Trovare estremamente difficile alzarsi dal letto la mattinaSTORMY
I raggi del sole si appoggiarono e mi riscaldarono le palpebre, le quali si schiusero per il fastidio. Mi girai dall'altra parte, sbuffando per la seccatura di essere stata svegliata dal sole. Solo qualche minuto dopo, tastando l'altra parte del letto, mi ricordai che quello non era il mio letto.
Spalancai gli occhi e guardai il soffitto color crema, il mio era grigio.
Merda, ero a casa di Ares.
Nel suo letto, di nuovo.
Dormire da lui stava diventando decisamente troppo frequente.
Sbuffai e ricordai immediatamente la scorsa sera.
Avevo notato il ritratto di Ares che gli avevo fatto, poi ero andata in cucina da lui e non gli avevo detto niente, poiché mi aveva fatta accomodare subito sul divano con una tazza di tisana calda.
Non avevo voglia di rovinare quel momento di calma con una delle mie domande accompagnate dal mio tono di accusa.
Poi mi ero addormentata davanti ad un film ed eccoci qua.
Mugugnai come una disperata mentre mi sollevai il piumone fino alla testa. Ares doveva avermi accompagnata qua in braccio e lui aveva dovuto dormire di nuovo sul divano.
Mi sentivo così in colpa.
Non mi sentivo mai in quel modo, motivo per cui non avevo voglia di alzarmi dal letto per affrontare la situazione.
Un'altra consapevolezza si fece strada nella mia testa.
Sobbalzai all'istante, afferrando il cellulare appoggiato sul comodino e andando sulla chat di Ezra.
Io: Mi dispiace tantissimo di avervi fatto preoccupare ancora, sono a dormire da Liv.
E sapevo che se loro avessero chiesto proprio a lei, se fossi a casa sua, mi avrebbe coperta.
Ez: Va bene.
Aggrottai le sopracciglia.
Va bene? Tutto questo mi puzzava.
Decisi di non darci peso e di rimettermi a dormire per un'altra oretta, coccolata dal profumo di pulito di Ares impregnato nelle coperte.
A dire la verità non avevo dormito granché, la mia mente era proiettata su ieri. Come mi avrebbe trattata Ares?
Presi un grande respiro profondo, prima di uscire dal caldo piumone e sistemarmi i capelli, poi andai in salotto per cercarlo.
Lo vidi subito. Ares era seduto sul divano, più bello che mai.
I capelli neri scompigliati e gli occhiali da lettura posati sul naso che indossava anche quando mi dava ripetizioni. Tra le mani aveva un libro.
Lo vidi confuso dal modo in cui arricciò le labbra e aggrottò le sopracciglia. Il mio sguardò calò sulla sua tuta grigia e sentii le mie guance scaldarsi all'istante.
Cazzo.
«Buongiorno, Stormy.»
Sussultai e mi schiarì la voce. Speravo non mi avesse vista, ma forse l'aveva fatto non appena ero entrata nel salotto.
«Buongiorno», borbottai.
Solo ora, chiuse il libro e si tolse gli occhiali che lo rendevano super sexy. Mi guardò e si alzò per venirmi incontro.
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STORMY - Al di là del mare
Chick-LitA solo pochi mesi di vita, Stormy Blackwell viene abbandonata dai suoi genitori nel bel mezzo di una tempesta, rischiando la vita. Crescendo, a soli quattordici anni, Stormy tenta di porre fine alla sua esistenza, ma una notte viene salvata da un ra...