Capitolo 1 - L'Istituto di Arti occulte di Tokyo

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Capitolo 1 – L'Istituto di Arti occulte di Tokyo

Nella mia famiglia eravamo stregoni, tutti; o meglio lo sarei diventata anch'io. Mi chiamo Hikari Sasaki, ho 18 anni, e sono iscritta al primo anno di Stregoneria al prestigioso Istituto di Arti Occulte di Tokyo, una delle scuole migliori del Giappone assieme alla sua gemella, quella di Kyoto. Mia madre, dopo ave fatto un viaggio in Italia voleva chiamarmi Luce con la parola Italiana, ma qui in Giappone non riuscivano a pronunciarlo e allora mi hanno segnato alla anagrafe anche come Hikari che ha lo stesso significato. A casa però mi chiamano tutti Luce.

La scuola era veramente stupenda, non somigliava affatto alle scuole normali, con quegli edifici in cemento grigio dai numerosi piani, il nostro Istituto aveva un aspetto molto più tradizionale giapponese: gli edifici erano bassi, le sale di allenamento ricoperte di tatami e al di fuori c'erano giardini e laghetti giapponesi. Anche i dormitori erano molto belli ed accoglienti, essendo relativamente pochi studenti (le doti di stregoneria non sono comuni a tutti gli esseri umani) avevamo ognuno una stanza privata, al pian terreno, affacciata sui laghetti. Gli studenti potevano riunirsi in una sala comune, divisa per anni, io mi trovavo, per l'appunto al primo.

I compagni di classe del primo anno erano tutti cordiali e simpatici, le ragazze forti e fiere, i ragazzi aperti e desiderosi di impegnarsi. Mi trovavo bene con tutti, anzi per essere precisi dovrei dire: con tutti tranne che con uno.

Megumi Fushiguro.

Alto circa 1,75 aveva la mia stessa età, capelli neri corvini e occhi blu scuro, la pelle bianchissima che sembrava porcellana. Sempre lo stesso sguardo, sempre la stessa voce monocorde e soprattutto sempre la stessa aria altezzosa.

La mia migliore amica lo aveva soprannominato "Il principe", ma non in senso buono, ma nel senso che guardava sempre tutti dall'alto in basso ed io dicevo sempre che sarebbe andato meglio "principessa" visto che Megumi è un nome da donna.

Se ne stava sempre col suo gruppetto composto da Nobara Kugisaki e Yuji Itadori che al contrario di lui erano simpaticissimi, soprattutto Yuji Itadori nonostante l'enorme peso che si portava dietro: aveva ingoiato ben tre dita del Re delle Maledizioni, Ryomen Sukuna e ora ne ospitava la personalità sopita. Cosa sarebbe successo in futuro nessuno lo sapeva, ma per ora era un ragazzo solare e divertente; davvero non capisco come potesse essere amico di uno come Fushiguro.

Il professor Gojo (lo stregone più forte del mondo) lo teneva in gran considerazione tanto che, già a metà del primo anno, fu promosso stregone di secondo livello mentre io ero ferma al terzo ossia uno step dopo lo stadio iniziale.

La mia antipatia per lui nacque un giorno mentre ero in corridoio, inciampai e per sbaglio gli finii contro.

Quando mi guardò per la prima volta da vicino sgranò gli occhi per un attimo, ma poi il suo sguardo si trasformò subito in uno sguardo di ribrezzo. Ribrezzo capite?

"HEI MA CHE FAI PICCOLETTA!?" mi disse

"Scusa, non l'ho fatto apposta" mi scusai educatamente (ero educata io)

"Se non riesci nemmeno a stare in piedi in equilibrio come pensi di poter combattere?" disse continuando a guardarmi con quell'aria di schifo in faccia.

"HEI MA COME TI PERMETTI!" gli gridai "Sei un maleducato!"

"Hoi hoi!" Gridò Kugisaki "Ha ragione sei un cafone con le ragazze!!"

"Tzk" fece lui facendo spallucce, mettendosi le mani in tasca e girandosi per andarsene.

"Dai, lascia perdere" mi disse la mia migliore amica Aiko mettendomi la mano sulla spalla "non si può mica essere amici di tutti, quello è altezzoso come un principino"

E fu così che da quel giorno decisi che "il Principe" mi stava antipatico.

Non mi capacitavo del perché ce l'avesse tanto con me nonostante non gli avessi fatto nulla, così inizialmente, feci qualche altro tentativo con lui, nel caso mi fossi sbagliata, ma no. Ogni singola volta mi rispondeva male o, nella migliore delle ipotesi a mezza bocca e girandosi dal lato opposto.

Sembrava che non volesse proprio posare il suo sguardo su di me, né guardarmi più del necessario. Gli facevo così schifo?

"Qual è secondo te il ragazzo più carino della scuola? Mi chiese Aiko un giorno durante la ricreazione. "A me piace Inumaki sempai..." mi disse sottovoce per non farsi sentire.

"Ma se tiene sempre mezza faccia coperta!" le dissi scherzando. "Però si, devo ammettere che la parte che esce non è male, anche se per i miei gusti ha il viso troppo da...cucciolo.

"E' per quello che mi fa impazzire!" mi disse tutta eccitata "e poi tiene la bocca coperta per proteggere noi e lui visto che la sua stregoneria è troppo pericolosa" disse pratica.

"Chissà se può baciare qualcuna con quella bocca così pericolosa" dissi considerando la cosa "Aiko dovresti provare" le dissi ammiccante.

"Ma sei pazza??? Mi vergogno troppo e poi quelli del terzo anno non mi guarderebbero mai" disse lamentandosi. "Comunque non hai risposto alla mia domanda" continuò incalzandomi "Possibile che non trovi nessuno carino?"

Ci riflettei su un attimo, "Carino dici..." i miei occhi scattarono involontariamente verso Megumi Fushiguro: Era alto e aveva un viso delicato, la pelle bianca risaltava sui capelli nerissimi, la voce era profonda e mascolina, ma il vero punto forte erano quei suoi due occhi blu scuri come la notte.

"Non lo so...se parliamo solo di estetica direi Fushiguro..."

"Fushiguro? Ma allora sei veramente scema!!" gridò Aiko facendo girare mezza classe, lui compreso.

Diventai rossa come un peperone. "Shhhhh sta zitta Aiko..." le dissi tappandole la bocca "Spera che quello non ti abbia sentito altrimenti ti ammazzo"

Ovviamente lui mi stava guardando con la solita aria infastidita.

"Ho detto esteticamente, è ovvio che non lo sopporti! Chi vorrebbe mai stare con uno così antipatico? Poi a lui faccio sicuramente schifo visto che non mi guarda nemmeno in faccia" le dissi chiudendo la questione.

Guardai di nuovo nella sua direzione. Si era voltato di spalle. Qualsiasi argomento lo includesse mi faceva innervosire terribilmente; "il principino" poteva anche essere carino, ma no, non mi interessava minimamente.

 Qualsiasi argomento lo includesse mi faceva innervosire terribilmente; "il principino" poteva anche essere carino, ma no, non mi interessava minimamente

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Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora