "COMANDÀ VENIT CA URGENT"

Il comandante si avvicina a noi "comandà c sta succerenn" chiedo preoccupata

Lui mi sorride "pccrè si sono rotte le acque"

"e c vuò ricere?"

"stai per partorire pccrè"

"ma mancan tre seman" spalanco gli occhi sentendo dei crampi alla pancia "aia cazzo" impreco aggrappandomi ad Edo

"quindi sta partorendo mo?" chiede il mio ragazzo più impanicato di me

"portala nella macchina sbrigati" ride il comandante

Edo mi prende in braccio trascinandomi nell'auto mentre il comandante si siede alla guida. Poggio la testa sulle gambe di Edo che mi accarezza il viso per calmarmi

"ho paura amò" dico

"e di ché?"

"e se non sono pronta a fare la madre? ho solo 18 anni" dico iniziando a piangere

Quello spiraglio di luce-Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora