capitolo 25

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ARTEM

Oggi


«Baby, spalle dritte ho detto! Rilassati e lancia quel cazzo di coltello in fronte a quello stronzo! Giuro che se sbagli anche stavolta ti metto al suo posto sulla croce e ti scopo fino a farti implorare pietà» urlo a Bea mentre provo ad addestrarla ormai da una settimana. Stavolta, torturando uno degli scagnozzi di Jacob. Ho bisogno che lei sia pronta per la nostra vendetta, ce l'ha nel sangue la rabbia e io la sto facendo affiorare ogni minuto che passa. Finché non vedrò i suoi occhi iniettati di fulmini e fuoco non la lascerò uscire da casa. Ormai J.J. ha capito che è stata lei a derubarlo, ci metterà poco prima di scoprire la sua vera identità e che c'è la Bratva dietro al furto.

«Occhio piccolo Lord, potrei prenderti in parola e sbagliare di proposito» mi strizza l'occhio e a me fa solo incazzare. È determinata e molto più agile rispetto a quando abbiamo cominciato, ma voglio il massimo da lei perché non permetterò più a nessuno stronzo di torcerle un capello, e per quanto io sia dietro le sue spalle, voglio che ce la faccia anche da sola.

Lo vedo che è ancora tormentata dal senso di colpa e sento il suo dolore ancora vivido, i suoi occhi non fanno altro che ricordarmelo e ricordarmi quanto io sia stato cieco. Ma non succederà di nuovo e la farò tornare in vita. Respireremo insieme e danzeremo sopra i cadaveri di tutte quelle persone che ci hanno buttato addosso questa merda. Ma Rufus, quel maledetto Rufus sarà mio. Niente potrà portarlo via dalla mia furia.

«Vado a prenderti l'altro idiota in cantina. Stavolta assicurati di farlo parlare prima di ucciderlo» ringhio a due centimetri dalla sua faccia. Non mi ammorbidirà con le sue moine questa piccola stronzetta. Siamo ricoperti di sangue e Dio solo sa quanto mi eccita vederla in questo stato, ma non mi lascio incantare.

«Non è facile far parlare questi stronzi» sbraita inchiodando al muro il prigioniero con un colpo preciso. La lama trafigge il cranio dell'uomo facendo schizzare il cervello sulla parete e in questo momento potrei davvero scoparmela sotto a quel cadavere con il sangue che cola sui nostri corpi nudi.

«Parlano tutti, dea. Ricordatelo sempre» e me ne vado sbattendomi la porta dietro le spalle prima che possa cedere a strane tentazioni.

L'adrenalina scorre sulle mie braccia e sento un fuoco divampare dentro di me man mano che passano i giorni. Non siamo al sicuro in questa casa, lo so. E non ho uomini con me se non quelli che mi manda mio fratello che in questo momento però, sta infilato chissà dove cercando di portare a termine i suoi piani contro nostro padre.

Sascia è stato forgiato all'inferno. Un dio che non puoi sconfiggere. È uno di quelli che quando te la deve far pagare è capace di passare tutta la sua fottuta vita a pianificare la vendetta, e quando arriva finalmente quel giorno lui ti attaccherà con i suoi artigli e li lascerà affondare nella carne così lentamente da farti implorare la morte. Supplicherai e striscerai ai suoi piedi. L'abito elegante da avvocato riesce a nascondere alla perfezione la sua vera natura e se lui è Lucifer in persona, accanto a sé c'è una cazzo di Lilith. Non ho mai avuto modo di conoscerla, la tiene nascosta come se fosse un oracolo. È una donna che ha forgiato lui stesso col passare degli anni, una che per stare al suo fianco è diventata esattamente come lui.

Non sono mai andato molto affondo nemmeno alla faida tra lui e mio padre. Kovalenko Senior è un pezzo di merda, ha sabotato Sascia assumendo il controllo della Bratva dopo la morte dello zio. Quel posto spettava a mio fratello di diritto. Solo che c'è qualcosa in tutta questa faccenda che va oltre, e il mio fratellone non ne parla nemmeno con me. Mi nasconde qualcosa e ha paura a rivelarmelo perché a differenza sua sono impulsivo.

Ma non mi importa, mi fido di Sascia e qualunque cosa ci sarò. Sarò al suo fianco fino alla morte, solo che adesso mi serve il suo cazzo di aiuto.

Il terreno nel cortile stride sotto gli pneumatici del Cayenne e tiro un sospiro. Finalmente si è degnato di trascinare il suo culo in questa casa dopo una settimana intera che lo sto tartassando.

𝖂𝖊 𝕬𝖗𝖊 𝕮𝖍𝖆𝖔𝖘 - 𝕬𝖗𝖙𝖊𝖒 - 𝖛𝖔𝖑. 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora