Edoardo
Sono in cortile con gli altri mentre stiamo giocando a calcio
"maronn mij Milù comm calciator faje schif" commento
"ma chell nun è Elisa Di Salvo" sento dire da uno così mi volto e la vedo arrivare,con la maglietta sporca di sangue aggrappata a Carmine. Mi avvicino alla rete
"Elì" la chiamo ma mi ignora "Elì c re success?"
"nient Eduà lass stà" dice per poi dirigersi verso l'infermeria.
Mi avvicino a Lino "m vuò ricere c cazz è success"
"quello nuovo,Salvatore Romano è quello che hai quasi ucciso,ha cercato di ricambiare il favore alla nammurat tuj"
Quella merda ha cercato di uccidere Elisa? Sento un calore improvviso impossessarsi del mio corpo,e non vedendoci più dalla rabbia esco dal campetto
"Eduà arò vaje" mi chiama Ciro
"teng a ffà na cos" rispondo dirigendomi verso lo studio della direttrice
"Eduà c staje facenn cà?" mi chiede Beppe
"fatt e cazz tuj Bè" lo sorpasso e vedo Salvatore seduto sulla sedia
"omm e merd" mi metto davanti a lui prendendolo per il colletto e iniziando a picchiarlo .
Dopo poco arrivano il comandante accompagnato da Beppe e Lino,quest'ultimo mi blocca allontanandomi da Salvatore
"SI T PERMIETT SUL A UARDÀ A ELISA ANCOR GIUR CA T'ACCIR OVER STA VOT" urlo per poi lanciargli uno sputo addosso "si n'omm e nient"
"portalo in isolamento" ordina la direttrice al comandante.
Così accompagnato da Massimo raggiungiamo il cortile.
"si propr na cap e cazz Eduà" mi dice il comandante
Vedo Elisa insieme a Carmine,i suoi occhi si posano prima sul mio volto poi sulle mie mani insanguinate. Mi giro di spalle proseguendo per l'isolamento
"Edo" sento la sua voce e tornando a prestare la mia attenzione su di lei. Mi sta guardando con un'aria confusa e preoccupata.
Mi limito a sorriderle,non voglio che si preoccupi per me.
Poi vengo trascinato in isolamento.
Sono steso per terra,mentre fisso il soffitto. Questo posto mi ricorda una delle prime volte che ho parlato con Elisa,quando siamo finiti entrambi in isolamento. Nel ripensare a quei momenti mi spunta un sorriso da ebete sul volto.
Poi sento dei passi
"comandà m'adda purtat coccos a magnà? teng fam" dico continuando a fissare il soffitto.
Non ricevo risposta così mi volto verso la porta.
"Elisa?" mi alzo in piedi avvicinandomi "c staje facenn ca?" chiedo
"scusami...forse ho sbagliato a venire" tiene lo sguardo basso e fa per andarsene
"no" si blocca "mi fa piacere se stai qua" ammetto sedendomi per terra.
Lei imita il mio gesto e così ci troviamo uno di fronte all'altro,separati da delle dannate sbarre.
Passano svariati minuti di silenzio in cui io osservo ogni minimo suo dettaglio,che mi era mancato così tanto vedere da così vicino;mentre lei tiene lo sguardo basso,fisso sui suoi anelli con cui ci sta giocando.
Decido poi di rompere il ghiaccio "c t'è success ogg?" chiedo e solo ora alza lo sguardo incrociando il mio.
Ed è in questo momento che il mio cuore perde un battito,rivedendo il colore azzurro dei suoi occhi che mi manda totalmente fuori di testa..
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Quello spiraglio di luce-Edoardo Conte
RomansaElisa di Salvo ha 16 anni quando viene arrestata per omicidio. Proviene da una famiglia camorrista,ed ha due fratelli Enzo,che ha seguito le orme del padre,e Carmine,che si è tirato fuori da ogni affare losco. Anche lei non ha mai voluto seguire le...