BEATRIZ
Oggi
È sparito da due giorni ma la sua presenza durante le notti è costante e anche se non riesco a vederlo perché dormo profondamente, lo percepisco.
Avverto il suo tocco sulla mia carne liscia e il suo profumo di tabacco e vodka che mi ricorda il campus estivo e tutte le notti passate con lui a dormire sul suo petto.
Quando ho riacceso il cellulare ho trovato un altro messaggio, non diceva nulla in particolare ma diceva tutto.
Artem: Ti eccita ancora il sapore del sangue, dea?
Il mio corpo risponde ai suoi stimoli e odio avere ancora questo impulso primitivo nei suoi confronti. Avrei dovuto dimenticarlo anche se è impossibile, lo sento ovunque. Vaga come un pensiero costante nella mia testa e mi inietta il suo veleno nelle vene facendolo scorrere come un fluido che non la smette di pulsare e ricordarmi che lui è qui, e non se ne andrà. Non se ne andrà mai più.
Dovrò imparare ad accettarlo e prepararmi alla sua furia e al suo odio perché raccontargli la verità non è fattibile, né ora né mai.
Scorro le dita sul display del cellulare e avvio face-time.
«Guapa!» risponde Elyas con un sorriso che illumina l'intera stanza. Mi manca da morire.
«Hola cariño, come sta lo zio Hugo?» lo zio non se la passa bene, gli è stato diagnosticato un cancro non molto tempo fa ed è mio cugino che ora si occupa della clubhouse.
«Comanda a bacchetta tutti, per cui al momento direi bene. Tu come stai?»
«Il piccolo lord mi ha trovato, Elyas. Lui è qui. E se mi ha trovato lui...»
«Cazzo» esclama interrompendomi prima che possa terminare la frase «gli faccio il culo a quello stronzo se prova a farti qualcosa.»
Mio cugino sa bene che Artem non mi farebbe del male ma conosce la sua rabbia quando qualcuno lo fa incazzare e io, l'ho fatto incazzare di brutto.
«Vuole che faccia qualcosa per lui»
«Guapa, di che stai parlando? Ti sta ricattando?»
«In un certo senso» mi mordo il labbro e racconto a Elyas cosa sta succedendo.
«Accetta, fai quello che dice a patto che ti dia una copia dei file»
Ma che cazzo dice? Di che file sta parlando? È fuori di testa se pensa io possa accettare una roba del genere.
«Non sono la sua cazzo di puttana, Elyas! E poi di che diavolo stai parlando, come fai a sapere chi è questo tizio e che vogliono derubarlo?» sbotto e lancio in terra il pacchetto di sigarette che si svuota sul pavimento facendole rotolare per la stanza.
«So molto su questa storia in realtà e quel piccolo lord è un figlio di puttana. Non permetterebbe mai che ti accadesse qualcosa, è troppo possessivo. Gli taglierebbe le mani prima ancora che possano raggiungere una qualunque parte del tuo corpo»
Resto a fissarlo, in un certo senso non ha tutti i torti ma l'idea di assecondarlo e riavvicinarmi a lui mi fa venire voglia di mandare all'aria tutto quello che sto facendo per ritrovare Anastasya.
Elyas dice che Jacob, il tipo che mi fa il filo al locale, è uno che sta sfuggendo a parecchi pezzi grossi della malavita. Lui e il suo patrigno sono in possesso di alcuni file che li spedirebbero dritti in gattabuia per un bel pezzo e grazie a questo raggiro si stanno accaparrando i migliori clienti della California soffiandoli alla famiglia Kovalenko, e forse li stanno ricattando.
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𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕬𝖗𝖙𝖊𝖒 - 𝖛𝖔𝖑. 1
RomanceArtem è il più piccolo degli uomini Kovalenko, una famiglia russa della Bratva che ora vive in California. La sua vita cambia quando decide di vendicarsi di Elyas Garcia, un giovane motociclista messicano che è diventato il nuovo bullo del campus e...